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Festival Danza Estate 2024 in scena con Paesaggi Presenti a Bergamo dall’8 al 22 giugno

Il Festival Danza Estate si appresta a celebrare la sua 36ª edizione con il tema Paesaggi Presenti, un’esplorazione avvincente delle molteplici dimensioni dell’incontro tra artisti e pubblico.
Il Festival, che da anni ospita alcuni dei più significativi nomi della danza contemporanea nazionale e internazionale, presenta quest’anno una programmazione eclettica di spettacoli e iniziative collaterali che pongono l’accento sulla presenza e sull’assenza come elementi fondamentali della costruzione di spazi e relazioni, tra nuove tecnologie digitali e diverse modalità di partecipazione e interazione.
Nella cornice narrativa di quest’anno, Paesaggi Presenti, si inserisce anche il focus sul rapporto tra performing arts e nuove tecnologie, Paesaggio#3: Spazi e corpi tra reale e virtuale, che prevede spettacoli interattivi e sperimentali che integrano sensori, visori VR e XR, film a 360° e interazioni a distanza. Anche in questa edizione viene proposta This Must be the Space, la serata dedicata alla creatività emergente under 35 che coinvolge gli spettatori nel ruolo di giurati.
Questi gli elementi della 36^ edizione di FDE Festival Danza Estate, che si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza contemporanea e non solo, offrendo un’esperienza unica nella città di Bergamo.

Flavia Vecchiarelli, direttrice artistica FDE:

“Con la 36^ edizione di FDE si chiude il progetto triennale dedicato al tema del Paesaggio inteso come spazio che accoglie le comunità, come luogo di relazione e di condivisione.
Quest’ultimo capitolo, “Paesaggi Presenti”, esplora le molteplici forme di interazione tra performer e spettatore/spettatrice, narrando la presenza di due corpi che, nell’accadimento performativo, si trasformano in un mezzo collettivo di ascolto, generando paesaggi fugaci e unici. Il festival propone anche quest’anno un programma di spettacoli e iniziative collaterali progettato con cura, portando in città alcune tra le compagnie più interessanti del panorama nazionale e internazionale, insieme a occasioni di incontro e di scambio per il pubblico. Attraverso il progetto speciale di questa edizione approfondiremo inoltre la relazione tra danza e nuove tecnologie, invitando spettatori e spettatrici ad aprire lo sguardo sulle nuove forme di interazione create da realtà virtuale e realtà estesa, che negli ultimi anni sono diventate strumenti di ricerca e sperimentazione anche per coreografi e danzatori.”.

Francesca Caruso, Assessore alla Cultura Regione Lombardia
“Il Festival ‘Danza Estate offre un’opportunità straordinaria di esplorare le molteplici dimensioni dell’incontro tra artisti e pubblico attraverso la magia della danza contemporanea. Da oltre 30 anni, questa manifestazione rappresenta un faro culturale per la città di Bergamo, ospitando alcuni dei più significativi nomi della danza contemporanea sia a livello nazionale sia internazionale. Non è semplicemente un evento locale, ma un’esperienza che si estende oltre i confini della città, portando sul palco e negli spazi diffusi compagnie di grande valore artistico”

Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura Comune di Bergamo

“Festival Danza Estate, dopo il grande sforzo organizzativo e creativo messo in campo durante Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, che ha evidenziato le sue capacità di collaborare con una istituzione di rilievo come il Teatro Grande, prosegue nella sua attività di valorizzazione della danza contemporanea in città. E lo fa sempre mettendosi in relazione con il tessuto cittadino, facendo rete con altri soggetti culturali e diffondendo la cultura della danza in tanti spazi, da Daste al Carmine passando per la nuova Sala dell’Orologio. Una programmazione di respiro internazionale, che chiama anche le migliori espressioni di livello nazionale, senza dimenticare i coreografi emergenti, ai quali viene data un’attenzione specifica già da alcuni anni. L’offerta è integrata da una serie di eventi collaterali che mirano al coinvolgimento del pubblico e puntano molto sui temi della multidisciplinarietà e della sperimentazione, con un focus che indaga il rapporto tra danza e nuove tecnologie.”

Simona Bonaldi, Vice Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca

“Anche quest’anno, Fondazione della Comunità Bergamasca ha scelto di essere a fianco di Festival Danza Estate, sostenendolo con maggiore forza rispetto al passato. Al centro dell’edizione 2024, ‘Paesaggi presenti’, un tema che ha molte affinità con l’impegno di Fondazione. Quello spazio tra performer e spettatore, che richiama il gioco di equilibri nelle relazioni, fa pensare alla delicatezza del lavoro di tessitura che fa di una società una comunità. Guidati dalla nostra mission, sentiamo di essere parte attiva di un progetto più ampio, che vede partecipare soggetti del Pubblico, del Privato e del Terzo Settore. Al servizio di relazioni che possono farsi legami e nutrirsi di scambio e condivisione, esattamente come Festival Danza Estate ci mostra che spettatrici e spettatori contribuiscono al processo di creazione messo in scena da danzatrici e danzatori”.

La 36ª edizione del FDE si apre l’8 giugno con “Every Map Has a Scale”, una performance urbana coinvolgente con i danzatori dello Scottish Dance Theatre, in prima nazionale. Utilizzando le strade e gli spazi pubblici come palcoscenico, gli artisti esplorano la poesia del movimento e dell’architettura, coinvolgendo le comunità locali in un dialogo creativo.

Il 9 giugno alla Sala dell’Orologio debutta “Riflessi di Tremenda Presenza” di Margherita Landi, un omaggio alle Elegie Duinesi di Maria Rilke e alla presenza dell’invisibile. Attraverso la Mixed Reality Landi ha costruito un linguaggio visivo che offre la possibilità di dirigere la performance in tempo reale.

Il 12 giugno, nel teatro Renzo Vescovi del Monastero del Carmine, va in scena “Trespass_Tales of the unexpected” di Marta Olivieri, vincitore del Bando Accessibilità 2023 del MIC, uno spettacolo-racconto che può essere visto e ascoltato, rendendosi fruibile da un pubblico non vedente, ipovedente e vedente.

Il 14 giugno il festival ospita il debutto di Mercurio”, una performance che nasce dall’incontro tra la coreografa e danzatrice Luna Cenere con il compositore, improvvisatore e sassofonista Antonio Raia su invito della rete BoNo!, costituita da We-Start, Centro di Produzione Piemonte Orientale, Bolzano Danza | Tanz Bozen, OperaEstate Festival e FDE Festival Danza Estate in collaborazione con Bergamo Jazz Festival.

Viene riproposta anche in questa edizione la serata dedicata alla coreografia emergente, This Must be the Space (il 16 giugno nello spazio eventi di Daste), in cui verranno presentati tre lavori di artisti under 35 selezionati tramite una call aperta nell’autunno 2023 e scelti da una giuria di spettatori del festival: Atto bianco” di Roberta Racis, “Re Penelope” del collettivo milanese Cult of Magic, “All you need is” di EM+. Completa la serata il primo studio di “Good Vibes Only (beta test)”, progetto ancora in creazione di Francesca Santamaria, una giovane artista selezionata congiuntamente dalle direzioni di FDE e di MilanOltre tra i partecipanti al progetto Incubatore 22/24 del CIMD di Milano.

Ruth Childs, coreografa anglo-americana residente a Ginevra, presenta in prima nazionale la sua ultima creazione. “Blast!” (18 giugno, Daste) rappresenta la riappropriazione del corpo doloroso, sofferente, strano, esplosivo e violento, un’incarnazione della violenza che ci circonda, nell’ambiente sonoro creato da Stephane Vecchione.

Il 20 giugno il programma prosegue a Daste, bellissimo spazio aggregativo e culturale frutto della ristrutturazione di una ex centrale termoelettrica nella periferia della città, con tre prime nazionali.
May Zarhy, artista israeliana residente a Berlino, presenta un dittico: Ausencia” è “un duetto per un danzatore” che affronta il tema dell’assenza del corpo e del contatto, una coreografia costruita con due performer, ma destinata a essere eseguita da un’ unica persona.
Nel secondo spettacolo, “Presencia”, Zarhy si sofferma invece sullo scarto tra il concreto e l’astratto, tra i movimenti funzionali, quotidiani e quelli che potremmo chiamare danza, tra memoria individuale e coreografica. Entrambi i lavori sono accompagnati dalla musica dal vivo di Daniella Ljungsberg.

Il 21 giugno torna al festival Silvia Gribaudi con la sua ultima creazione, realizzata insieme alla MM Contemporary Dance Company. In “Grand Jeté” Gribaudi porta avanti la ricerca coreografica sulla relazione tra performer e pubblico a partire dalla trasmissione di alcuni passi della danza classica e del loro significato, generando negli spettatori il senso di essere un unico grande “corpo di ballo”.

In chiusura di festival, il 22 giugno, “Atmosferologia. Veduta > Bergamo” del Leone d’Argento Michele Di Stefano con la sua compagnia MK, una performance dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. A Bergamo Atmosferologia avrà luogo sulle Mura Venete, riconosciute dall’UNESCO nel 2017 come Patrimonio dell’Umanità.

Nella cornice narrativa di quest’anno, Paesaggi presenti, si inserisce infine il focus sul rapporto tra  performing arts e nuove tecnologie, Paesaggio#3: Spazi e corpi tra reale e virtuale.
Il focus propone agli spettatori e alla comunità del festival diverse forme di esplorazione delle possibilità offerte dalle tecnologie digitale: Re-Play LAB (16/17 maggio): un laboratorio multimediale tra danza e tecnologia condotto da Giselda Ranieri per alcune classi del Liceo Coreutico di Bergamo; PRO|D|ES Caravan (7/8 giugno), in collaborazione con ZED Festival Internazionale Videodanza: nello spazio del Donizetti Studio verranno allestite delle postazioni per la visione di tre film VR a 360°della Selezione ZED 2023; Riflessi di Tremenda presenza (9/06): performance in prima nazionale di Margherita Landi e In Between (10/06): workshop condotto da Margherita Landi aperto a tutti, che si sviluppa attraverso dei giochi coreografici costruiti attraverso esperienze in XR (Extended Reality).

Come ogni anno sono tante le collaborazioni con preziosi partner culturali e non del territorio, per arricchire l’offerta di eventi e rendere sempre più interessanti le proposte del festival, come la FDE Card: un’opportunità per entrare a far parte della comunità del festival e sostenere la danza che dà diritto a biglietti ridotti per gli spettacoli di FDE e che permette di accedere a iniziative dedicate in collaborazione con Accademia Carrara, Museo delle Storie, GAMeC.

Sara Zuccari

Foto Andrea Macchia

www.giornaledelladanza.com

 

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