Nel panorama del balletto classico accademico, il ruolo maschile ha storicamente subito una trasformazione significativa: da semplice supporto della ballerina principale a protagonista autonomo di virtuosismo e forza. La tecnica maschile, pur condividendo le basi comuni del balletto classico, richiede caratteristiche specifiche che la distinguono per energia, coraggio e precisione. La tecnica maschile si fonda su tre pilastri: forza fisica, stabilità e leggerezza dei movimenti. A differenza delle ballerine, la cui tecnica enfatizza l’elasticità, la linea e la fluidità, i danzatori maschi devono sviluppare una potenza esplosiva che consenta salti alti, grandi elevazioni e una sicurezza assoluta nei portés. La postura, pur essendo elegante, richiede maggiore tensione dei muscoli della schiena per sostenere i salti e i movimenti veloci. Uno degli elementi più caratteristici della tecnica maschile è il virtuosismo nei salti. I pas de chat, grand jeté, cabriole e i tours en l’air rappresentano vere e proprie dimostrazioni di forza e controllo. Non si tratta solo di altezza o distanza, ma di armonia tra slancio, posizione delle gambe e controllo della rotazione. Le batterie, sequenze rapide di battements des jambes, richiedono un sincronismo quasi musicale, precisione millimetrica e resistenza fisica notevole. Le pirouettes maschili, spesso eseguite in serie multiple ...
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