Questa sera alle 20.30 torna, dopo otto anni, al Teatro Carlo Felice il celeberrimo balletto Giselle con la musica di Adolphe-Charles Adam.
Giselle, trionfo dell’amore sulla morte e capolavoro assoluto del teatro di danza del Romanticismo, torna con la splendida Compagnia Cinese del Balletto di Guangzhou, che per la prima volta danzerà in Italia, fondata nel 1994 con lo scopo, da un lato, di assimilare la tradizione del balletto europeo e, dall’altro, di promuovere la danza contemporanea del proprio paese. Le coreografie sono di Magdalena Popa e Reginald Amatto e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice sarà diretta da Liu Ju.
Théophile Gautier, scrittore, poeta e critico di danza che esercitò un ruolo fondamentale nell’estetica del balletto romantico, ha scritto il libretto con il drammaturgo Jules Henry Vernoy de Saint-Georges ispirandosi a una leggenda popolare riportata da Heine in Della Germania. La storia, la stessa de Le Villi di Puccini ascoltata nel 2006 al Carlo Felice, è quella del principe Albrecht che si invaghisce della contadina Giselle e, avendole spezzato il cuore fino a farla morire, viene salvato dalla furia delle Villi (gli spiriti vendicativi delle donne abbandonate all’altare dai loro amanti) dal suo fantasma innamorato. Per Giselle Adolphe Adam ha composto una magnifica partitura, perfettamente legata all’idea e alla tecnica della coreografia e all’assenza espressiva del balletto, caratterizzata dall’ introduzione di splenditi “motivi conduttori” che seguono ciascuno dei personaggi.
Dopo un debutto difficile all’Opera di Parigi, Giselle si affermò nel 1910 con la Compagnia dei Ballets Russes di Diaghilev e grazie alla ricostruzione tardoromantica attuata al Teatro Marinskij di San Pietroburgo dal grandissimo coreografo Marius Petipa (che operò sul lavoro originale di Coralli e Pierrot), diventando uno dei balletti classici più amati in assoluto.
ORARI & INFO
21, 22 e 23 maggio ore 20.30
22, 23 e 24 maggio ore 15.30
Teatro Carlo Felice
Passo Eugenio Montale, 4
Genova
http://www.carlofelicegenova.it/
Redazione www.giornaledelladanza.com