Eleonora Abbagnato sarà la protagonista di “Love”, nuova creazione di Giuliano Peparini che debutta in prima assoluta il 29 luglio nel Parco di Nervi per il Festival Internazionale del Balletto e della Musica Nervi 2020, come nuova produzione.
L’étoile dell’Opéra de Paris nonché direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, apprezzata per la sua vigorosa tecnica e forza interpretativa, danzerà accanto a Hugo Marchand, étoile anche lui della grande compagnia parigina, in un lavoro che il regista/coreografo Peparini non esita a definire “una celebrazione dell’amore in tutte le sue varianti e sfaccettature”.
Ci sarà l’amore romantico, certamente, quello di coppia; ma non solo in quanto, ricorda Peparini, in questo periodo di pandemia mondiale abbiamo riscoperto l’amore in altre importanti declinazioni: amore per l’ambiente, desiderio di proteggere il nostro prossimo (da questo virus, ma anche da altre malattie o sciagure), tenerezza per noi stessi. Amore di cui, in questo momento abbiamo scoperto di avere un forte bisogno.
Non ci sarà una storia specifica, bensì un insieme di momenti, di piccole parentesi di situazioni riguardanti quel sentimento che è l’arma più potente dell’umanità. Love si sviluppa in assoli, passi a due o a tre, danze di gruppo con un corpo di ballo di 12 ballerini che Peparini, forte dell’esperienza in tal senso nella trasmissione televisiva Amici, riuscirà a far danzare ottemperando al distanziamento sociale attualmente richiesto. Danzeranno in palcoscenico anche tutti insieme, quindi, ognuno a un metro e mezzo di distanza dall’altro, come a significare che dobbiamo amare anche a distanza.
Un handicap per un coreografo, questo del distanziamento, ma anche un’interessante sfida superata brillantemente Uno dei temi ricorrenti nei lavori di Peparini è appunto, lo spazio: la spazio metafisico e quello fisico del palcoscenico che lo ha sempre affascinato, essendosi formato artisticamente anche alla scuola di Jacques Lecocq, il promulgatore del teatro fisico.
Love è un lavoro in un unico tempo, della durata di un’ora circa. La colonna sonora sarà un collage di vari brani – poiché anche l’amore è vario – e il coreografo non ha timore di mischiare musiche barocche e canzoni di Frank Sinatra. All’interno della colonna sonora ci sarà anche una mini suite delle Quattro Stagioni di Vivaldi rielaborate dalla compositrice francese Catherine Lara per Bô (a firma di Peparini), premiato nel 2018 come miglior spettacolo francese dell’anno.
Essendo una creazione firmata da Peparini, in Love possiamo aspettarci un sapiente disegno luci, quasi una coreografia nella coreografia, e video proiezioni che mettono in risalto le varie facce dell’amore, con particolare attenzione ai temi sociali. A tale proposito, Peparini ci tiene anche a soffermarsi sull’importanza di protezione sessuale, ricordando così ai giovani di oggi, che non hanno vissuto gli anni del flagello Aids, insegnamenti importanti del passato.
Un lavoro che racconta i nostri tempi dove un nuovo stile di vita si deve armonizzare con il desiderio di ritrovare appieno le emozioni e con una scoppiettante voglia di vivere. Un lavoro che Giuliano Peparini è entusiasta di presentare al prestigioso Festival del Balletto di Nervi che rappresenta per lui un ritorno alle origini: sia geografico, perché la sua carriera lo ha visto attivo soprattutto all’estero, sia al palcoscenico dal vivo. Se la sua fama in Italia è andata costruendosi principalmente in tv, il regista/coreografo si augura che questo possa essere un fattore che porti il suo pubblico televisivo alla scoperta di questo luogo magico che si chiama teatro.
Redazione www.giornaledelladanza.com