
La danza non abbandona il danzatore nemmeno quando smette di danzare. Non si tratta di nostalgia o di ricordi piacevoli che rimangono, è una questione neurobiologica.
Lungi dall’essere una ‘semplice’ disciplina artistica, la danza produce effetti che si estendono oltre il periodo in cui viene praticata.
Anni di allenamento e ripetizioni di movimenti modificano in modo duraturo la chimica cerebrale e persino l’identità.
Il cervello, sottoposto a costante esercizio moto-sensoriale, crea connessioni profonde e persistenti. Anche dopo la cessazione della pratica, basta uno stimolo sensoriale minimo, una melodia, un ritmo, l’odore del legno che ricorda il parquet della sala, per riattivare quei circuiti, dimostrando che le trasformazioni sono strutturali.
Il cervello e il sistema nervoso infatti rimangono impostati su schemi appresi, pronti a riattivarsi. In particolare, chi inizia a danzare da bambino sviluppa una forte associazione tra la disciplina e la sensazione di appartenenza, l’impegno e la realizzazione personale, il lavoro e la gratificazione emotiva e sociale.
La corteccia cerebrale e il cervelletto raggiungono una sincronizzazione tale da rendere naturale la concentrazione e la calma, qualità che si riflettono anche nella vita quotidiana.
Il patrimonio neurobiologico ereditato dalla danza rimane radicato e influenza positivamente la gestione dello stress e la regolazione delle emozioni.
La danza trascende l’età e le abilità fisiche. Pensare di non essere più adatti o di non possedere le qualità necessarie per danzare è spesso frutto di un auto-condizionamento e di un pregiudizio che limitano la possibilità di trarre benefici i immensi offerti da questa disciplina unica.
Non è mai tardi per riscoprire o continuare a vivere il piacere del movimento, abbandonando l’idea che solo la prestazione atletica abbia valore. Ciò che conta davvero è la capacità di ascoltarsi, mettersi alla prova e godere dei piccoli progressi quotidiani.
La danza quindi dà a tutti la straordinaria opportunità di continuare a crescere, con leggerezza e autenticità, a qualsiasi età.
Stefania Napoli
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