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Apre a Roma la “Peparini Academy” la scuola del coreografo Giuliano Peparini

Ai civici 39 e 41 di via Assisi, una traversa di via Tuscolana, si nota una nuova insegna: “Peparini Academy”, è l’ingresso di una scuola di arti performative di oltre 2mila metri quadrati,  che sarà ufficialmente operativa da settembre 2024. Al momento nelle sale danza, che portano il nome dei più grandi coreografi e danzatori internazionali, da Roland Petit a David Zard, da Elisabetta Terabust a Zizi Jeanmaire, ci sono dei professionisti che si stanno preparando in vista di spettacoli a cui Giuliano Peparini sta lavorando.  La “mission” di Giuliano Peparini è quella di illuminare un luogo a cui è riconoscente, per creare una nuova storia, future carriere, relazioni, connessioni. Giuliano Peparini afferma “Il mio lavoro si nutre di scambi, esplorazioni e scoperte. Se da venticinque anni sono felice di realizzare creazioni in tutto il mondo, lo devo anche al mio Paese, che tra i luoghi in cui ho lavorato occupa un posto a parte”. Vasta l’offerta formativa: DANCE CLASS (corso di formazione in danza moderna, classica, hip hop), VOCAL MUSIC CLASS, MUSICAL CLASS, ACTING CLASS, ACRO-CIRQUE. E infine la SPECIAL CLASS, un ponte diretto tra formazione accademica e mondo professionale per studenti tra i 18 ai 27 anni, selezionati ...

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Enrico Cecchetti: un italiano nella San Pietroburgo di fine Ottocento di Flavia Pappacena                                        

                                        Nadine Nikolaeva-Legat, moglie del maestro russo Nikolaj Legat (1869-1937), nel suo libro Ballet Education pubblicato a Londra nel 1947, offre un quadro tecnico e stilistico del balletto russo, soffermandosi anche sul profilo delle danzatrici e dei danzatori italiani presenti a Mosca e a San Pietroburgo alla fine del secolo XIX. A tal riguardo, Nikolaeva-Legat rimarca come l’atteggiamento degli Italiani nei confronti della Russia e dell’arte russa fosse molto diverso da quello degli Svedesi (Christian Johansson, ad esempio) e dei Francesi (quali Marius Petipa). Mentre questi ultimi si lasciarono assorbire dalla vita e dall’arte russa, gli Italiani rimasero radicati nella cultura e nella dimensione artistica del loro Paese. Cecchetti, sottolinea Nikolaeva-Legat, dopo esser vissuto oltre vent’anni in Russia (con i prestigiosi incarichi di primo ballerino, primo mimo, maître de ballet en seconde e maestro della Scuola imperiale del Mariinskij), riusciva a stento ad esprimersi nella lingua locale. Una testimonianza molto interessante dell’attaccamento degli Italiani – e in particolare di Cecchetti – alle loro tradizioni sono le riproduzioni in Italia del balletto di Jules Perrot Catarina ou la Fille du bandit, che seguirono la prima scaligera del 1847.  Riportiamo qui di seguito un estratto dal nostro libro Linguaggio della danza classica. ...

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“A piedi nudi” film documentario della Compagnia Artemis Danza

Sarà presentato venerdì 24 maggio, in anteprima al Cinema Farnese Arthouse di Roma, “A piedi nudi” film documentario scritto da Elena Costa per la regia di Jessica Giaconi e Ricardo Villalba prodotto da WellSee in co-produzione internazionale conPolarys (società spagnola), realizzato con il supporto della Libera Università del Cinema di Roma e Società Cooperativa Culture e con la collaborazione della storica Compagnia Artemis Danza di Monica Casadei. “A Piedi Nudi”, che racconta il tour “fuori-teatro” della Compagnia Artemis Danza e della sua direttrice e coreografa, la ferrarese Monica Casadei, è stato girato dal 2020 al 2022 in un periodo storico complesso, che va dalla fine dalla prima ondata del Covid fino alla riapertura definitiva dei teatri.  La Compagnia con venticinque anni di attività è tra le più longeve del panorama italiano, con oltre quaranta produzioni originali rappresentate nei più importanti festival nazionali e internazionali e la macchina da presa, in maniera discreta, ne ha seguito giorno per giorno il tour, mostrando le vicissitudini quotidiane dei protagonisti, raccontando i viaggi, le esibizioni, gli incontri, ma anche le difficoltà e le paure del momento, i sogni e le aspettative dei danzatori, rappresentative di quelle di migliaia di professionisti dello spettacolo in Italia. Gli ...

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La danza fa emergere l’essenza delle persone

Gli esseri umani sono nati per ballare. Nella sedentarietà dominante in questi decenni, tutti trarrebbero beneficio nel praticare la danza. La scienza dimostra che dieci minuti di ballo rappresentano un allenamento psicofisico completo. La danza infatti influenza il modo in cui ci sentiamo e ragioniamo grazie al suo potere trasformativo, ci mette in contatto con le emozioni e riduce i livelli di stress. Persone affette dal morbo di Parkinson e da demenza senile hanno ritrovato una nuova vita grazie alla danza-terapia. Danzando l’autostima negli adolescenti aumenta, si riducono depressione e ansia negli adulti, cambia il modo in cui si risolvono i problemi. Quando le persone danzano si percepisce un tipo speciale di bellezza che va oltre quella fisica, è la bellezza della felicità. La danza infatti rende felici, libera dalle preoccupazioni e dai problemi e impone di vivere il momento. Di conseguenza migliora la qualità di vita. L’emozione che si prova ballando è dovuta alla dopamina, sostanza chimica del cervello che ricopre un ruolo essenziale nel modo in cui ci sentiamo. Bassi livelli di dopamina sono associati a sentimenti di ansia, stanchezza, demotivazione, dolore e sbalzi d’umore. Ballare aumenta i livelli di dopamina e permette di superare le sensazioni negative. ...

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L’addio alle scene dell’étoile Myriam Ould-Braham in “Giselle”

Nata a Parigi, Myriam Ould-Braham si è avvicinata alla danza ad Algeri, dove viveva con il padre. Dopo il ritorno in Francia ha cominciato a studiare danza nel 1993 e nel 1996 è stata ammessa alla scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Nel 1999 è stata scritturata nel “corps de ballet” del balletto dell’Opéra di Parigi, in cui è sta promossa a “coryphée” nel 2002, a solista nel 2003 e ballerina principale nel 2006. Già prima di essere promossa a prima ballerina Ould-Braham aveva danzato ruoli da protagonista, tra cui Aurora ne “La bella addormentata” di Rudolf Nureyev nel 2004. Il 18 giugno 2012 è stata proclamata “danseuse étoile” dopo una rappresentazione de “La fille mal gardée” di Frederick Ashton, in cui aveva danzato nel ruolo della protagonista Lise. Ha danzato molti dei grandi ruoli femminili del repertorio della compagnia, tra cui Clara ne “Lo schiaccianoci”, Kitri in “Don Chisciotte”, Odette/Odile ne “Il lago dei cigni”, Olga in “Onegin”, Nikiya e Manu ne “La Bayadère”, Henrietta in “Raymonda”, Rosalind e Giulietta in “Romeo e Giulietta”, Swanilda in “Coppélia”, Calliope in “Apollon Musagete” e la protagonista ne “La Sylphide” e “Paquita”. Suoi partner abituali sulle scene sono stati Josua Hoffalt e ...

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Vetrina della giovane danza d’autoreeXtra: selezionate 15 creazioni per l’edizione 2024

Sono 15 le creazioni selezionate tra le candidature pervenute attraverso la call Vetrina della giovane danza d’autoreeXtra dalla commissione artistica composta dai partner del Network Anticorpi XL. Accanto ad esse sono stati individuati anche gli autori e le autrici che prenderanno parte alla nuova edizione dell’azione formativa Nuove Traiettorie.         I protagonisti dell’edizione 2024 della Vetrina della giovane danza d’autoreeXtra, selezionati per l’innovatività e l’originalità della ricerca e del linguaggio artistico, la coerenza e chiarezza della struttura coreografica e drammaturgica e per l’interpretazione e la sensibilità scenica del cast coinvolto, sono:    ➤ Simone Lorenzo Benini, (e poi entrarono i cinghiali) ➤ Antonio Cataldo, Superfici discontinue ➤ Ottavia Catenacci, Gossip Body ➤ Mariangela Di Santo, KLORE ➤ Teodora Grano, DAUGHTERS ➤ Michael Incarbone, FALLEN ANGELS ➤ Giovanni Insaudo, I have seen that face before ➤ Claudio Larena, Quasi caduta ➤ Collettivo Macula, Amelia ➤ Roberta Maimone, Wonder, Love ➤ Gianni Notarnicola, KAMA ➤ Gaetano Palermo, SWAN ➤ Alessandra Ruggeri, HÀ-BI-TUS ➤ Maria Giulia Serantoni, AGITA – Il corpo elettrico ➤ Carmela Eliana Stragapede, AMAE   I selezionati prenderanno parte al percorso di accompagnamento che si svilupperà da giugno a settembre attraverso un ciclo di incontri online durante i quali professionisti e professioniste del settore condivideranno con giovani autori e autrici strumenti e nozioni utili a  orientarsi e districarsi tra gli aspetti amministrativi, organizzativo-gestionali e tecnici della produzione e della circuitazione. Un tempo e uno spazio a loro dedicato per affrontare al meglio la ...

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A Vienna una serata per celebrare Rudolf Nureyev

In memoria di Rudolf Nureyev, che ha avuto un’influenza così formativa sulla danza viennese, dal 2011 il “Nureyev Gala” del “Vienna State Ballet” è un punto fisso che tornerà in scena il 29 giugno alle ore 18,30 presentando i ballerini di casa e ospiti di prim’ordine in opere coreografiche di Rudolf Nureyev, August Bournonville, Harald Lander, Hans van Manen, John Neumeier, William Forsythe e Martin Schläpfer. Ad ospitare il gala, come sempre, sarà la Staatsoper che è il più celebre teatro della capitale austriaca. Inaugurato nel 1869 come Opera di Corte (Wiener Hofoper), è anche uno degli edifici principali della città, detto “Erste Haus am Ring” (La prima casa sulla Ringstraße). L’edificio venne annunciato nel 1860 come il primo di una serie di edifici monumentali della Ringstrasse, grazie ad un “fondo di espansione urbana”. Al concorso per la progettazione parteciparono numerosi nomi di spicco dell’architettura dell’epoca, ma alla fine del 1861 vennero accolti i piani di costruzione, in stile neo-rinascimentale, degli architetti August Sicard von Sicardsburg ed Eduard van der Nüll. Venne inaugurato nel maggio 1869 con il “Don Giovanni” di W.A. Mozart. Nureyev era un visionario: come ballerino carismatico, emotivo e intelligente, atletico e attraente come nessun altro nella ...

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Zerogrammi: “Danzando Memorie sul Mare”

È stato inaugurato il 15 maggio 2024 il progetto Danzando Memorie sul Mare, realizzato da Hangartfest in collaborazione con Zerogrammi per Pesaro 2024 – Capitale Italiana della Cultura, nel contesto della Natura Mobile della Cultura. Il progetto, affidato alla cura del coreografo Stefano Mazzotta, con la consulenza e partecipazione dell’etnomusicologo Thomas Bertuccioli, si estenderà fino al 1 settembre 2024 e, oltre al Comune di Pesaro che ospiterà l’evento finale (dal 27 agosto al 1 settembre 2024), coinvolge tre borghi dell’entroterra nelle valli dei fiumi Foglia, Cesano e Metauro; rispettivamente Belforte all’Isauro (dal 15 al 19 maggio 2024), Mondavio (dal 21 al 25 maggio 2024), Borgo Pace (dal 28 maggio al 1° giugno 2024). È una creazione artistica pensata per coniugare le tradizioni popolari della musica e delle danze marchigiane con la danza contemporanea. Un ponte tra passato e presente per far emergere l’identità culturale delle comunità del territorio e connetterle con il divenire. Oltre ai danzatori della compagnia Zerogrammi, saranno coinvolti i musicisti di “Viva el Ball”, le comunità dei borghi e danzatori del territorio. L’intero percorso del progetto segue una traiettoria di ricerca e pratica connesse all’esperienza del movimento e come mezzo conoscitivo intorno ai temi dell’appartenenza e della ...

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Sabato 18 maggio in scena gli allievi della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri

Sabato 18 maggio 2024, alle 20, il palcoscenico del Teatro alla Scala accoglie come ogni anno i giovani talenti della sua Accademia per lo spettacolo che vede protagonisti gli allievi della Scuola di Ballo e dell’Orchestra. Sul podio David Coleman. Il direttore della Scuola di Ballo, Frédéric Olivieri, ha scelto coreografie molto impegnative che spaziano dall’astrazione di un maestro del neoclassicismo come Balanchine a un passo a due di Demis Volpi, prossimo direttore del prestigioso Hamburg Ballet guidato per oltre cinquant’anni da John Neumeier, passando attraverso il graffio contemporaneo di un artista come William Forsythe e la narratività struggente di un grande autore italiano quale è stato Mario Pistoni. Musicisti solisti Francesco De Angelis e Takahiro Yoshikawa. Il programma si apre con la classica Presentazione concepita dal Maestro Olivieri sui frizzanti Etudes di Carl Czerny. Un’apertura che torna ogni anno negli spettacoli dell’Accademia per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 150 allievi della Scuola. Quindi un pezzo di recente creazione,Winter, un pas de deux di Demis Volpi ideato nel 2016 per celebrare il ventesimo anniversario di Reid Anderson come direttore artistico del Balletto di Stoccarda, sulle note del ...

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Mothers, Fathers, Sons & Daughters in scena a Piacenza

Figli si nasce, genitori si diventa. Entrambe le cose sono un’arte, l’arte di essere. Nella sua semplicità è questo il pensiero di uno spettacolo dal titolo inglese, ma dal messaggio universale: Mothers, Fathers, Sons & Daughters (“Madri, padri, figli e figlie”). Va in scena in prima assoluta domenica 19 maggio alle ore 16, al Teatro Municipale di Piacenza, inserito nella stagione della Fondazione Teatri di Piacenza. Uno spettacolo dove le arti della danza e della parola si sposano, complice l’arte della musica in un “viaggio” audace che porta da Ciaikovsky a Cat Stevens, passando per le composizioni e alcune canzoni rese indimenticabili dall’ugola di Claudio Villa. Protagonisti nel ruolo (in scena e nella vita) dei “genitori”, sono Eleonora Abbagnato, la ballerina italiana più ammirata oggi – già étoile del Opéra di Parigi, oggi direttrice del Teatro dell’Opera di Roma – e l’attore Kaspar Capparoni, con la partecipazione straordinaria di Vladimir Derevianko, già étoile del Teatro Bolshoi di Mosca. Nei ruoli dei “figli”, invece, Julia Balzaretti (figlia di Eleonora Abbagnato) e Alessandro Capparoni (figlio di Kaspar), entrambi allievi presso la Scuola di Ballo dell’Opera di Roma. La terza “figlia” è Aurora Pica, figlia di Claudio Villa. Ideato da Daniele Cipriani su testi di Vittorio Sabadin (con la regia di Luis ...

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