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Le eteree ballerine romantiche dell’800: Fanny Cerrito

Fanny Cerrito (Napoli, 11 maggio 1817 – Parigi, 6 maggio 1909) fu una delle più famose ballerine dell’era romantica. Fu molto apprezzata nella danza di carattere e di mezzo carattere. Il suo nome di battesimo completo era Francesca Teresa Giuseppa Raffaela Cerrito. Veniva apprezzata per “quel bello, che quando si ammira nelle famose opere dei greci artisti, viene detto ideale”. Studiò a Napoli con Filippo Izzo, danzatore e coreografo del Teatro di San Carlo e con Pietro Hus. Danzò per la prima volta in pubblico a quindici anni, al Teatro del Fondo, nel balletto Oroscopo di Giovanni Galzerani del quale è stata anche protagonista in I tre gobbi di Damasco, Gli empirici e Buondelmonte.  A Napoli presentò inoltre i balletti di Salvatore Taglioni: Bianca di Messina, L’Eredità, Amore e Psiche. Negli anni seguenti conquistò i teatri di quasi tutte le capitali europee. Divenne prima ballerina nel 1938 del Teatro alla Scala debuttando nel 1937 in una coreografia di Antonio Monticini intitolata I Veneziani a Costantinopoli. A Milano Fanny Cerrito si perfezionò con Carlo Blasis e con Annunciata Ramaccini. Dal 1840 al 1848 fu prima ballerina presso il His Majesty’s Theatre, conquistando le platee inglesi dove il successo si rivelò straordinario: nessun’altra ballerina dell’epoca ...

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Il Principal Dancer Oscar Chacon “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Ce ne sono diversi, ma questa volta mi limiterò a menzionare “La Fille Mal Gardée”. Il balletto contemporaneo prediletto? Sicuramente il “Boléro” di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Théâtre de Beaulieu a Losanna. Un romanzo da trasformare in balletto? Medusa (ho un’idea particolare). Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Un film che non è ancora stato girato… “Il film della mia vita”, di Oscar Chacon. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi di Gianni Versace per “The Presbytery” e “Dyonisios”. Quale colore associ alla danza? Rosso e nero. Che profumo ha la danza? L’odore della danza è il profumo dei fiori mescolato al legno e al sudore. La musica più bella scritta per balletto? Ce ne sono diverse… Trovo la “Nona” di Beethoven un dono all’umanità e quindi l’opera più splendidamente costruita per eccellenza. Il film di danza irrinunciabile? The Ones and the Others di Claude Lelouche. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Gil Roman. Il tuo “passo di danza” preferito? Piroette dalla quarta posizione. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Probabilmente Jorge ...

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A Caracalla Le Sacre du printemps di Pina Bausch

Le Sacre du printemps di Pina Bausch celebra i 50 anni dalla sua creazione e per la prima volta viene interpretato da una compagnia italiana, quella dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, in occasione del Caracalla Festival 2025. Lo spettacolo va in scena il 30 e 31 luglio insieme al Bolero di Béjart e Within the Golden Hour di Wheeldon, in un trittico che offre una visione completa della danza contemporanea: dalla poesia del movimento alla forza del collettivo fino alla spiritualità del rito. La serata si apre con Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, balletto in un atto entrato nel repertorio della compagnia romana nella stagione 2022/23. Creato nel 2008 per il San Francisco Ballet, è una poesia coreografica per quattordici danzatori, su musiche per archi di Ezio Bosso e l’Andante del Concerto per violino di Antonio Vivaldi. “È come una serie di piccoli dipinti o schizzi ispirati dalla musica” afferma il coreografo britannico. Equilibrato tra struttura musicale e costruzione coreutica, il balletto rappresenta uno dei suoi lavori più riconosciuti. Ad evocare la magia dell’ora dorata di cui si parla nel titolo, quella particolare condizione della luce naturale che si verifica quando il sole è molto basso all’orizzonte, ovvero negli istanti successivi all’alba e precedenti il tramonto, contribuiscono i luminosi costumi firmati da Anna Biagiotti. A seguire il Bolero di Maurice Béjart, creato nel 1961 su ...

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Premio Capri Danza International 2025 in scena la XIII Edizione

Sabato 26 Luglio, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo di Capri, al via la XIII Edizione del Premio Capri Danza International con le stelle della danza internazionale pronte ad illuminare la notte caprese con un raffinato spettacolo. Fin dal suo inizio il Premio ha ospitato non solo celebri étoiles del cielo tersicoreo mondiale, ma anche presentazioni di libri, esposizione di mostre fotografiche e di costume, insieme a danzatori, grandi musicisti e attori. Sotto il cielo caprese sono passati madrine e padrini come Carla Fracci, Victor Ullate, Noëlla Pontois, Vaslav Vassiliev, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Nina Ananiashvili e Nacho Duato, i primi ballerini come Luciana Paris, Virna Toppi, Silva Azzoni, fino ai ballerini del Kirov Ballet, dell’American Ballet, della Martha Graham Dance Company, del Béjart Ballet Lausanne, del Teatro della Scala, del Teatro dell’Opera di Roma e di quello partenopeo. Un grande evento quello diretto da Luigi Ferrone che, grazie alla sempre presente collaborazione con il Comune di Capri e il patrocinio della Regione Campania, con dedizione e sensibilità, è riuscito negli anni ad affermarsi come uno dei momenti più prestigiosi nell’arte della danza. Quest’anno l’edizione numero tredici vede come madrina della serata Oriella Dorella, celebre étoile del Teatro alla Scala nonché grande protagonista della danza in tv degli anni 80’ ...

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Consegnati i Leoni della Biennale Danza di Venezia

Il Leone d’Oro alla carriera è stato assegnato alla coreografa americana Twyla Tharp. Alla performer, autrice e regista brasiliana Carolina Bianchi assegnato il Leone d’Argento. È Twyla Tharp, la leggendaria coreografa americana che in sessant’anni di carriera ha attraversato epoche e stili facendo la storia, il Leone d’Oro della Biennale Danza 2025. Alla performer, autrice e regista brasiliana Carolina Bianchi, che mette al centro dei suoi lavori l’esperienza radicale del corpo, va il Leone d’Argento. I Leoni, approvati dal Consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia su proposta del direttore artistico Wayne McGregor, sono stati consegnati il 19 luglio a Ca’ Giustinian, nel corso del 19. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, che si svolge a Venezia dal 17 luglio al 2 agosto. Twyla Tharp Leone d’oro alla carriera Cresciuta alla scuola dell’American Ballet Theater e poi negli studi di Martha Graham e Merce Cunningham, con un passaggio nella formazione di Paul Taylor, Twyla Tharp fonda la propria compagnia nel 1965. Ed è da allora che con la sua danza Twyla Tharp libera corpi e menti da convenzioni e stereotipi passando con audacia sperimentale attraverso tutti i generi – dal tip tap alla danza jazz, dal post modern al neoclassico – per reinventare ogni volta con abilità combinatoria la sua cifra originale. Non c’è alcuna forma di spettacolo ...

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D.OFF: incontro tra la danza e la città

Approda nel borgo medioevale di Magliano in Toscana, dal 28 luglio al 2 agosto 2025, con il titolo di D. OFF – Le Mura Oltre, la tappa toscana della rassegna nazionale di danza diffusa D. OFF – Incontro tra la danza e la città, curata dall’associazione Art Hub, con la direzione artistica di Roberto Lori e la direzione organizzativa di Marika Errigo, in collaborazione con Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci. La rassegna nata nel 2013 a Matelica con il nome di Face OFF, ha proseguito fino al 2024, con l’obbiettivo di promuovere la danza contemporanea e favorire l’incontro tra arte e territorio. Dal 2021 ha percorso l’Italia da nord a sud, coinvolgendo i comuni di Aradeo (LE), Marano Lagunare (UD), Matelica (MC), Corigliano – Rossano (CS), Sarnano (MC) e Grosseto. Dal 2025 la rassegna diventa D. OFF e, pur mantenendo la sua missione originale, il nuovo nome riflette un’evoluzione della poetica, dell’identità artistica e culturale che ne ha segnato le origini. Dopo i successi degli appuntamenti di Aradeo e Marano Lagunare, la tappa a Magliano in Toscana di D.OFF propone un programma che incrocia 9 spettacoli e 2 laboratori, realizzato da Art Hub con il sostegno del Comune. D.OFF inaugura ...

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La Nuit Des Étoiles e il suo cast stellare

La Nuit Des Étoiles illumina ancora l’estate della Sardegna. L’appuntamento con le stelle della danza internazionale è fissato per sabato 26 luglio alle ore 21.30, ancora una volta nella suggestiva cornice di Piazza Crispi a Olbia, teatro a cielo aperto che nell’edizione 2024 ha consacrato l’evento all’attenzione della critica e del grande pubblico. La serata si conferma come uno degli appuntamenti più attesi del cartellone estivo isolano, posizionandosi nel cuore della stagione turistica con un cast di livello mondiale, pensato per avvicinare l’eccellenza del balletto al grande pubblico. L’organizzazione ha scritturato un ensemble completamente rinnovato, composto da dieci stelle internazionali, tra cui spicca Polina Semionova, étoile dello Staatsballett di Berlino, il cui ingaggio era stato annunciato lo scorso marzo. Accanto a lei ci saranno danzatori di altissimo profilo provenienti dai più importanti teatri e compagnie del mondo, tra cui il Royal Ballet di Londra, il Dutch National Ballet di Amsterdam, l’Opera Națională di Bucarest, il Teatro alla Scala di Milano e il National Ballet di Budapest. «La Nuit des Étoiles non è soltanto uno spettacolo – spiega la Direttrice Artistica Mavi Careddu – è un gestod’amore verso l’arte, verso la nostra isola e verso il pubblico. Sarà una serata di ...

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Alessio Carbone – “Le Stelle di Domani”: formare i danzatori del futuro

Alessio-Carbone

  Alessio Carbone è una delle figure più autorevoli nel panorama della danza internazionale la sua carriera è indissolubilmente legata a una tradizione familiare di eccellenza artistica. Cresciuto in una famiglia di danzatori, ha avuto il privilegio di essere figlio di Giuseppe Carbone, celebre direttore di balletto, e di Iride Sauri, storica prima ballerina del Teatro La Fenice di Venezia. Un’eredità che non si è fermata a lui: anche sua sorella Beatrice Carbone, con una carriera al Teatro alla Scala di Milano, ha contribuito al prestigio della tradizione coreutica di famiglia. Alessio ha iniziato la sua carriera da giovanissimo, affermandosi rapidamente in ruoli di primo piano sulla scena internazionale. Dopo una solida formazione nella scuola di famiglia e un’importante esperienza al Teatro alla Scala, ha continuato il suo percorso all’Opéra di Parigi, dove, per oltre vent’anni, ha interpretato il ruolo di Primo Ballerino, consolidandosi come uno dei protagonisti più riconosciuti a livello mondiale. Oggi, in qualità di Direttore Artistico de Il Balletto di Venezia, Carbone è apprezzato non solo per la sua eccellenza artistica, ma anche per il suo impegno verso tematiche sociali. Insieme al coreografo Simone Valastro, ha fondato la compagnia Les Italiens de l’Opéra, con l’obiettivo di promuovere ...

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Il primo ballerino Alessandro Frola “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Nijinsky di John Neumeier. Il Teatro del cuore? Il Sistina di Roma. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Piccolo Principe. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Farinelli – Voce Regina. Il costume di scena indossato che hai preferito? Mercuzio in “Romeo e Giulietta”. Quale colore associ alla danza? Viola. Che profumo ha la danza? Incenso. La musica più bella scritta per balletto? Le composizioni da Chopin. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot e The Red Shoes. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Gelsey Kirkland. Il tuo “passo di danza” preferito? Pas de chat, Brisé. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Albrecht. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Neumeier. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per l’ispirazione e l’arte. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Passione, libertà ed educazione. Come ti vedi oggi allo specchio? Vedo parti che non mi piacciono ma le accetto sempre. Michele Olivieri Foto di Infinitesky Photography www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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Martin Harriague è il nuovo direttore del Ballet Biarritz

Il Ministro della Cultura francese ha ufficializzato il nome del nuovo direttore del Ballet Biarritz che entrerà in carica il primo gennaio 2027: Martin Harriague prenderà il posto di Thierry Malandain, suo ex allievo al Biarritz Junior Ballet. Martin Harriague attualmente è Direttore del Ballet de l’Opéra Grand Avignon che sotto la sua guida si è indirizzato verso un’estetica più contemporanea al passo con i tempi. Nato nel 1986 a Bayonne (Francia) Martin Harriague ha iniziato a ballare danza classica e contemporanea all’età di 19 anni. Ha fatto parte del Malandain Ballet Biarritz, del Ballet National de Marseille, del Noord Nederlandse Dans, e della Kibbutz Contemporary Dance Company. Martin ha lavorato con Itzik Galili, Emmanuel Gat, Roy Assaf, Andrea Miller, Keren Levi, Stephen Shropshire, Frederic Flamand, Thomas Noone, Reut Shemesh. Parallelamente alla carriera di ballerino, ha coreografato il proprio lavoro, componendo la propria musica. Il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti e premi internazionali nei concorsi di Stoccarda e Hannover, nonché a Copenaghen. Ha creato, tra gli altri, per il Ballet National de Marseille, Noord Nederlandse Dans, Scapino Ballet, Biarritz Ballet e per Kibbutz Contemporary Dance Company. Da tutta la redazione del Giornale della Danza i migliori auspici di buon lavoro. ...

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