Che cosa significa essere un ballerino? Lavorare professionalmente in una compagnia o come insegnante? Possedere un determinato livello di competenza tecnica? Oppure è sufficiente provare quella passione e quell’amore per la danza che non si spegneranno mai, indipendentemente dalle nostre scelte di vita e dall’aver deciso o dovuto rinunciare a ballare? Si smette mai di essere un ballerino?
Martha Graham sosteneva che ‘I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico, sono grandi per la loro passione’, secondo Rudolf Laban ‘Ogni essere umano porta dentro di sé un danzatore’.
Un altro adagio cita: ballerino una volta, ballerino per sempre. Perché si può smettere di ballare per svariate ragioni, ma la danza resta parte di chi è cresciuto con i suoi insegnamenti e rappresenta un enorme supporto nei momenti di difficoltà e nella gestione degli imprevisti.
Possiamo trovare le tracce della danza ovunque, nel ricordo della prima volta che siamo entrati in una sala o che abbiamo indossato le scarpette da punta, negli spettacoli in cui ci siamo esibiti, nelle lezioni che abbiamo imparato e nei passi che non dimentichiamo.
Imparando a ballare non ci siamo neppure resi conto di quanto abbiamo appreso di noi stessi e delle nostre potenzialità, e del ruolo importante che come ballerini abbiamo rivestito nella società. Ogni persona che abbiamo ispirato attraverso la danza ne ha ispirata un’altra e così via, creando una connessione virtuosa.
La danza ci ha insegnato la disciplina, la collaborazione, il potere del supporto, l’importanza della fiducia in noi stessi, ha stimolato la nostra creatività e la capacità di metterci alla prova, dandoci l’opportunità di diventare più forti e consapevoli. Un ballerino conosce il suo corpo, sviluppa una profonda capacità di concentrazione, sente il ritmo e desidera muoversi ogni giorno, e il movimento è vita.
Vi è mai capitato di guardarvi nello specchio in sala danza mentre ballavate e di non riconoscervi? Di vedere riflesso qualcun altro, di notare qualcos’altro uscire da voi? Una luce speciale negli occhi, un’espressione fisica che non immaginavate di poter sviluppare e che non sapete neppure descrivere.
No, non preoccupatevi, non si tratta di psicosi allucinatoria, è il magico potere di trasformazione della danza che ci ha fatto innamorare di lei e di ciò che diventiamo quando balliamo. Le doti che danzare ha tirato fuori da noi, l’energia che ha stimolato e che abbiamo semplicemente indirizzato verso altre attività non hanno una data di scadenza. Quella scintilla sarà sempre lì.
Ecco cosa significa essere un ballerino, essersi guadagnati un’identità che non si perde mai. Una volta che questa forma d’arte fisica ed emotiva si è annidata dentro di noi, infatti, rimane lì per sempre. Quindi, sì, ballerino una volta, ballerino per sempre.
Stefania Napoli
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