Accanto al più famoso Festival di Avignone, grande evento teatrale per addetti ai lavori e appassionati che si svolge nella città francese dal 7 al 28 luglio, si tiene il Festival Avignone off, che dal 5 al 27 luglio, propone numerosi spettacoli di vario genere presentati da compagnie indipendenti.
Quest’anno l’Italia porta ad Avignone OFF nove compagnie, di cui quattro di danza e due di teatro-danza.
Tra le due di teatro-danza, la compagnia TeatrImperfetti/Maria Ellero presenta uno spettacolo adatto a bambini, dal titolo Ti chiamo, che parla e canta di amore con parecchi riferimenti al Mago di Oz; mentre la compagnia Underwear Theatre, con il regista Filippo Frittelli, associa danza e recitazione per una riflessione sull’affermazione di se stessi a partire dal De bello gallico di Giulio Cesare.
È invece un’analisi delle relazioni umane e dei loro limiti Rela(c)tion, spettacolo coproduzione delle compagnie Isis e l’italiana O’cipher, che gioca con la flessibilità dei corpi fino ai loro limiti per rappresentare le dinamiche dei rapporti tra persone; dinamiche ottenute anche grazie alla contaminazione tra danza contemporanea e hip hop, creando così un’armonica asimmetria che ha una sola certezza per lo spettatore: le due persone possono esistere in scena finché c’è una relazione tra i loro movimenti.
Movimenti più sincopati e che mettono in risalto le ossa della danzatrice come fossero una mappa dell’energia del corpo, in Cantando sulle ossa di Francesca Foscarini, vincitrice del Premio Equilibrio nel 2013, che si distingue per un forte uso dello spazio e una presenza scenica che cattura e sfida in continuazione lo spettatore, sorprendendolo con gesti inusuali.
Torniamo invece al tema delle relazioni con le altre due compagnie italiane; la Compagnia Francesca Selva/CONCORDA, che attraverso la tecnica classica declinata al contemporaneo, presenta con uno sguardo personale e a tratti cinico le situazioni più quotidiane; e in Amore Amaro è l’incomunicabilità a farla da padrone, dove il silenzio dei cuori si fa assordante quando oggetti di uso comune e di condivisione, come un piatto o un bicchiere, fanno rumore e contribuiscono a mettere in scena un amore difficile, sofferto ma forse più reale e contemporaneo che mai.
Infine è alla sessualità che fa riferimento la Compagnia OPLAS del Centro Regionale della Danza Umbra in Sex Machine, dove per macchina s’intende motore delle azioni, indagate dai due ballerini in scena con ironia, a volte anche con malinconia, altre con romanticismo.
Tra gli stranieri, da non perdere un’altra esplosione di amore, sofferenza e surrealismo nello spettacolo Tango mon amour della Compagnia Octavio de la Roza, che ripropone in chiave contemporanea la tradizione argentina del tango, e che ritorna ad Avignone dopo il successo del 2012 e una lunga tournée.
Insieme a questi, saranno 59 in totale le performance di danza (e trentotto di teatro-danza) di questa edizione, tra cui perdersi in una carrellata di temi e interpretazioni.
ORARI&INFO
Dal 5 al 27 luglio
Avignone (Francia)
(0033) 04.90 85 13 08
Greta Pieropan
www.giornaledelladanza.com