Il balletto classico preferito?
Don Quixote.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Carmen di Mats Ek.
Il Teatro del cuore?
Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia.
Un romanzo da trasformare in balletto?
La casa degli spiriti di Isabel Allende.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Seven di David Fincher.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Lo Schiaccianoci nella versione di Amedeo Amodio (costumi di Emanuele Luzzati).
Quale colore associ alla danza?
Rosso.
Che profumo ha la danza?
Gelsomino.
La musica più bella scritta per balletto?
La sagra della primavera di Igor Stravinskij.
Il film di danza irrinunciabile?
Il sole a mezzanotte di Taylor Hackford.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Alessandra Ferri e Julio Bocca.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Pirouettes.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Spartacus.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Pina Bausch.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Generosità, dedizione, passione.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Soddisfatto.
Michele Olivieri
Foto di Alessandro Calvani
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