Il balletto classico preferito?
Nessuno.
Il balletto contemporaneo prediletto?
1980 di Pina Bausch.
Il Teatro del cuore?
Théâtre de la Ville di Parigi.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Autobiografia del Rosso di Anne Carson.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Teorema di Pier Paolo Pasolini.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Abito nero (Materia Prima).
Quale colore associ alla danza?
Colore della pelle.
Che profumo ha la danza?
Sudore.
La musica più bella scritta per balletto?
Qualunque di Čajkovskij.
Il film di danza irrinunciabile?
Saturday Night Live.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Vaslav Nijinsky e Pina Bausch.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Non ne conosco nessuno.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Qualsiasi ruolo maschile con i collant da danza.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
William Forsythe.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie ragazza!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Provare – Fallire – Ripetere.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Più vecchio.
Michele Olivieri
Foto di Julian Mommert
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