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Damiano Bisozzi: “Sono molto determinato. Se voglio una cosa, solitamente la ottengo”

Damiano-Bisozzi

Damiano Bisozzi inizia i suoi studi di danza presso il centro coreografico di danza classica e moderna della sua città, Civitavecchia, e perfezionandosi con corsi e stage presso il centro nazionale dei danzatori IALS. Ha lavorato con grandi registi e coreografi come Martino Muller, Rob Marshall, Luca Tommassini da cui ha assimilato uno stile di danza internazionale. Caparbio e determinato ha saputo, con la sua costanza, intraprendere un percorso lavorativo di alto livello, facendo parte dei corpi di ballo delle produzioni televisive e teatrali più importanti.

Com’è avvenuto il tuo primo incontro con la danza?  

Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare la danza per puro caso. Fin da bambino ho sempre fatto sport, boxe, karate, e non avevo mai guardato alla danza con particolare attenzione. Decisivo è stato uno dei saggi di danza fatti da mia sorella. L’ho visto e sono rimasto affascinato e all’età di 16 anni ho iniziato a studiare, con grande stupore di amici e familiari.

Cominciare a studiare danza a 16 anni non è semplice. Immagino tu abbia avuto un’ottima predisposizione fisica.

In realtà fino a quel momento ho sempre avuto un fisico piuttosto robusto. In seguito, con molto lavoro, nel giro di un anno il mio corpo si è completamente trasformato facendomi scoprire una predisposizione alla danza che prima di allora non pensavo di avere.

Quando hai capito che la danza poteva rappresentare la strada giusta per te?

È avvenuto dopo qualche mese di studio. Appena ho cominciato ad ottenere i primi risultati. Io ho un carattere molto forte e determinato, se voglio una cosa solitamente riesco ad ottenerla. In quel momento avevo deciso che volevo diventare un ballerino.

Riuscire a far diventare lavoro la propria passione è una grande fortuna

Ed io infatti mi ritengo estremamente fortunato. Non tutti riescono nella vita a fare ciò che sognano ed in particolar modo nel mondo dell’arte e dello spettacolo. Poter lavorare facendo quello che più piace è un grande privilegio che ti viene dato se metti impegno, costanza, e se la fortuna ti viene incontro.

Il tuo primo lavoro importante è stato quello con il musical Notre Dame de Paris

Sono venuto a sapere dell’audizione per il musical Notre Dame de Paris tramite internet e ho deciso di presentarmi, non sapendo ancora del grande successo che lo spettacolo aveva già avuto in Francia. Le audizioni furono lunghissime, durarono diversi mesi, fino all’ultima che durò quasi 10 ore. Io arrivai tra gli ultimi 10, tutti professionisti mentre io ero alla mia prima esperienza importante. Dopo qualche giorno arrivò la fatidica telefonata che mi annunciava di essere entrato a fare parte del corpo di ballo del musical.

Un altro impegno importante per la tua carriera è stato il colossal Nine

Entrare a far parte di una produzione hollywoodiana non succede proprio tutti i giorni per cui, sebbene fossi più maturo anche sotto il punto di vista professionale, è stata una grande emozione. Sono stato selezionato da Rob Marshall, il regista di Chicago, che dopo avermi scelto mi ha portato a Londra dove venivano realizzate le riprese del film. Ho avuto l’onore di lavorare con Sofia Loren, Nicole Kidman, Daniel Day Lewis, Penelope Cruz. Un’esperienza unica e forse irripetibile.

Hai una figura di danzatore di riferimento?

Io ho sempre ammirato Baryshnikov, esempio di tecnica, potenza, grinta, determinazione.

Vivi la danza in modo completo, sei anche direttore artistico di un Concorso

Si tratta di un Concorso che ho creato lo scorso anno e si chiama W la Danza nato per la voglia di dare ulteriore spazio e visibilità alla danza vera e di qualità. La prima edizione, realizzata in soli due mesi è andata molto bene con ottimi riscontri da parte dei partecipanti. Questa edizione 2014, che si terrà il 13 aprile a Civitavecchia, sarà ovviamente più impegnativa e pensata più in grande, grazie alle borse di studio presso realtà estere e ad una giuria internazionale formata da esperti del settore come: il direttore di questa testata Sara Zuccari, il coreografo internazionale Martino Muller, il maestro Giacomo Molinari, Roberta Fontana, Alex Atzewi, Mirko Boemi, Paolo Aloise.

Un sogno nel cassetto?

Il  mio sogno nel cassetto lo sto coltivando già da qualche anno. Si tratta di un progetto realizzato con un mio grande amico, Diego Mecchi, autore dell’opera Jack Opera Rock ispirata alla storia di Jack lo squartatore, di cui io ho curato le coreografie. Nulla di cruento, anzi! Abbiamo già debuttato in Italia all’interno di Umbria Musical dove abbiamo ottenuto ottimi riscontri di critica e pubblico. Purtroppo però in Italia si fatica a trovare investitori, che sono in realtà fondamentali per portare avanti un progetto grande ed impegnativo come questo musical. Per questo stiamo provando a portarlo all’estero, sperando che qualcuno ne riconosca il valore.

 

Alessandro Di Giacomo  

www.giornaledelladanza.com

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