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Il danzatore non si ferma mai, prosegue, cerca, osa, prova, impara e migliora

L’uomo possiede una tendenza innata alla generalizzazione. Agisce sulla base di automatismi che, pur funzionali alla sopravvivenza della specie, possono trasformarsi in ostacoli se applicati indiscriminatamente. Riconoscere di non essere forgiati solo dall’educazione e dalle esperienze passate, ma di avere un margine di autonomia nel ridisegnare la propria vita permette di svincolarsi dalle abitudini e dalle convenzioni. La prima qualità da risvegliare in questo percorso è la creatività che spinge alla libertà da pregiudizi, condizionamenti e dalla dipendenza dei giudizi altrui. Libertà e creatività sono strettamente interconnesse e sono collegate a loro volta allo sviluppo della consapevolezza e alla capacità di assumersi la responsabilità delle proprie scelte. La creatività infatti è la parte più sincera dell’essere umano. È creativo chi non si ferma mai, prosegue, cerca, collega, osa, prova, impara. Ed è questo che fanno i danzatori. La danza è in grado di stimolare, sviluppare, perfezionare ed esprimere la creatività in modi straordinari e innovativi. Si estende oltre la performance e diventa un veicolo per sperimentare ogni possibilità creativa attraverso svariate sensazioni corporee come movimento, suono e forme. La danza è un’arte che trascende l’individuo e supera i limiti dello spazio e del tempo. È espressione irrefrenabile di una spinta creativa che coinvolge sia ...

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Si torna in sala danza! Ecco perché riprendere a danzare è così importante

Dopo tre mesi di stop, finalmente si torna in sala danza. Le scuole sono pronte ad accogliere gli allievi, gli insegnanti hanno preparato nuovi riscaldamenti, diagonali, coreografie e idee. Gli allievi invece sono pronti a riprendere le lezioni? Tornare a ballare in autunno è sempre una sfida, richiede il recupero di concentrazione e allenamento fisico. Dopo una lunga pausa, il corpo si muove diversamente e il rendimento potrebbe non essere lo stesso di prima e va bene così. Il rientro in sala inoltre coincide con il ritorno a scuola per i più giovani. Per bambini e ragazzi, soprattutto negli ultimi anni, riprendere a studiare danza può essere faticoso. Molti genitori pensano che i figli debbano riposarsi o sfogarsi dopo ore passate sui banchi di scuola. Ritengono che correre in giro urlando o peggio stare seduti a giocare davanti a un computer sia il modo giusto per ricaricarsi. Ma è l’esatto opposto. La concentrazione su se stessi, sul corpo e sulle emozioni, e la creatività richieste dalla danza sono il mezzo migliore per liberare positivamente l’energia e incanalarla in un’attività artistica vantaggiosa per il benessere del bambino. La calma, la musica, la riflessione, l’autocontrollo e la pazienza servono a ritrovare equilibrio ...

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Studiare danza classica aiuta i bambini a crescere forti, sani e consapevoli

  Le lezioni di danza classica comportano una lunga e importante serie di benefici per i bambini. Migliorano postura e coordinazione, consentono di socializzare e di imparare a lavorare in squadra. L’apprendimento e la memorizzazione di routine, passi e coreografie consentono ai bambini di sviluppare forza mentale. Danzare regolarmente potenzia la concentrazione, rafforza il cervello in crescita e le capacità cognitive. La danza classica è uno dei modi più efficaci per liberare l’energia accumulata e le emozioni, e per esplorare se stessi e la propria creatività. Grazie ai suoi effetti calmanti, la danza permette ai bambini di rilassarsi e conoscersi, fisicamente ed emozionalmente. Il balletto infatti richiede ordine, grazia, leggerezza, dedizione, determinazione, attenzione, autocontrollo e disciplina. In questo modo il bambino acquisisce un’altra grande capacità: la regolazione emotiva. Sviluppando autoconsapevolezza, diventa in grado di riconoscere le proprie emozioni e di non esserne sopraffatto. La danza classica quindi aiuta i bambini ad apprendere e praticare importantissime abilità di vita che possono poi essere trasferite nelle attività quotidiane, come la scuola e, da adulti, il lavoro. Il bambino che studia danza classica, quindi, svilupperà stima di sé e sicurezza e, una volta cresciuto, sarà in grado di instaurare relazioni sociali positive e gratificanti. ...

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Gli innumerevoli benefici della danza per la salute dei bambini

I benefici dello studio della danza nei giovani sono noti, molteplici ed evidenti. Danzare riduce il rischio di sviluppare obesità, mantiene sani livelli di pressione sanguigna e colesterolo, aumenta forza muscolare, resistenza e capacità aerobica. I bambini che partecipano attivamente alle arti dello spettacolo, infatti, passano meno tempo seduti davanti allo schermo di un computer o allo smartphone. Attraverso la danza, sviluppano una più ampia gamma di movimenti, imparano a coordinarli e a interpretare l’effetto del movimento sull’ambiente che li circonda. Una buona coordinazione è fondamentale per sviluppare abilità imparate in altri ambiti e per svolgere attività future con successo. Gli schemi di movimento appresi durante le lezioni di danza migliorano la memoria cinestetica, aumentano forza e resistenza, e creano una solida piattaforma per lo sviluppo fisico del bambino. La danza inoltre migliora il benessere psicologico, aiuta a sviluppare o aumentare l’autostima e l’auto motivazione, stimola la creatività e la destrezza mentale. Studiando danza, i bambini imparano la perseveranza e sperimentano strade diverse per risolvere i problemi. Fondamentale per lo sviluppo della personalità è comprendere l’importanza delle prove e degli errori, la più grande lezione della danza. Il senso di realizzazione che si prova dopo aver imparato un movimento complicato ...

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L’impatto della danza sul singolo e sulla collettività

  I ballerini sono individui creativi, anticonvenzionali e originali. Danno il meglio in un ambiente che consente l’espressione di sé, ma sono al contempo realistici e motivati, perché votati a un progetto pratico. Possiedono abilità artistiche che permettono di comunicare idee ed emozioni attraverso l’espressione fisica. I danzatori sono curiosi, fantasiosi e apprezzano la diversità, ma sono al tempo stesso coscienziosi, metodici, affidabili e pianificano le cose in anticipo. Chi danza sviluppa un forte senso del gruppo e un alto grado di fiducia nel lavoro di squadra, e diventa così un punto di riferimento anche al di fuori della sala di danza. I ballerini ottengono performance impeccabili attraverso la pratica, lo studio e la dedizione. Devono essere persistenti per continuare a provare passi e coreografie fino a quando non si avvicinano alla perfezione. Hanno quindi anche la capacità di imparare rapidamente e di conservare le informazioni. I ballerini non dicono mai ‘non ci riesco’, ma ‘ce la faccio’ ed è l’unico modo per imparare a danzare e a vivere. Non si arrendono finché non raggiungono i loro obiettivi e sono guidati dall’auto-disciplina, dall’amore, dalla motivazione e dall’entusiasmo. Quelli sopra citati sono tratti imprescindibili per essere persone complete e positive, in ...

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Il contributo della danza allo sviluppo della personalità

  La danza è un’attività psico-artistica che forgia la personalità e il comportamento. Permette un migliore adattamento alla società e di raggiungere migliori risultati nelle attività professionali. Danzare infatti tiene a bada nervosismo, pressione, frustrazione e stress lavorativo e scolastico, ed è l’antidoto al sovraffaticamento tipico degli adolescenti e a tutti quei fattori di disturbo che esercitano una cattiva influenza sul corpo in crescita. I ragazzi che danzano imparano la cooperazione attiva con i compagni, si inseriscono in un gruppo omogeneo e armonizzato, in cui viene valorizzata la creatività personale e l’individualità. La danza quindi ha un potente effetto educativo, fornisce un importante contributo allo sviluppo della personalità ed è un fenomeno in continua evoluzione. É l’espressione dell’attività umana, ed è un mezzo di comunicazione non verbale efficace, adatto a ogni tipo di psicologia e personalità. Danzare ci riporta alla nostra natura più profonda, perché è un’attività naturale, i movimenti ritmici del corpo sono istintivi. Attraverso la danza esprimiamo l’intera gamma degli stati d’animo e dei sentimenti, tristezza, gioia, passione, forza. Emergono così lati della personalità di cui non si è consapevoli, perché il movimento tradisce i tratti intimi dell’indole del danzatore, del suo temperamento e del suo modo di ...

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Il danzatore è un interprete che comunica un’idea e un personaggio

Al centro di ogni spettacolo c’è una storia. Nel caso della danza, coreografi e ballerini raccontano un vissuto. I danzatori interpretano un personaggio, eppure, la maggior parte della formazione tecnica e artistica spesso mette in secondo piano l’importanza dell’interpretazione. Il ballerino deve essere in grado di trascinare lo spettatore nella storia, immergendosi nel personaggio che interpreta, dimensione essenziale alla comunicazione. Danzatori che possiedono una tecnica notevole, ma sono carenti in espressività e capacità di trasmettere emozioni, non arriveranno mai a colpire l’attenzione del pubblico e la loro esibizione risulterà inefficace o limitata. Comunicare infatti è il fine della danza e in quest’ottica è essenziale che il danzatore impari a indagare il vero senso della sua performance. In teatro, la storia è sempre al primo posto. Che un artista scelga di esprimerla attraverso un testo cantato, parlato o danzato, è necessario sviluppare il personaggio, studiarne le caratteristiche ed entrare in lui profondamente. Il danzatore è un interprete che comunica ad altri un concetto, un’idea, un racconto. Coreografi e ballerini quindi dovrebbero porsi alcune domande mentre preparano uno spettacolo: chi è il personaggio? Qual è la sua storia personale? Perché agisce in un determinato modo? La qualità di ogni movimento deve essere ...

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La danza è la forma fisica delle emozioni

  Il vocabolo ‘emozione’ deriva dal latino emovere che significa portare fuori, uscire o smuovere. E la danza è essenzialmente emozione in movimento. In quanto forma d’arte, la danza deve esprimere quell’emotività profonda, intima, che dà senso e significato ai movimenti, deve permettere alle emozioni di manifestarsi e prendere forma attraverso il corpo, e di comunicarle e generarle nel pubblico Ciò che rende i danzatori artisti e non solo atleti, infatti, è la capacità di provare ed esternare le loro emozioni. Le performance più memorabili sono quelle che emozionano di più il pubblico e i ballerini migliori sono quelli che condividono qualcosa della loro anima attraverso la danza. Ovviamente ciò avviene solo dopo che si padroneggia la tecnica e che i passi vengono memorizzati. Solo in quel momento il ballerino potrà ‘lasciarsi andare’ e ballare davvero, trasponendo l’espressività sui movimenti. Spesso, tuttavia, si separa la tecnica dall’espressività e ci si concentra quasi esclusivamente sugli elementi fisici, forza, flessibilità, linee. Invece è necessario insegnare a danzare in modo emotivamente connesso, perché le emozioni sono incarnate nel corpo e sono una parte importante del nostro modo di muoverci. Il nostro umore influisce su come danziamo, se siamo tesi o depressi esprimeremo tale ...

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Nuovo approccio alla formazione nella danza: dall’addestramento all’educazione

Tradizionalmente, l’approccio alla formazione nella danza è stato impostato su una prospettiva gerarchica e centrata sull’insegnante. Il maestro è sempre stato percepito come fonte primaria di conoscenza, da lui gli allievi imparano attraverso l’imitazione e il rispetto scrupoloso delle istruzioni ricevute. La padronanza fisica e tecnica viene raggiunta attraverso la ripetizione degli esercizi e delle routine, e gli obiettivi vengono spesso definiti in termini di realizzazioni fisiche ideali, ad esempio, i famosi 180 gradi dell’en dehors, soprattutto nel balletto. Non ci sono dubbi, numerosi ballerini eccellenti sono nati da questo sistema di allenamento che tuttavia contiene inconvenienti non trascurabili. La formazione centrata sul ruolo dell’insegnante, infatti, incoraggia gli studenti a equiparare l’apprendimento della tecnica unicamente all’acquisizione di abilità fisiche. In effetti, l’insegnante è un professionista e l’allievo un apprendista, ma questo modello educativo limita la danza stessa perché fa si che il danzatore si concentri soltanto sui risultati. I ballerini formati in questo modo sono generalmente motivati dal desiderio di approvazione esterna, e spesso diventano allievi passivi eccellenti nel seguire le istruzioni, ma carenti di consapevolezza e motivazione. L’arte matura richiede coscienza e conoscenza di sé, e capacità di collaborazione creativa. Porre l’enfasi unicamente sull’obbedienza, sull’imitazione e sulla sottomissione,  conduce a ...

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Il rifiuto ispira la creatività e può arricchire la vena artistica di un danzatore

Ogni danzatore e ogni coreografo hanno dovuto affrontare un rifiuto durante il loro percorso nella danza. Il rifiuto da parte di un maestro che non scorge le potenzialità di un allievo, da parte degli spettatori che preferiscono un altro ballerino o un’altra coreografia, e durante le audizioni per spettacoli. Il rifiuto è un’esperienza il più delle volte dolorosa che rischia di corrodere l’autostima. Tutti siamo insicuri in qualche modo, specialmente gli artisti. Tuttavia, non è tanto importante il rifiuto quanto il modo in cui si reagisce. Per trasformare una situazione apparente sfavorevole in un vantaggio è necessario incrementare il potenziale creativo. Uno studio della John Hopkins University di Baltimora intitolato “Rifiuto sociale e creatività” esplora come l’esperienza del rifiuto sia in grado di innescare un processo psicologico che stimola la creatività anziché soffocarla. Dopo aver sperimentato il rifiuto, infatti, diventa essenziale assumere una mentalità positiva, sperimentare prospettive e approcci insoliti, incanalare l’energia nella ricerca di nuove influenze, ispirazioni e soluzioni. Affrontare un’esperienza spiacevole in maniera propositiva significa identificare i propri punti di forza, utilizzare la creatività per migliorare le performance e massimizzare i risultati. Quindi, il rifiuto e il fallimento non costituiscono di per sé condizioni negative, al contrario, possono ...

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