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Danzainfiera mette in palio la grande danza: ecco come aggiudicarsi i biglietti per i migliori spettacoli dell’anno

Tante grandi occasioni per assistere gratuitamente ad alcuni tra i migliori spettacoli programmati nei teatri italiani per l’intero 2011; questa, in breve, l’iniziativa I teatri della danza, quando li scopri ti innamori promossa da Danzainfiera, la nota manifestazione annuale dedicata alla danza e al ballo, da sempre sensibile all’educazione dei giovani alla cultura della danza. Ma se fino ad ora Danzainfiera, che aprirà la prossima edizione fra pochi giorni (dal 24 al 27 febbraio), aveva perseguito questo obiettivo con la proposta di stages, concorsi, spettacoli, audizioni e ancora tanto altro, da oggi per far conoscere la danza di eccellenza a tutti i giovani d’Italia mette in palio ogni mese biglietti per spettacoli nei più bei teatri italiani. L’assegnazione avverrà seguendo un iter semplice e trasparente: tutti i giovani interessati, d’età compresa tra i 15 e i 25 anni, potranno aggiudicarsi la poltrona compilando il formulario su http://www.danzainfiera.it inserendo oltre ai propri dati anche l’indicazione per il teatro o lo spettacolo preferiti (i minorenni potranno partecipare inserendo anche l’autorizzazione dei genitori), per poi sperare di essere stati i primi ad aver inviato la richiesta per lo spettacolo desiderato e aspettare l’eventuale conferma della vincita dei premi in palio tramite e-mail. Ogni ...

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Silvio Oddi: “Ho sempre fatto danza per passione, mai avuto nessun obiettivo”

All’età di 17 anni inizia la sua carriera di ballerino nella trasmissione più importante della rete Rai, Fantastico. Viene notato da Lorella Cuccarini che lo vuole con sé a Buona Domenica ed arriva la notorietà. Curioso per natura, sceglie di abbandonare la carriera televisiva per una danza più ricercata e scopre così il piacere di insegnare e la voglia di creare coreografie. L’intervista del giornaledelladanza.com a Silvio Oddi. Come mai hai scelto la danza nella tua vita? Potrà sembrare una risposta banale ma è stata la danza a scegliere me. Io facevo tutt’altro, ero studente di liceo classico e ricordo che ero curiosissimo quando guardavo le mie compagne che facevano danza e provavano le coreografie. Un giorno, avevo circa 16 anni, andai a fare danza per la prima volta e da quel momento è iniziato tutto. Ti aspettavi allora tutto quello che ti sarebbe accaduto facendo il ballerino? No, affatto, la danza per me è stata sempre e solo frutto di una passione spontanea, non ho mai avuto nessun obiettivo nemmeno di carattere lavorativo, forse è anche per questo che poi col tempo ho anche cambiato genere di danza passando da un modello più televisivo ad uno più teatrale. Essendo ...

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Black Swan – Il Cigno Nero in uscita sul grande schermo venerdì 18 febbraio, intarvista a: Darren Aronofsky

Con l’uscita venerdì 18 febbraio del film Il cigno nero – Black Swan, il balletto torna sul grande schermo. Ne abbiamo approfittato per intervistare Darren Aronofsky il regista del film che ci guiderà all’interno della storia e ci racconterà come nasce questa idea. Nel tuo ultimo film, The Wrestler, eravamo nel mondo molto violento del wrestling, con Il cigno nero – Black Swan, ti interessi invece al mondo più delicato del balletto. Come mai questo passaggio da un estremo all’altro? Alcune persone considerano il wrestling come la più bassa delle forme d’arte, mentre altri ritengono che il balletto sia la più alta, ma in realtà hanno qualcosa di molto simile. Mickey Rourke come wrestler vive delle esperienze assolutamente paragonabili a quelle di Natalie Portman come ballerina. Entrambi sono degli artisti che utilizzano i loro corpi per esprimersi, ma sono minacciati dai malanni fisici, perché i loro corpi sono gli unici strumenti che hanno per comunicare. La cosa interessante per me era trovare due storie collegate in quelli che potrebbero sembrare dei mondi distanti. I due film sono legati anche da un’interpretazione principale che va ben oltre quello che appare in superficie. Il ruolo di Nina è decisamente diverso da tutto ...

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Emiliano Pellisari presenta “Cantica II” al Teatro Bellini di Napoli

Dopo il successo di Inferno, Emiliano Pellisari, in collaborazione con il Teatro Mancinelli di Orvieto, presenta il suo nuovo spettacolo, ovvero il secondo episodio della trilogia sulla Divina Commedia: CANTICA II. Lo spettacolo, con Mariana Porceddu, Annalisa Ammendola, Giulia Consoli, Gabriele Bruschi, Yari Molinari e Patrizio Di Diodato, sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 25 febbraio al 6 marzo. Voci recitanti: Laura Amadei, Carla Ortensi e Marion Chiris; assistente alle coreografie: Mariana Porceddu; costumi: Yari Molinari e Noemi Wolfsdorf; disegno luci: Filip Mazzocchi. Se nell’Inferno i corpi nudi creavano l’architettura dello spazio ultraterreno, i protagonisti di Cantica II sono costumi, tessuti e oggetti. I danzatori non sono più soli, corpi nudi isolati o in gruppo, ma agiscono nello spazio per mezzo di attrezzi di scena: sono corpi che operano in un mondo sofisticato ed elegante, creando atmosfere di grande suggestione. Il Medioevo fantastico è rappresentato attraverso immagini allegoriche scandite da una musica tratta dal repertorio classico intervallato da sonorità contemporanee. Il Purgatorio rappresenta un passo evolutivo dell’ascesa spirituale dell’uomo religioso medievale che è accompagnato nel suo percorso dalla musica e dalle voci dei cori. L’uso del repertorio classico offre una carrellata straordinaria delle arie e dei brani ...

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Irina Dvorovenko e José Manuel Carreño all’unisono: “Sul palco cerchiamo di dare sempre il meglio di noi stessi”

Irina Dvorovenko e José Manuel Carreño non sono soltanto due stelle dell’American Ballet Theatre: sono due danzatori che amano condividere le loro esperienze, i loro timori e le loro convinzioni con chi, come me, li ha sempre visti così lontani e inafferrabili. Trenta minuti sono bastati per comprenderne le passioni, la dolcezza e soprattutto la forza che li contraddistingue e che li ha portati fino ai grandi palchi internazionali. Fermo e restando che quando danzano ci fanno quasi commuovere tanta è la loro bravura. Un plauso alla loro semplicità ma soprattutto alla loro dedication, sempre presente in ogni passo della loro carriera. Siete in Italia, al Teatro dell’Opera di Roma, per due serate: danzerete insieme nel celeberrimo “Lago dei cigni”, balletto che da sempre risveglia anche gli spettatori più pigri. Come vi sentite? ID: Sono molto felice: danzare in teatri importanti è sempre stato il mio sogno e, renderlo realtà, è sicuramente fantastico. Roma è una città magica, eterna: “Il lago dei cigni” che balleremo la renderà ancor più bella, non ho alcun dubbio. JMC: É una sensazione bellissima, lo devo proprio ammettere! Roma è una bellissima città, le persone che vengono a teatro sono molto calorose e questo mi ...

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Pinturas: l’omaggio del flamenco a Pablo Picasso

La struggente tristezza della danza andalusa famosa in tutto il mondo incontra l’audacia e la visionarietà dei quadri di Pablo Picasso in Pinturas, lo spettacolo che la compagnia FlamenQueVive presenterà sabato 19 febbraio presso il Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone. La compagnia raccoglie musicisti e danzatori, per metà spagnoli e per metà italiani, che, dopo aver approfondito lo studio del flamenco nelle più importanti accademie spagnole, decidono nel 2000 di intraprendere un percorso che possa diffondere nel mondo la storia e la passione che stanno dietro l’arte del flamenco. Con la direzione artistica di Gianna Raccagni il gruppo continua a raccogliere successi nei migliori teatri e a presenziare nelle più importanti rassegne. In Pinturas l’accostamento tra uno dei personaggi più incisivi della cultura del Novecento quale è stato Pablo Picasso e le danze e le musiche della più tipica tradizione flamenca può sembrare ai più un interessante tentativo di unire due mondi diversi, lontani. Ma i più accorti sanno del coinvolgimento del pittore in spettacoli teatrali: era stato lui a realizzare per Léonide Massine scene e costumi storici, di cui sono tuttora usati quelli del 1919 per il Cappello a tre punte di De Falla. Si tratta quindi di ...

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Mauro De Candia: un giovane coreografo alla ribalta mondiale

Inizi a danzare a 9 anni e già a 10 la prima borsa di studio presso l’accademia Grace di Montecarlo: quali furono, in quell’occasione, i pensieri di un bambino di 10 anni che si scopre “enfant prodige”? Beh, 10 anni di età, e soprattutto appena un anno di danza, non ti danno la maturità di comprendere realmente se ci sono potenzialità o possibilità che in futuro il tuo sogno si realizzi, perché per me di quello si trattava: di un sogno; io ho sempre voluto ballare, è una passione che coltivo sin da piccolo, ma non c’era ancora in me quella coscienza di dire “sì, questo sarà il mio futuro”; per me è stato un po’come trovarsi in una fiaba, anche perchè Montecarlo ai miei occhi offriva un clima principesco, diverso dal mondo quotidiano al quale ero abituato. Con gli anni poi il processo di maturazione è proseguito, è venuta fuori in me una coscienza sulle mie reali capacità e tutto ha assunto dei contorni più definiti. È stato traumatico lasciare il tuo paese a quell’età? Io penso che sia traumatico anche quando si è più grandi: è come tagliare una pianta dalle proprie radici per innestarla in un’altra terra. ...

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Maria De Filippi: Errare humanum est, perseverare diabolicum

  Balletti, canzoni, litigi e disturbatori, è andata in onda ieri sera su canale 5 la settima puntata di Amici di Maria De Filippi. Una serata molto importante quella di ieri perché si è decretato il primo finalista di quest’anno che, con grande gioia degli amanti della danza, è stata la ballerina Giulia Pauselli.  Per una ballerina che si è aggiudicata fin da ora la finale, un’altra ha invece dovuto lasciare la trasmissione, Debora, componente della squadra blu. Una puntata impegnativa quella di ieri, non priva di colpi di scena come il malessere dell’opinionista Platinette dovuto, come  dichiarato dalla stessa, dal sentirsi eccessivamente inadeguata nel costume che indossava( un’improbabile versione di Odette).  Sempre Platinette si è resa partecipe di allegri siparietti con la conduttrice Maria De Filippi la quale sembra proprio aver preso a cuore la danza ed i suoi interpreti ed è per questo che ha deciso di indottrinare in materia anche la divertente opinionista. Peccato però che la De Filippi continui a tenere le sue lezioni di danza durante le esibizioni.  Già nella settimana precedente si era verificato un insolito episodio con la De Filippi che aveva iniziato a spiegare le difficoltà tecniche di una variazione di repertorio ...

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Il lago dei cigni nella versione di Carla Fracci, inclusi i vestiti!

 Al Teatro dell’Opera di Roma è in scena Il lago dei cigni nella versione di Galina Samsova. Versione da sempre prediletta dalla Signora della danza, Carla Fracci. Ma oltre al consueto allestimento, molti hanno notato che la Regina madre, interpretata da Lucilla Benedetti, indossava gli stessi abiti della Fracci. Abiti preziosi e ricchi di ornamenti, disegnati dal costumista Aldo Buti, che sono diventati nell’immaginario collettivo della danza, emblema e icona della “Divina Fracci”.  Nessuna sorpresa per l’allestimento, visto che comunque è di proprietà del Teatro dell’Opera. Nessuna sorpresa quindi, se sono stati utilizzati i stessi vestiti indossati da un’altra danzatrice. Ma, la più grande sorpresa l’ha avuta la Fracci, dal momento che pensava che il Teatro dell’Opera avesse avuto almeno il buon gusto di non utilizzare gli stessi abiti che aveva indossato lei per ben 10 anni. Forse era doveroso visto che non si trattava degli abiti di scena di una qualunque danzatrice ma, sempre e comunque, degli abiti di scena di una delle ultime dive del balletto Internazionale. Quello  che è certo è che la Fracci si sia molto risentita riguardo a questa questione. Leonilde Zuccari Scrivete a: leonilde.zuccari@giornaledelladanza.com

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I progetti di Dimitri Joude , Mathurin Bolze, Hedi Thabet e Sidi Larbi Cherkaoui a “Equilibrio – Festival della nuova danza”

Un appuntamento con tre importanti spettacoli attende gli appassionati di danza contemporanea: all’Auditorium Parco della Musica, teatro della settima edizione di Equilibrio.Festival della nuova danza, vanno in scena le pièces di Dimitri Joude, Mathurin Bolze, Hedi Thabet e Sidi Larbi Cherkaoui. Tre progetti di danza contemporanea e teatro-danza che non mancheranno di stupire tutti i partecipanti. Xebeche, progetto di Dimitri Jourde, nasce dal desiderio di interrogarsi sul mondo che ci viene mostrato attraverso i media e i giornali, sui sentimenti che si provano quando vengono lette informazioni che magari disgustano e al contempo scoraggiano. Una rappresentazione che permette di fare una breve introspezione e che lascia spazio ad un breve viaggio interiore. La pièce Ali, invece, è un intenso duetto tra due straordinari acrobati, Mathurin Bolze e Hedi Thabet. I due artisti indossano gli stessi abiti, sono simili ma allo stesso tempo diversi: uno ha due gambe, l’altro una sola, si soppesano, si trasportano a vicenda, fanno volar via le stampelle e iniziano a ballare e a fare acrobazie. Uno ha la potenza, l’altro la grazia. Ciascuno di loro ha bisogno dell’altro. Un esempio perfetto di aiuto reciproco e, perché no, di amicizia. Faun, terza rappresentazione in scena e creata ...

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