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Rubriche

Emergenza scuole di danza – Joseph Fontano direttore Accademia Europa Danza di Roma

Il Giornale della Danza lancia la rubrica a sostegno delle scuole di danza italiane – SCUOLE DI DANZA? NOI ESISTIAMO!!! Potete scriverci per far sentire la vostra voce alla nostra posta, redazione@giornaledelladanza.com – ed esprimere il vostro pensiero, nome della scuole, nome del direttore e località. Facciamoci sentire!!! Serve fare capire al Governo Conte che la danza è un settore che incoraggia l’economia, possiamo sottolineare l’assenza totale dello Stato nel non avere alcun sentore che in Italia lavorano delle strutture artistiche che danno vita ad una notevole economia. La scuola di danza significa costumi, scenografie, affitto consistente, attrezzeria, scarpe, affitto teatro, personale tecnico, diritti Siae, coreografi e docenti oltre a del materiale librario e d’informazione. Joseph Fontano Direttore Accademia Europa Danza – Roma

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L’appello di Liliana Cosi vice presidente AIDAF-AGIS: Scuole di danza italiane: un intero settore a rischio!

Le scuole di danza private in Italia rappresentano un comparto dello spettacolo dal vivo che conta circa 30.000 scuole con un indotto di circa 5 milioni di persone. La formazione dei danzatori è affidata quasi totalmente a loro. E non solo. La loro valenza educativa e sociale è ormai ampiamente provata poiché contribuiscono, in maniera sostanziale, alla promozione, allo sviluppo e alla diffusione della cultura nel nostro Paese, svolgendo un’attività di primaria importanza a livello sociale e aggregativo per i giovani e formando il pubblico del domani. La tremenda emergenza del covid-19 che ci ha travolti, immergendoci in una situazione surreale, ha imposto la loro chiusura mettendole in ginocchio e, se non si prevederanno aiuti concreti, molte saranno a rischio di chiusura.Nel decreto “Cura Italia” la categoria non è citata in alcuna misura di sostegno, sia in termini di ammortizzatori sociali che in altri ambiti economici. AIDAF, si batte da sempre per la tutela e valorizzazione della professione di insegnante di danza e della categoria delle scuole private di danza, e, attraverso l’AGIS, interagisce con il governo. In due documenti ufficiali abbiamo ottenuto che si segnalasse la grave assenza del settore all’interno del decreto Cura. (Memoria ufficiale presentata da Confcommercio ...

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Sospesa l’edizione 2020 del Festival dei Due Mondi di Spoleto

Sospesa l’edizione 2020 del Festival dei 2 Mondi di Spoleto in programma dal 26 giugno al 12 luglio. Lo ha deciso oggi il Consiglio di amministrazione della Fondazione, all’unanimità, per la “gravissima emergenza sanitaria”.    L’Organismo – si legge in una nota del Comune – ha deciso di riservare la decisione sulla fissazione del programma e sulle “date da individuare nel 2020 per lo svolgimento della manifestazione ad una riunione successiva che sarà comunque tenuta a breve”. Redazione www.giornaledelladanza.com

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Sosta Palmizi trent’anni dopo, i membri e fondatori, si sono ritrovati, con un video emozionante

Nel marzo di 35 anni fa debuttava Il Cortile, spettacolo cardine della prima generazione della danza d’autore italiana; iniziava così l’esperienza del collettivo storico Sosta Palmizi. Cinque anni fa, trent’anni dopo, i membri e fondatori del collettivo si sono ritrovati e, accompagnati dalle note di Arturo Annecchino creatore della drammaturgia sonora, hanno festeggiato insieme il trentennale dello spettacolo. Un incontro ludico, scivolato indietro nel tempo in un vortice di emozioni, di ricordi e vite vissute che l’Associazione Sosta Palmizi è felice di presentare in una video testimonianza disponibile on-line. Una serata che ha lasciato fluire l’essenza stessa dell’incontro, celebrando un passato vissuto nel tempo presente in un divenire di leggerezza e ironia, tra il paradosso e la folle genialità di quello che è stato il primo collettivo in Italia di danzatori/attori. I protagonisti di quell’avventura socchiudono così la porta e “6QUI dopo trent’anni” si mostra in una modalità collettiva di creazione, felice quanto complessa da portare avanti. Un’occasione per gli spettatori di entrare in contatto con una realtà simbolo ancora oggi di un’originale forma di vivere la danza e il teatro, in cui Il Cortile è  – ieri come oggi – “pretesto per una sorta di spaccato di vita interiore, ...

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Coronavirus, “Noi insegnanti delle scuole di danza di tutta Italia, viviamo un trauma profondo”

Miriam Baldassari Dall’inizio di questa surreale emergenza da COVID-19, il mondo dell’Associazionismo sportivo amatoriale ha subito una drammatica interruzione delle proprie attività, che lo colpisce non solo nell’operato ma nella sua essenza. Il mondo delle scuole di danza in particolare, da sembre sommerso sotto identità ibride, parla di cultura, di arte, di salute e il benessere psico-fisico per l’intera popolazione, senza distinzioni geografiche, di ceto sociale, di razza o cultura. Tutti necessitano della dimensione sociale e umana della danza: l’incontro, lo scambio, il confronto empatico che si crea durante le lezioni di qualsiasi disciplina rende la danza indispensabile al nostro tessuto sociale. Lo sconcerto sta prendendo spazio nelle menti degli operatori di questo settore, i dubbi dilagano, c’è un grande senso di vuoto. Noi insegnanti e tecnici di tutte le discipline sportive ed artistiche viviamo un trauma profondo, la paura di tempi lunghissimi per il ritorno alla normalità. Il senso di precarietà economica, la responsabilità nei confronti dei nostri collaboratori, si unisce al dolore profondo della perdita dei legami umani che spontaneamente si creano nella pratica sportiva. Per questo, è indispensabile che chi ci governa preveda necessariamente sussidi a tutela della nostra categoria, dilazioni nei pagamenti delle obbligazioni precedentemente contratte, ...

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Scuole di Danza – “grave l’assenza nel decreto stesso” – Amalia Salzano Presidente AIDAF-AGIS

Amalia Salzano La tremenda emergenza del  covid-19  ci ha travolti, immergendoci  in una situazione surreale che mai avremmo potuto  immaginare, soprattutto dal punto di vista sanitario, bloccando quasi tutte le  attività  lavorative. Improvvisamente anche  le scuole di danza hanno dovuto chiudere i battenti. All’inizio di questa chiusura imposta, giustamente,   per il contenimento del maledetto virus, si pensava di poterne uscire più facilmente, ma, purtroppo, l’epidemia è dilagata con violenza, costringendoci a restare chiusi in casa. Le scuole di danza hanno praticamente posto fine alle loro  attività. Sarà difficile si riesca a riprendere qualsiasi cosa prima dell’estate. Il momento è drammatico anche dal punto di vista economico. Il danno è enorme e, se non si prevederanno  aiuti, molte saranno a rischio di chiusura. All’interno di questa crisi, il settore della formazione privata si è trovato spiazzato e senza tutele. La mancanza di unità e la dispersione delle migliaia di scuole di danza disseminate sul territorio nazionale, strutturate sotto forme giuridiche diverse, ha fatto sì che, negli anni,  non fosse riconosciuta una vera  categoria di settore e, mai come in questo momento, si sta prendendo atto della gravità di tale  situazione e di questa mancanza di identità unitaria. Nel decreto “ Cura ...

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Coronavirus: Le scuole di danza italiane? Dimenticate dalle istituzioni!

Il Giornale della Danza, sempre in prima linea per la notizia e soprattutto per portare alla luce fatti di cronaca, sin dalla sua fondazione nel 2010, come prima testata giornalistica online in Italia, anche in questa occasione, il direttore e tutta la redazione sono vicini alle migliaia di scuole di danza collocate su tutto il territorio italiano e ai loro Maestri, per la drammatica situazione che stanno vivendo. Per questo, abbiamo voluto dare voce a voi, ad una maestra di danza Rosanna Filipponi, vicina a tanti colleghi. Abbiate coraggio! (chi vuole scrivere può farlo a redazione@giornaledelladanza.com, noi ci siamo) ———————————————————————– Domenica 8 marzo è arrivata la tanto temuta ordinanza nazionale che ha determinato la chiusura di palestre e scuole di ballo. Il panico si è scatenato su tutto il territorio nazionale, nessuno di noi ha mai dovuto fare i conti con una tale imposizione, se non in occasioni particolari, come un terremoto. Ma a Terni, in quella circostanza, non ne abbiamo risentito. In una sola notte abbiamo creato una chat nazionale, dove ciascuno ha invitato e inserito altri membri. È stato un lavoro spasmodico, ma ci siamo resi conto che eravamo un numero pazzesco; non oso quantificarlo. In primis, abbiamo ...

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Al via la VII edizione di “Autunno Danza” al Teatro San Carlo di Napoli

Carla Fracci: in questo momento così buio dobbiamo essere uniti e salvaguardare i giovani artisti

Carla Fracci E’ indubbiamente uno dei periodi più brutti e bui degli ultimi 50 anni. Terribile tutto quello che ci gira intorno, la Lombardia, la mia Lombardia è in ginocchio… Dobbiamo essere uniti, mai come ora! Vi prego! E poi cara danza, caro mondo della danza, la mia preoccupazione è per le scuole di danza, i maestri, i corpi di ballo, i teatri che ne sarà… Ma soprattutto la paura più grande è per i giovani artisti, per il loro talento che sarà il nostro futuro. Vi abbraccio tutti! Carla Fracci Redazione www.giornaledelladanza.com

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Decreto ‘Cura Italia’, da lunedì 30 marzo si potrà richiedere il Bonus da 600€

“Dalla prossima settimana saranno aperte le procedure per accedere ai 5 bonus: autonomi, partite Iva, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo”. Spiega, il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ospite di Rai 1. Le cinque categorie sopra elencate potranno quindi richiedere un bonus pari a 600€. Questa somma è stata pensata, per il mese di marzo, per dare una mano ad autonomi e lavoratori di altri settori che risentono della crisi economica conseguente all’epidemia. Per quanto riguarda, invece, le domande per la cassa integrazione e per i congedi, queste sono già attive. Ma ricordiamo quali sono i requisiti e la procedura per richiedere il Bonus. Requisiti Non ci saranno, per accedere, requisiti economici specifici, fatta eccezione per il settore del turismo per il quale si deve dimostrare l’effettivo danno economico. Per tutti gli altri, invece, “è una sorta di reddito di cittadinanza universale”, esteso agli autonomi in considerazione dell’attuale situazione. All’indennità possono accedere quindi: liberi professionisti con partita Iva, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, lavoratori agricoli a tempo determinato ed altri lavoratori iscritti negli elenchi annuali, lavoratori del turismo e per stabilimenti termali. Per accedere al bonus non bisogna essere titolari di una pensione. Le indennità, spiega l’Inps, non sono cumulabili e non sono riconosciute ...

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I segreti della danza professionistica e non dopo i 30 anni di età

Continuare a danzare anche quando non si è più giovanissimi? Si può e si deve. La parola degli esperti. Julia Iafrate, fondatrice della clinica Columbia Dance Medicine di New York e specializzata in medicina dello sport e della danza, afferma che l’idea di dover smettere di danzare una volta raggiungi i 30 anni è ormai superata, e che per continuare la propria carriera più a lungo è necessario mantenere un allenamento costante. In realtà, si comincia fin da giovani, grazie a una sorta training incrociato, includendo nel lavoro in sala danza anche attività con i pesi e cardio, in modo da costruire una forza equilibrata e prepararsi alle esigenze aerobiche richieste dalla danza. Kendall Alway, fisioterapista specializzata nel trattamento dei ballerini e ideatrice del Performing Arts Physical Therapy di San Francisco, sostiene che dopo aver completato un programma di allenamento dedicato al potenziamento muscolare, i ballerini risultano più forti, resistenti e ottengono perfino miglioramenti nella tecnica, senza tuttavia gonfiare i loro muscoli, altro mito da sfatare. Secondo Alway, inoltre, l’iperspecializzazione nei danzatori può essere dannosa, rendendoli potenzialmente più inclini alle lesioni, specialmente durante il processo di invecchiamento. In quest’ottica è essenziale mantenere una pratica di stretching regolare e costante, senza ...

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