La nuova rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, un mix di notizie piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza.
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- CLOSED!
È di poche ore fa la notizia che uno dei teatri storici della capitale, il Brancaccio, ha calato il sipario definitivamente. La crisi si fa sentire in tutto il paese ed ovviamente il settore artistico è uno di quelli che ne risente maggiormente. Sono ormai lontani i tempi della direzione artistica di Gigi Proietti che aveva portato al Teatro ben 8000 abbonati realizzando il sold out con tutti gli spettacoli. Il calo cominciò a farsi sentire già sotto la direzione di Maurizio Costanzo che a sua volta capitolò a favore della Stage Entertainment, multinazionale olandese della Endemol. La Stage Entertainment dopo una gestione di due anni ed un investimento di 20 milioni di euro hanno gettato la spugna ed hanno decretato la chiusura del Teatro Brancaccio.
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- LA DANZA IN ITALIA LA CENERENTOLA DELLE ARTI?
In una recente intervista il ballerino Kledi Kadiu ha parlato della sua visione della danza italiana. Ha spiegato di come la danza italiana sia tornata alla ribalta da 10 anni a questa parte grazie alla televisione, mentre prima veniva considerata eccessivamente di nicchia e la cenerentola delle arti. Forse Kledi non lo sa, magari perché non era ancora venuto a vivere e lavorare nel nostro paese, che già negli anni 80 nella televisione italiana c’erano stati ballerini del calibro di Heather Parisi, Mario Marozzi, Oriella Dorella, Raffaele Paganini, Carla Fracci, Lorella Cuccarini, Andrè De la Roche e molti altri ancora, per non parlare, ancor prima, della famosissima Maratona d’estate della signora Vittoria Ottolenghi.
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- DALLA PADELLA ALLA BRACE
Per anni ha portato avanti una certa mentalità sul mondo della danza. In coppia con Vittoria Ottolenghi ha collezionato successi dopo successi legati al mondo della danza inteso come sublime, elevato, e volendo con una certa puzza sotto al naso. La danza a cui prestare attenzione era essenzialmente quella che nasceva nei teatri, alla sbarra e mai e poi mai avrebbe accettato l’idea di accostarsi all’idea di una danza più commerciale come si potrebbe intendere quella dei talent show dei nostri giorni. Ed invece con un colpo da maestra, la signora Vittoria Cappelli ha reclutato, per la sua ultima fatica televisiva Progetti di Danza, che a quanto pare è proiettata già per una futura edizione nel prossimo anno, un personaggio simbolo dei talent show, Kledi. Mah, che dire, solo gli ignoranti non cambiano idea.
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- IL FLOP DELLA DANZA AMERICANA
Magro risultato quello portato a casa ieri sera dal Teatro dell’Opera di Roma. Una serata molto attesa in quanto ad andare in scena sono state le coreografie dei grandi nomi della danza americana, Martha Graham, Doris Humphrey, Josè Limon, Alvin Ailey. Peccato però che il corpo di ballo dell’Opera di Roma, compagnia di stampo prettamente classico, non fosse perfettamente a suo agio nell’eseguire le coreografie, che il teatro non fosse proprio sold out e che nel libretto di sala fossero presenti le biografie dei coreografi, tratte dal Dizionario della danza tradotto e rielaborato dal Professor Alberto Testa, per la Gremese editore, senza i commenti fatti dallo stesso, non si capisce poi bene il perché di questo taglio e di certe scelte. Ma che succede all’Opera di Roma?
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State attenti! Vi teniamo d’occhio!