La danza incarna una forma comunicativa ed espressiva primordiale, evocata quando le emozioni sono troppo potenti per essere espresse a parole. E’ innata nei bambini che la sperimentano prima di possedere il controllo del linguaggio.
Quante volte gli insegnanti di danza si sentono ripetere da mamme entusiaste che il loro figlio è un ballerino nato perché non fa che danzare per casa? I bambini si muovono spontaneamente per esprimere un pensiero o un sentimento positivo o negativo che sia, tuttavia il loro movimento diventa danza solo quando viene coscientemente strutturato ed eseguito con consapevolezza.
Nonostante la disciplina della danza costituisca un metodo naturale per l’apprendimento e una forma base di espressione culturale, i nostri sistemi educativi spesso ne trascurano l’importanza e i benefici psico-fisici che offre per una crescita sana ed equilibrata.
Considerato inoltre il preoccupante incremento della sedentarietà e della conseguente obesità infantile nel mondo, che sollevano gravi preoccupazioni di salute pubblica, la danza si dimostra ancor più indispensabile per una maturazione fisica, emotiva, sociale e cognitiva.
L’American Dance Therapy Association promuove l’uso della danza come terapia per bambini e adulti, un intervento focalizzato sul controllo e l’apprendimento motorio, che migliora stabilità posturale, forza, concentrazione e di conseguenza produce effetti benefici sull’equilibrio fisico e psichico.
Il ballo, infatti, comporta una più ampia gamma di movimento rispetto alla maggior parte delle altre attività fisiche e sviluppa maggiore coordinazione e resistenza. Ciò avviene grazie a schemi di movimento improntati alla memoria cinestesica che permettono ai bambini di esprimere le proprie emozioni e diventare consapevoli di se stessi e degli altri attraverso il gesto creativo.
Il bambino apprende attraverso l’esperienza fisica e sensoriale, quindi nel momento in cui entra in una classe di danza acquisisce consapevolezza dell’importanza della puntualità e della responsabilità personale, del rispetto di regole e orari, dell’interazione e cooperazione con compagni e insegnanti.
Egli apprende inoltre una comunicazione più efficace delle proprie idee attraverso il corpo e a lavorare all’interno di una dinamica di gruppo stimolante e creativa.
Il movimento diventa dunque una sorta di ciclo cognitivo positivo tra il passo o la sequenza da eseguire, il problema sulla modalità di esecuzione e la soluzione a tale problema, incrementando di conseguenza la sicurezza, la conoscenza delle proprie potenzialità e la capacità di problem solving, necessarie alla maturazione cognitiva e personale.
Indipendentemente dai motivi che spingono un bambino o un adulto a intraprendere un corso di ballo, una cosa è certa: i vantaggi per la salute fisica, mentale ed emotiva connessi alla danza sono infiniti, unici e preziosi.
Stefania Napoli
Fotografia: Da Ping Luo
www.giornaledelladanza.com