La gioia è un’esperienza soggettiva, che nasce dentro di noi e può svilupparsi anche in condizioni psicologiche o esistenziali non ottimali.
Dal punto di vista neurobiologico, la gioia attiva in particolare la corteccia cingolata anteriore visiva, incrementa i livelli di creatività e di risoluzione dei problemi, rafforza lo spirito di la volontà, aumenta la motivazione nello svolgere le attività e diminuisce il senso di fatica, ma soprattutto fa vivere meglio e allunga la vita.
Purtroppo però, come abbiamo sperimentato in particolar modo durante l’anno appena terminato, non è sempre facile essere allegri e gioiosi, oppure esiste un potente strumento che ci permette di raggiungere e mantenere questo stato, a qualunque età e a qualsiasi livello di abilità: la danza.
La danza, infatti, è una forma di auto-espressione affettiva e intellettuale, in cui varie emozioni e pensieri vengono provati, proiettati ed espressi attraverso il movimento ritmico.
La speciale combinazione tra musica e movimento apporta benefici unici alla salute e alla felicità. Ballare ci immerge nel momento presente, attiva i percorsi cerebrali che producono e rilasciano sostanze che stimolano il benessere e la fiducia. In particolare, il ruolo svolto da quattro sostanze neurochimiche che si influenzano a vicenda spiega il senso di gioia che nasce dall’atto del danzare.
Durante la conferenza dell’American Dance Therapy Association del 2017, la Professoressa Sue Carter, biologa e neuroendocrinologa comportamentale, ha precisato che il neuropeptide ossitocina è alla base dei benefici della danza, specie se eseguita in gruppo. Ballare con altre persone, quindi, aumenta il livello di ossitocina rilasciato dal cervello, attenua ansia e dolore, stimola la generosità e lo spirito di collaborazione.
Come già sottolineato in alcuni articoli precedenti, danzare incrementa i livelli di dopamina, neurotrasmettitore coinvolto nel controllo del movimento, nella sensazione di piacere, nel senso di ricompensa, e in alcune facoltà cognitive, inclusa la capacità di attenzione.
La danza aumenta anche il livello di serotonina in circolazione, forte antidepressivo naturale, che migliora la qualità del sonno e rallentano persino l’invecchiamento cerebrale.
Infine, ballare attiva il sistema delle endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello, dotate di una grande attività analgesica ed eccitante. Esse inibiscono la sensazione di affaticamento durante lo sforzo fisico e regolano l’umore.
Durante situazioni particolarmente stressanti, il nostro organismo si difende rilasciando endorfine che da un lato aiutano a sopportare il dolore, dall’altro influiscono positivamente sullo stato d’animo. Queste sostanze possiedono dunque la capacità di regalarci piacere, gratificazione e felicità aiutandoci a sopportare meglio lo stress e liberando la nostra energia.
David Parsons, fondatore e direttore artistico di Parsons Dance Company, dichiara che ‘La danza è gioia di vivere‘. Come non essere d’accordo?
Perché la gioia della danza è realtà ed è anche una questione di chimica.
Stefania Napoli
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