Il balletto classico preferito? Lo Schiaccianoci. Il balletto contemporaneo prediletto? In the middle somewhat elevated. Il Teatro del cuore? Teatro dell’Opera di Roma. Un romanzo da trasformare in balletto? Il gabbiano Jonathan Livingstone. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Seven. Il costume di scena indossato che hai preferito? Liqueurs de chair di Angelin Preljocaj. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? La zagara. La musica più bella scritta per balletto? Boléro. Il film di danza irrinunciabile? Due vite una svolta. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Gelsey Kirkland. Il tuo “passo di danza” preferito? Renversé. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Il mago di Oz. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Mats Ek. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Passione, resilienza e rispetto. Come ti vedi oggi allo specchio? In missione. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata
Read More »Le danze del Gattopardo: il ballo come rito di fine epoca
Tra i molti simboli potenti che attraversano Il Gattopardo, capolavoro letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, le danze occupano un ruolo centrale, silenzioso ma eloquente. Non si tratta solo di scene coreografiche o di momenti mondani: le danze nel romanzo sono l’espressione più raffinata e malinconica del passaggio di un’epoca, di un’aristocrazia che muore danzando, senza accorgersi che il mondo sta cambiando sotto i suoi piedi. Le danze — valzer, quadriglie, polke — non sono semplici divertimenti, ma atti liturgici di una nobiltà che si celebra mentre si estingue. È un ballo sontuoso, con luci sfavillanti, sete, ventagli, candelabri, tendaggi, specchi e profumi. Ma tutto è attraversato da un velo struggente. Il principe danza con Angelica, la splendida borghese che ha conquistato l’amore del nipote Tancredi e il favore della nobiltà con la sua bellezza. Nel mondo de Il Gattopardo, danzare è anche fingere. È mantenere la maschera dell’etichetta, dell’illusione che nulla stia cambiando. Il celebre e pluripremiato film di Luchino Visconti (1963) tratto dal romanzo, ha amplificato la potenza simbolica delle danze con gli splendidi costumi di Piero Tosi, le coreografie del Professor Alberto Testa e la colonna sonora firmata da Nino Rota (con un valzer inedito di Giuseppe ...
Read More »Manbuhsa della compagnia IVONA a Tevere in Danza
A pochi passi da Roma il Borgo medievale di Nazzano ospiterà Tevere in Danza. La rassegna, alla sua prima edizione, si svolgerà il 29-30-31 agosto prossimi, e vanta la direzione artistica di Valerio Longo, artista con una carriera pluriennale nella danza che porta alla manifestazione una visione innovativa, volta alla promozione dei talenti italiani e alla valorizzazione di nuovi linguaggi performativi. Tra i partecipanti le migliori compagnie di danza del nostro paese tra cui IVONA (reduce dal debutto veneziano a Biennale Danza), che sabato 30 agosto alle ore 21:30 presenterà Manbuhsa. Vincitrice del Premio Twain_direzioniAltre 2019, la performance è stata creata immaginando due ragazzini che giocano in una risaia. Attraverso i movimenti, uno spinge l’altro alla scoperta del suo istinto naturale. Un cammino vibrante di inconsapevoli emozioni, innocenza e giocosità. Il coreografo ha lavorato esaminando il “corteggiamento animale”, specialmente quello degli uccelli. Osservando il loro comportamento durante la parata nuziale, si è lasciato influenzare dai loro movimenti: Manbuhsa è in qualche modo uno studio ed una trasposizione sul corpo umano, delle danze animali. Il movimento si ispira alle tensioni sottili della seduzione, gesti allo stesso tempo istintivi e intenzionali, delicati e selvaggi. Dopo lo spettacolo, dalle ore 22, Pablo Girolami, artista ...
Read More »A Verona per “Zorba il greco”, primi ballerini da tutto il mondo
La danza unisce nel suo linguaggio universale. Essere qui tutti assieme a ballare questo capolavoro è una immensa gioia, un omaggio a Theodorakis e alla vita “ affermano le star della danza pronte al debutto al Teatro Romano. Un cast eccezionale. Con primi ballerini provenienti da tutto il mondo. In questi giorni, al Teatro Romano di Verona, sono ormai alle fasi finali le prove di Zorba il greco che andrà in scena dal 26 al 31 agosto. Quattro serate a ritmo di sirtaki. Un omaggio a Mikis Theodorakis, compositore delle musiche del balletto, nell’anno del suo centenario, con il balletto da lui creato appositamente per Verona. Pronti ad entrare in scena, da protagonisti, alcuni felici di tornare a Verona dove si sentono ormai ‘a casa’, altri entusiasti per il loro debutto al Teatro Romano e nel titolo: Igor Tsvirko, primo ballerino del Bol’šoj, Julian MacKay, principal dancer del Bayerische Staatsballett di Monaco, Eleana Andreoudi, prima ballerina dell’Opera Nazionale greca di Atene, Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Liudmila Konovalova, prima ballerina dello Staatsballett di Vienna, Davide Buffone, primo ballerino all’Opera slovena di Maribor. Una compagnia che vede assieme i più grandi talenti dei più importanti teatri europei. Saranno loro ...
Read More »Stagione Danza 25-26 al Teatro Comunale di Vicenza
La Danza del Comunale di Vicenza propone nella nuova programmazione della Sala Maggiore, coreografi e compagnie italiani e internazionali di prima grandezza e di forte valore iconico; i nomi sono quelli di Aterballetto, primo Centro Coreografico Nazionale riconosciuto dal Ministero della Cultura in Italia, realtà poliedrica, acclamata per il valore e l’originalità delle sue produzioni; la Compagnie Marie Chouinard, che porta il nome dell’eclettica artista canadese, già Direttrice del Settore Danza alla Biennale di Venezia, che presenterà a Vicenza un dittico raffinatissimo formato da due importanti coreografie come Le Sacre du Printemps e Magnificat, quest’ultima in prima nazionale; la Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, la prestigiosa istituzione meneghina diretta da Frédéric Olivieri, con i numerosi giovani allievi a presentare estratti delle coreografie del grande repertorio classico e contemporaneo. E ancora ensemble con proposte particolari, per la prima volta sul palco del Comunale, a rappresentare le numerose visioni del mondo della danza e la loro possibile coesistenza: ecco la francese Compagnie Accrorap fondata da uno dei maggiori esponenti dell’hip-hop, Kader Attou, con un progetto legato al tema dell’identità che dialoga a stretto contatto con la musica e l’ungherese Szeged Contemporary Dance Company, tra le più accreditate compagnie di danza ...
Read More »Gene Kelly: anniversario della nascita di una leggenda
Il 23 agosto del 1912 nasceva a Pittsburgh, in Pennsylvania, Eugene Curran Kelly, destinato a diventare semplicemente Gene Kelly: danzatore, attore, coreografo, regista e produttore, ma soprattutto un innovatore che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui il cinema si muove. Nel celebrare il suo anniversario, non rendiamo omaggio solo a un artista del passato, ma a una figura che ha rivoluzionato l’immaginario collettivo della danza sullo schermo, trasformandola in qualcosa di più che un momento di spettacolo: in un linguaggio narrativo, in pura emozione visiva. Quando si parla di Gene Kelly, l’immagine che viene immediata alla mente è quella del suo iconico numero sotto la pioggia, cappello e ombrello in mano, in Singin’ in the Rain. Gene Kelly ha portato nel cinema un tipo di danza maschile nuova: atletica, virile, popolare. Non l’eleganza aristocratica di Fred Astaire, ma un’energia muscolare, terra-terra, capace di parlare anche alla classe operaia da cui proveniva. Le sue coreografie erano dinamiche, spesso fuse con lo spazio urbano – scale, marciapiedi, palazzi – e anticipavano una concezione moderna e cinematografica della danza. Dietro l’apparente leggerezza dei suoi movimenti si nascondeva un rigore tecnico quasi scientifico. Kelly era perfezionista, pignolo fino all’ossessione. Ma era anche ...
Read More »Re Ludwig e la danza: sogno, libertà, arte, movimento
Nel panorama dei sovrani europei del XIX secolo, pochi sono stati tanto enigmatici e affascinanti quanto Ludwig II di Baviera. Famoso per i suoi castelli fiabeschi – primo fra tutti Neuschwanstein – Ludwig è spesso ricordato come il “re delle illusioni”, un monarca che preferiva i mondi ideali dell’arte e della musica alla fredda realtà della politica. Ma tra le pieghe della sua personalità complessa e della sua dedizione all’estetica, esiste un aspetto meno esplorato: il rapporto con la danza. Ludwig II nacque nel 1845 in un’epoca in cui la danza era un elemento imprescindibile della vita di corte: dai balli ufficiali agli spettacoli di balletto nei teatri reali. Tuttavia, per Ludvig la danza non fu solo una formalità cerimoniale. Fu un linguaggio dell’anima, un mezzo di espressione che, come la musica wagneriana che tanto amava, poteva evocare altri mondi sospesi tra sogno e simbolo. Nei suoi diari e nelle sue lettere si trovano riferimenti a spettacoli di balletto, e la preferenza per le opere che miscelavano musica e movimento. Durante il regno di Ludwig, il Teatro Nazionale di Monaco e il Teatro Residenz ospitarono molte rappresentazioni di balletto. Il re sovvenzionava generosamente queste produzioni. Ludwig a volte organizzava performance private ...
Read More »Il primo ballerino Amilcar Moret Gonzalez “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta. Il balletto contemporaneo prediletto? The Statement di Crystal Pite. Il Teatro del cuore? Opéra di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? Le relazioni pericolose (Les Liaisons dangereuses). Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? The Godfather. Il costume di scena indossato che hai preferito? King Arthur. Quale colore associ alla danza? Bianco puro. Che profumo ha la danza? Ha il profumo della natura. La musica più bella scritta per balletto? La partitura di Prokofiev per “Romeo and Juliet”. Il film di danza irrinunciabile? Le notti bianche. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Michail Baryšnikov e Cynthia Harvey. Il tuo “passo di danza” preferito? Tendu (medicina per il ballerino). Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Nessuno! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Le direi che preferisco Gesù. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Semina, Cresce, Raccoglie. Come ti vedi oggi allo specchio? Mi vedo in modalità coreografo-maestro. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata
Read More »London City Ballet in Tour: “Momentum”
Il London City Ballet continua il suo emozionante tour europeo con il programma Momentum, che prevede una serie di imperdibili spettacoli tra ottobre e novembre 2025. Dopo il grande successo del debutto nel Regno Unito e le performance di luglio, il tour toccherà la Francia e la Spagna, per concludersi a Londra. Si comincerà il 1 ottobre 2025 a Reims, all’Opéra de Reims, per poi spostarsi a Saint-Germain en Laye il 4 ottobre 2025, dove la compagnia si esibirà al Théâtre Alexandre Dumas. Il 7 ottobre 2025 sarà la volta di Mérignac, al Le Pin Galant, e, a seguire, dal 9 ottobre 2025 a La Ciotat, al teatro La Chaudronnerie. Il tour proseguirà il 11 ottobre 2025 a Salon de Provence, presso il Théâtre Armand, per poi toccare Romans-sur-Isère il 14 ottobre 2025, al Romans Scènes. Infine, il 16 ottobre 2025, la compagnia si esibirà a Istres, al teatro L’Usine. Dopo questa intensa serie di spettacoli in Francia, la compagnia si sposterà in Spagna per una performance imperdibile il 25 ottobre 2025 a Santander, al Palacio de Festivales de Cantabria. A novembre, il London City Ballet tornerà in Gran Bretagna, con due appuntamenti imperdibili: il 11 novembre 2025 a Oxford, ...
Read More »L’Ultimo Ballo dei Romanov: un tuffo nel passato
Nel cuore dell’inverno del 1903, mentre il gelo avvolgeva San Pietroburgo, il Palazzo d’Inverno si trasformava in una macchina del tempo. Per due notti incantate, la corte imperiale organizzò un ballo in costume che non fu soltanto un evento mondano, ma un vero e proprio tributo alla storia e alla magnificenza di una dinastia che, inconsapevolmente, stava per vivere gli ultimi bagliori. I partecipanti, nobili e aristocratici, indossarono costumi che sembravano usciti da un quadro secolare. Abiti di velluto, sete ricamate, pellicce regali e gioielli scintillanti ricostruivano un’epoca di potere, tradizione e ritualità. I dettagli furono curati con meticolosità: dai copricapi elaborati alle spade ornate, ogni elemento raccontava una storia di grandezza passata. Il ballo non fu solo un’occasione per danzare. Fu un rituale carico di significati, dove ogni passo era un’eco di un potere che tentava di affermarsi in un mondo che stava rapidamente cambiando. Le danze si susseguivano senza sosta, dal valzer alle mazurche, attraversando le stanze illuminate da lampadari di cristallo, mentre la musica sembrava voler sospendere il tempo. La famiglia imperiale ballava l’ultima danza di un’epoca destinata a finire. L’evento rimase come un’istantanea di un mondo che avrebbe cessato di esistere poco tempo dopo, con ...
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