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Il Ballet de l’Opéra de Lyon in scena al Grande di Brescia

Il Ballet de l’Opéra de Lyon sarà il grande protagonista del prossimo appuntamento di danza al Teatro Grande di Brescia, con una performance coreografica che porta in scena il tratto distintivo di uno dei più noti coreografi contemporanei.

Mercoledì 7 maggio alle ore 20.00, la Sala Grande ospiterà Last Work, lavoro del celebre coreografo Ohad Naharin, noto nel mondo per i suoi emozionanti lavori e per la sua nuova idea di danza chiamata Gaga.

Frutto di un importante lavoro di studio e ricerca performativa, Gaga mira a creare una nuova forma di linguaggio in grado di mettere alla prova i limiti fisici dei danzatori, in una sublimazione dell’arte come rottura delle convenzioni ed esaltazione della libertà dei corpi.

Storico direttore artistico della Batsheva Dance Company e fondatore della sua divisione giovanile, Ohad Naharin ha ottenuto nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti internazionali.

Considerato tra i pionieri nell’esplorazione dei più alti livelli della danza contemporanea, il Ballet de l’Opéra de Lyon prosegue con questa performance il percorso nelle nuove forme coreografiche con la precisa volontà di porre in dialogo la tradizione e le nuove forme sperimentali, il proprio territorio d’appartenenza e le suggestioni che arrivano dai talenti internazionali, in un perpetuo laboratorio di forme e corpi danzanti.

Last Work si preannuncia essere una performance dirompente, in grado di porsi come un manifesto che sfrutta la potenza visiva delle immagini e irradia in ciascuno spettatore una forte carica di emozioni. Un progetto che tra i vari sostenitori vanta il supporto di Nuovi Mecenati. Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea.

I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Grande e online sui siti teatrogrande.it e vivaticket.com

 Mercoledì 7 maggio ore 20
Teatro Grande Brescia
BALLET DE L’OPÉRA DE LYON
OHAD NAHARIN
LAST WORK
Coreografo Ohad Naharin
Musica/Compositore Grischa Lichtenberger, Maxim Warratt
Costumi Eri Nakamura
Scenografia Zohar Shoef
Assistenti coreografi/Maestri di ballo Ariel Cohen, Guy Shomroni
Luci Avi Yona Bueno (Bambi)
Data e luogo di creazione Batsheva Dance Company
Prima mondiale 2 giugno 2015, Suzanne Dellal Center, Tel-Aviv
Con i ballerini del Ballet de l’Opéra de Lyon: Yuya Aoki, Jacqueline Bâby, Eleonora Campello, Jeshua Costa, Katrien De Bakker, Tyler Galster, Livia Gil, Paul Gregoire, Jackson Haywood, Mikio Kato, Amanda Lana, Eline Malegue, Amanda Peet, Marta Rueda, Emily Slawski, Ryo Shimizu, Giacomo Todeschi, Kaine Ward
Runner Maëlle Garnier
Cover Albert Nikolli

OHAD NAHARIN coreografo israeliano nato nel 1952, studia alla School of American Ballet, alla Juilliard School e con i prestigiosi maestri Maggie Black e David Howard. Nel 1980 debutta come coreografo presso lo studio di Kazuko Hirabayshi. Dal 1980 al 1990, Naharin presenta opere a New York e all’estero, tra cui pezzi per la Batsheva Dance Company, la Kibbutz Contemporary Dance Company e il Nederlands Dans Theater. Viene nominato direttore artistico della Batsheva Dance Company nel 1990, anno in cui fonda anche la divisione giovanile della compagnia, Batsheva – the Young Ensemble. Dopo quasi trent’anni alla guida di Batsheva, Naharin ha lasciato il ruolo di direttore artistico nel 2018, ma oggi continua a ricoprire il ruolo di coreografo residente. Oltre al suo lavoro scenico, il coreografo ha anche sviluppato Gaga, un linguaggio di movimento innovativo basato sulla ricerca dell’aumento delle sensazioni e dell’immaginazione, sulla consapevolezza della forma, sulla ricerca di nuove abitudini di movimento e sul superamento dei limiti familiari. Naharin ha ottenuto numerosi premi e onorificenze, tra cui Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese (1998), un Doctor of Philosophy honoris causa dal Weizmann Institute of Science (2004), il Premio Israele per la danza (2005), un Doctor of Philosophy honoris causa dalla Hebrew University (2008), il Premio EMET nella categoria Arte e Cultura (insieme a Yair Vardi, 2009), il Samuel H. Scripps American Dance Festival Award for Lifetime Achievement (2009), un Doctor of Fine Arts honoris causa dalla Juilliard School di New York (2013), l’Israel Ministry of Culture Award for Lifetime Achievement (2016), una Honorary Fellowship dall’Università di Tel-Aviv (2018), un Honorary doctorate dall’Università Ben Gurion del Negev (2019), Commandeur de l’ordre des Arts et Lettres (2023).

BALLET DE L’OPÉRA DE LYON, dopo i suoi predecessori Françoise Adret, Yorgos Loukos e Julie Guibert, che hanno introdotto nella compagnia una vasta gamma di stili differenti, Cédric Andrieux (attuale direttore artistico) e il Balletto dell’Opera di Lione proseguono la ricerca di spunti per la creazione contemporanea, continuando a soddisfare le esigenze tecniche dei grandi coreografi. Combinando il suo ricco patrimonio – un repertorio di oltre 100 opere – con una rinnovata attenzione alle singolari qualità dei suoi interpreti, il Ballet continua a esplorare nuovi orizzonti dell’arte contemporanea pur mantenendo una ferma dipendenza dalle grandi creazioni coreografiche. È il caso dei coreografi William Forsythe, Marcos Morau, Marlene Monteiro Freitas, Alessandro Sciarroni, Christos Papadopoulos e Pina Bausch. Il Ballet mantiene la sua tradizione di compagnia di formazione classica che rivolge il suo sguardo alla danza contemporanea, reinterpretando il repertorio con una ricerca pionieristica di una nuova estetica. La Compagnia sta ancora trovando nuovi modi di celebrare la danza, accendendo i riflettori sul modo in cui i ballerini interpretano la coreografia. Dedicando particolare attenzione alla formulazione del significato, accanto al linguaggio, alle voci e alle collaborazioni transdisciplinari – in particolare nei campi della musica e delle arti visive – il Ballet de l’Opéra de Lyon cerca di ampliare lo spettro dell’adesso, fornendo un eloquente contrappunto alla costruzione delle arti coreografiche.

Michele Olivieri

Foto di Last Work_@Ascaf

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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