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Alda Fendi per Gian Carlo Menotti a Spoleto

Ritrovarsi in un luogo storico, pulsante di vita e di bellezza, per celebrare insieme il ricordo di un grande artista del ‘900: è stato un evento imperdibile quello che il 20 settembre a Spoleto Alda Fendi, presidente della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, ha voluto dedicare, con rinnovato entusiasmo, a Gian Carlo Menotti, illustre compositore e ideatore nel 1958 del Festival dei Due Mondi. A ospitare il prestigioso appuntamento è stata la preziosa e magnifica casa di fronte al Duomo che fu del Maestro e che Alda Fendi, da anni innamorata dell’arte e appassionata sostenitrice della creatività, è riuscita ad acquistare realizzando un sogno. “Si scordano soltanto le persone che non trasmettono amore! Quando ho deciso, con una magica intuizione, di continuare la sua scelta di vivere nella stessa casa a Spoleto, mi è sembrato naturale rendere omaggio a Gian Carlo Menotti per tributargli un ricordo per sempre”, ha commentato Alda Fendi, ricordando il grande amico, “Un filo che si riallaccia al suo mondo affettivo, culturale, pieno di estremi significati. Ogni anno il ritorno a Spoleto, con i miei nuovi e vecchi amici, diventerà una meravigliosa consuetudine e un affettuoso ricordo del sublime Gian Carlo”.  Regista della serata-evento, promossa e ...

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L’ultima esibizione di Vaslav Nijinsky a Sankt Moritz

Era il 19 gennaio 1919. In una stanza d’albergo a Sankt Moritz, tra le montagne innevate dell’Engadina, Vaslav Nijinsky, il più grande danzatore della sua epoca, danzò per l’ultima volta. Ma non su un palcoscenico, non in costume, non davanti a un pubblico teatrale. Il suo corpo, che aveva stregato l’Europa con salti impossibili e uno sguardo che toccava il divino, si muoveva ora davanti a pochi intimi, mentre scivolava inesorabilmente verso la follia. Quella non fu una performance nel senso convenzionale. Fu un rituale tragico, un grido corporeo che preannunciava la fine della sua carriera, e forse anche la fine del confine tra arte e delirio. Nel 1917, Nijinsky si era ritirato dalle scene. Dopo anni di gloria con i Balletti Russi di Sergej Djagilev, una tormentata relazione personale e artistica con il mecenate russo, e un matrimonio improvviso con Romola de Pulszky, il danzatore era caduto in un lento crollo psichico. La guerra, l’esilio, l’isolamento, la fine del sodalizio con Djagilev, le pressioni della celebrità si intrecciarono in un quadro fragile. Sankt Moritz, scelto come rifugio per la salute mentale, divenne invece lo scenario del suo addio. Quella sera di gennaio, invitato da amici e pochi ospiti, Nijinsky ...

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Il Gruppo e-Motion ad Algeri al Festival di Danza Contemporanea

La danza contemporanea italiana torna protagonista sulla scena internazionale: Gruppo e-Motion, compagnia aquilana diretta da Francesca La Cava, è stata invitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Algeri a presentare lo spettacolo Girugiru nell’ambito della XIII edizione del Festival Culturel International de Danse Contemporaine d’Alger, in programma al prestigioso Teatro Nazionale Algerino – Mahieddine Bachtarzi. Un riconoscimento di grande rilievo, che vedrà Girugiru non solo in rappresentanza dell’Italia, ma anche protagonista della serata conclusiva del festival, lunedì 22 settembre 2025 alle ore 19,00, appuntamento che riunisce compagnie e coreografi provenienti da tutto il mondo. Girugiru è un’indagine coreografica e drammaturgica sul tema del viaggio interiore e della trasformazione collettiva. I corpi dei performer diventano strumenti di memoria e di rito, attraversando miti e culture del Mediterraneo per approdare a una nuova identità comunitaria. La performance si configura come un viaggio nel viaggio: i danzatori procedono in un fluire costante, guidati da un interprete che li accompagna verso la liberazione e l’apertura alla sorpresa. In scena anche una old dancer”che incarna il tempo e il mutamento. Danza e musica si intrecciano come linguaggi nomadi, a volte paralleli, a volte sincroni, generando un tessuto performativo sempre in evoluzione. «Attraverso la conoscenza dei miti ...

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Il coreografo Francesco Nappa “allo specchio”

Francesco-Nappa

Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta. Il balletto contemporaneo prediletto? Petite mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? Opéra Garnier di Monte-Carlo. Un romanzo da trasformare in balletto? Novecento di Alessandro Baricco. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Titanic. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume del “Figliuol prodigo” di George Balanchine a Montecarlo (indossato da Frédéric Olivieri). Quale colore associ alla danza? Blu come il mare. Che profumo ha la danza? Delle tavole di legno dei palcoscenici. La musica più bella scritta per balletto? La Sagra della primavera di Igor’ Fëdorovič Stravinskij. Il film di danza irrinunciabile? Staying alive con John Travolta. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Isadora Duncan. Il tuo “passo di danza” preferito? Contre temps. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Spartacus. Non solo per l’energia e la forza del corpo, ma perché è un uomo che si ribella e non accetta il limite imposto. Ogni gesto è lotta, ogni salto è libertà. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Ciao, ...

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Trattati di danza: quando il corpo scrive la storia

Oggi, i trattati di danza storici sono strumenti imprescindibili per studiosi, danzatori e coreografi che si occupano di ricostruzione filologica e interpretazione del repertorio antico. Essi testimoniano come il corpo, attraverso il gesto danzato, sia stato plasmato da ideali estetici, morali e sociali. Ogni passo, ogni posa, non è solo tecnica, ma rappresenta un’idea di mondo, una visione dell’uomo e del suo posto nella società. La danza è stata, per secoli, il linguaggio invisibile del potere, della grazia e dell’educazione. E i trattati di danza? I suoi archivi segreti. Non solo manuali di passi, ma veri e propri codici del corpo, capaci di raccontare epoche intere attraverso il movimento. Nel Quattrocento, le corti italiane trasformano la danza in arte codificata. Domenico da Piacenza, con il suo De arte saltandi, scrive il primo trattato noto. Più che passi, insegna comportamento: come muoversi con grazia in società. I suoi allievi – Guglielmo Ebreo e Cornazzano – ne ampliano il messaggio, creando una vera grammatica coreutica rinascimentale. Nel 1589, in Francia, Thoinot Arbeau pubblica l’Orchésographie. È un trattato, sì, ma anche un dialogo tra maestro e discepolo, dove danze popolari e di corte si intrecciano con musica e ritmo. Una guida che parla ...

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La Danseuse Sofia Rosolini “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Quichotte. Il balletto contemporaneo prediletto? La Sagra della Primavera di Pina Baush. Il Teatro del cuore? Palais Garnier Opéra di Parigi. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Giselle. Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutù della terza fata della Bella Addormentata. Quale colore associ alla danza? Come tutte le ballerine il Rosa. Che profumo ha la danza? Dipende dal ruolo che si interpreta. La musica più bella scritta per balletto? Il Lago dei Cigni. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Pirouettes. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Marguerite della Dame aux Camélias. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? William Forsythe. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi fatto vivere di questa bellissima arte. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Costanza, Rispetto e Amore. Come ti vedi oggi allo specchio? Oggi allo specchio vedo una ballerina matura, non sono più così critica verso me stessa come ho potuto esserlo ...

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Imperdibile masterclass per i docenti tenuta da Oriella Dorella

La Masterclass votata all’insegnamento della danza classica accademica tenuta dall’étoile scaligera Oriella Dorella gode di un indirizzo didattico che mediante l’approfondimento cattedratico, sia teorico che pratico, offre ai docenti le dovute competenze di eccellente livello nella pedagogia applicata alla disciplina coreutica. La lezione della durata di una giornata (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dopo la pausa pranzo dalle ore 14.30 alle ore 16.30) si svolgerà il 1° novembre 2025 presso la palestra di Vignale Monferrato (in provincia di Alessandria) nell’ambito dello storico Festival Internazionale “Vignale in Danza”, con l’intento di fornire agli insegnanti una revisione ampia e articolata, consentendo di analizzare la metodologia acquisita in tanti anni di onorata esperienza dalla Signora Dorella al fianco dei più celebri maestri internazionali. Mediante un percorso conviviale pensato appositamente per l’occasione (a numero limitato dove è necessario prenotarsi in tempo utile tramite la segreteria) Oriella Dorella assegnerà consigli e risponderà a domande sullo svolgimento della lezione rivolta all’apprendimento alla “sbarra” e al “centro”, alla competenza del ruolo di maestro/a, all’espressività, alla musicalità, all’interiorizzazione emotiva del gesto, alla filosofia della preparazione, all’approccio educativo dove l’aspetto tecnico rimane primario ma vincolato ad un cammino consapevole verso l’arte e il palcoscenico. Il corso di ...

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Lucinda Childs e Oscar Pizzo in scena a Bologna

È nato per celebrare i trent’anni dall’uscita della prima serie di “Studi” nel 1994 “Philip Glass – Études”, il progetto di Change Performing Arts e MP3 Dance Project – con la curatela artistica di Lucinda Childs per la danza e di Oscar Pizzo per la musica – che trasforma in balletto il lavoro più celebre del compositore americano pioniere della musica minimalista. Lo spettacolo, in scena per la prima volta a Bologna, è in programma martedì 23 e mercoledì 24 settembre alle 20.30 in una nuova versione ripensata per gli spazi del Comunale Nouveau, dopo essere stato presentato nel 2024 in anteprima all’Auditorium della Nuvola di Roma come “Dancing Glass” nell’ambito del programma EUR Culture. Leone d’oro per la danza alla Biennale di Venezia nel 2017, la leggendaria coreografa newyorkese Lucinda Childs torna a collaborare con il Comunale dopo Relative Calm del 2022, realizzato insieme a Robert Wilson, artista e regista americano visionario recentemente scomparso. Dalla collaborazione tra i due artisti, e proprio insieme a Philip Glass, nel 1976 era nato un capolavoro del XX secolo come Einstein on the beach. L’innovativa performance “Philip Glass – Études” vede risuonare 12 “Studi” del grande artista in dialogo con altrettante creazioni originali commissionate ad autori, coreografi, musicisti e video-artisti internazionali, per rivelare non solo il crossover ispiratore della musica ...

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“Dinner Show” emozionanti al “The Beach Luxury Club”

The Beach, Cava e The Desert Arena: Dinner Show che regalano emozioni, grazie a decine di giovani artisti internazionali… e l’esperienza di The Glamour Show. The Beach Luxury Club propone da sempre spettacoli di livello assoluto con decine di artisti. Sia in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo), sia in Egitto, a Sharm propone dinner show di livello internazionale. The Beach prende vita presso i resort Domina, Zagarella e Coral Bay, ma in questo spazio si può emozionare ogni sera anche chi soggiorna altrove. The Beach, brand creato e gestito dall’imprenditore viareggino Manuel Dallori, è uno spazio esclusivo, ma propone serate di lusso accessibile, dedicate a tutti coloro che scelgono questo club… per godersi un mix vincente di show di alto livello artistico, ottimi piatti, dj set scatenati dopo lo spettacolo. Lo stile dei piatti di The Beach, che è prima di tutto italiano, ma anche internazionale è lo stesso degli spettacoli che propone questo spazio. “Al Cava (un nuovo brand recentemente creato da Dallori, una sorta di evoluzione della trattoria italiana, NDR), puntiamo su show simbolo del nostro paese. Ad esempio abbiamo creato lo show Little Italy, che mette insieme canzoni, balletti e performance simbolo del Bel Paese”, spiega Cristiano ...

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Il Danzatore Davide Alphandery “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Quixote. Il balletto contemporaneo prediletto? Petite Mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? L’Opéra di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? A Christmas Carol di Charles Dickens. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Aladdin diretto da Guy Ritchie o Moulin Rouge! di Baz Luhrmann. Il costume di scena indossato che hai preferito? Don Quixote. Quale colore associ alla danza? Bianco come simbolo di leggerezza oppure Rosso come passione. Che profumo ha la danza? Patchouli. La musica più bella scritta per balletto? Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? Nureyev – The White Crow di Ralph Fiennes. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Pirouettes. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Basilio. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Michail Baryšnikov e Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Ringraziandola Lei direi che è unica e geniale. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dedizione, costanza e perseveranza. Come ti vedi oggi allo specchio? Mi vedo ...

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