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Il Coreografo Elettronico – Festival Internazionale di Videodanza: i vincitori dell’edizione 2016

Il Coreografo Elettronico  – Festival Internazionale di Videodanza: i vincitori dell’edizione 2016

Giunge quest’anno alla sua ventesima edizione Il Coreografo Elettronico, storica rassegna internazionale dedicata alla video danza in Italia, in cui La Danza incontra l’Arte e il Cinema per un network creativo e multimediale. Oltre 100 opere in finale, provenienti da 20 paesi del mondo: da Cuba al Canada, dal Marocco alla Russia, da Israele all’America, dall’Italia al Giappone, dalla Germania alla Svizzera, dal Messico all’Argentina.  Tra i premiati: Marie Chouinard, corrosiva coreografa canadese, neo direttrice Biennale di Venezia Danza; Matteo Levaggi, enfant prodige della danza, coreografo residente al Massimo di Palermo; Davide Ferrario, regista scrittore e sceneggiatore, già nastro d’argento 2015; Daniel Ulbricht, Principal del New York City Ballet con la passione per il rock e il cinema.

Mercoledì 14 dicembre all’Accademia di Belle Arti di Napoli, la cerimonia di premiazione, che vedrà  i lavori dei partecipanti presentati in una performance visiva no stop con video, film, incontri, premiazioni.  Un progetto in evoluzione, che vede il Coreografo Elettronico al centro di un lavoro di ricerca e di catalogazione, grazie anche alla convenzione stipulata dall’Associazione Napolidanza e dal Festival con l’Università La Sapienza di Roma, che sta digitalizzando tutto il patrimonio video di questi ultimi venti anni (oltre 4.000 titoli), per metterlo poi a disposizione come archivio storico aperto al pubblico, non solo ai ricercatori e agli appassionati.  Tema dell’edizione 2016 è il CAOS, inteso come disordine creativo e come energia che dà origine all’Universo.

Di seguito l’elenco dei premiati:

Premio miglior opera italiana

SEXXX di Matteo Levaggi/Davide Ferrario

Presentato al  Torino Film Festival il lavoro di Davide Ferrario su Sexxx di Matteo Levaggi è un lavoro che racconta il corpo,  sesso e erotismo ma anche la potenza della danza come linguaggio espressivo.  Un’opera a metà tra danza, documentario, fiction e videoarte , con una colonna sonora originale di Bruno Raco  che fa incursioni  tra le musiche di  David Bowie, Ultravox e The Longcut, Ooioo e contiene una serie di ricognizioni visive sul tema del corpo nudo così come è stato rappresentato nella pittura (da Tintoretto a Palma il vecchio)  nel cinema e persino nel porno.

Premio migliore opera straniera

THE RITE OF SPRING di Mario Rouleau/Marie Chouinard

Un regista di comprovata e ‘premiata’ alta professionalità si confronta con uno spettacolo storico di Marie Chouinard. L’uso delle sette telecamere e l’editing sono esemplari per descrivere  l’erotismo “chirurgico” della Chouinard, che richiama certi film di Cronenberg (anche lui canadese) e che sembra provenire dall’estensione dello spazio dominato dal corpo e delle sue potenzialità erogene.

Premio  migliore performer

ASPECT RATIO di Ora2 

Artigianale. Intelligente, ironico, fumettistico.   Il lavoro di Ora2 è la vera evoluzione della videodanza.

Premio speciale della critica

DANSEUSE/DANCER di Isabelle Hébert 

Nello spazio di un quarto d’ora questo documentari, di una creativa cghe conosce bene il palcoscenico e la macchina da presa,   riesce a costruire un ritratto di una danzatrice straordinaria cogliendo aspetti psicologici e formali del lavoro creativo.

Premio speciale giovani autori migliore produzione indipendente

SCUGNIZZO LIBERATO di Nicola Tranquillo e Alessandra Sorrentino

Coreografo: Alessandra Sorrentino e Martina Picardi

Veloce e dinamica salita danzante dagli inferi   dell’ex-carcere minorile Filangieri, alla terrazza che apre su una Napoli illuminata con Vesuvio. Un’ idea semplice  con una qualità di che  piega la luce naturale alla ripresa e con un interessante uso degli spazi.

Sezione speciale: Dance in the City

Nella sezione speciale Dance in the City, curata da  Daniel Ulbricht e Laura Valente – che quest’anno assume la direzione della rassegna – la danza racconta e “abita” le città del mondo, che faranno da sfondo alle performance artistiche di musica e movimento.  Protagonista quest’anno è proprio Napoli con un luogo simbolico: il Centro Direzionale, raccontato da due danzatori e videomaker napoletani, Francesco Capuano e Nicola Picardi. Durante la giornata, a cura di  Körper  e Art Garage sarà rappresentato Estratto da “Caos del 5”, coreografia  di Emma Cianchi, video creazioni di  Gilles Dubroca, con Ginevra Cecere – Antonio Nicastro – Armando Rossi  (Prodotto da Campania dei Festival e NTF – Città della Scienza). Il Caos del 5, rivisitato per l’occasione,  è uno spettacolo che nel 2010 ha debuttato a Campania dei Festival, ed è stato tra i primi spettacoli in Italia che ha visto l’utilizzo di sensori e di programmi digitali applicati alle videoproiezioni. 

Internazionale il parterre della giuria, formata da: Vito di Bernardi, Lea Mattarella, Mariella Pandolfi, Elina Pellegrini, Marilena Riccio, Leonardo Sangiorgi, Roberta Scorranese, Andrea Viliani. Il premio della XX Edizione è stato realizzato per l’occasione dall’artista Gregorio Botta, un’opera esclusiva dedicata alla danza e al movimento. Il coreografo elettronico è  sostenuto dalla Regione Campania. L’organizzazione è a cura  dell’associazione Napolidanza in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli.

ORARI & INFO

Mercoledì 14 dicembre 2016

Orari: no stop

COREOGRAFO ELETTRONICO

Accademia di Belle Arti

Via Santa Maria di Costantinopoli, 107 – Napoli

www.coreografoelettronico.it

www.abana.it

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