“Immaginare e trascrivere un pensiero di movimento, come una lenta sceneggiatura che debba essere poi tradotta e montata in un tempo e uno spazio da un altro coreografo e di cui sarà a mia volta e nuovamente l’interprete.”
Un lungo periodo di studio porta Cristina Rizzo all’esito scenico Dance n°3. La scrittura-lettura del suo corpo prende forma da una iniziale partitura coreografica elaborata in collaborazione con Lucia Amara. Questo delicato materiale è transitato attraverso il potenziale immaginifico di tre coreografi, ovvero di tre universi estetici differenti.
Eszter Salamon, Michele Di Stefano e Matteo Levaggi lo hanno tradotto in tre soli, interpretati dalla stessa Cristina. Il suo sguardo visto attraverso un ulteriore potere interpretativo e creativo. In un transito di visioni narranti e narrate attraverso il corpo protagonista, veicolo di significati e dialogo di identità. Una stratificazione significante, nella pluripersonale matericità del solo.
L’esito del longevo studio della fiorentina co-fondatrice del collettivo Kinkaleri ora nel pieno di un percorso autonomo di produzione e sperimentazione sarà in scena il 19 novembre nei locali della Lavanderia a Vapore, edificio utilizzato come struttura di servizio per l’ospedale psichiatrico, ora restaurata e adattata a ospitare il centro di eccellenza per la danza affidato al Balletto Teatro di Torino di Loredana Furno.
INFO
19 novembre, ore 21.00
Lavanderia a Vapore
Corso Pastrengo ang. Via Tampellini
Collegno (To)
Tel. +39 0114730189
info@ballettoteatroditorino.it
Maura Dessì