Una notte magica, che catalizzerà occhi, corpi ma soprattutto cuori: è la Notte della Cabbalà che, per la prima volta a Roma, si terrà questa sera. Teatro, musica, danza, libri e arte culinaria si susseguiranno per cinque ore tra Portico d’Ottavia e Teatro Marcello offrendo un patrimonio culturale e artistico in una delle zone più affascinanti della Capitale. Anche Mario Piazza, artista e coreografo innovativo e poliedrico, ha voluto dare il suo contributo a questo importante avvenimento romano: alle 23.30, infatti, a Largo XVI Ottobre 1943, presenterà lo spettacolo Petah Tikva – Soglia verso la speranza, percorso emotivo in danza attraverso i sentimenti e gli ideali espressi dalla Hatikvah, creato anche grazie all’attento lavoro di Ludovic Party.
Antonio Barone, Serena Carassai, Monika Lepisto, Rossella Lucà, Mirand Pulaj e Nicholas Poggiali danzeranno sulle note di J.Pachelbel, J.Massenet, S.Cohen, D.Shostakovich, A.Kidjo e G.Sollima e renderanno passi di danza un racconto ricco di sentimenti, gioia, speranza e compassione. Il Maestro Piazza, artista non convenzionale, fuori dagli schemi, è un vero e proprio Braveheart della danza: sa “trasformarla”, portare danzatori e spettatori all’introspezione e, al contempo, sa toccare temi che molti altri potrebbero ritenere tabu. L’esemplare balletto “Ghetto” – su musiche Klezmer e di Goran Bregovic – ne è un esempio: la pièce parla, infatti, del destino degli ebrei in chiave di straordinaria capacità di non trasformare la serietà in tragedia, ma mettendo in risalto il colore leggero della speranza. A Roma la presenza ebraica risale ad oltre duemila anni fa e La Notte della Cabbalà è anche un percorso alla scoperta delle radici storiche della città e delle suggestioni e della ricchezza che il dialogo tra culture diverse sa offrire.
La Cabbalà nasce intorno al VII secolo e si sviluppa intorno al XII, è la sapienza mistica e spirituale alla base di tutta la tradizione culturale ebraica. Gli argomenti trattati dalla Cabbalà sono vastissimi: dalla Creazione del mondo all’essenza di Dio, dai rapporti tra gli uomini alla vita quotidiana di ognuno di noi. Per questo motivo attrae anche oggi l’interesse di un pubblico non solamente religioso e non solamente di origine ebraica. Largo, quindi, alla magia della Cabbalà, in tutte le sue forme, danza in primis.
ORARI & INFO
17 Settembre ore 23.30
Largo XVI Ottobre 1943
Roma
www.festivaletteraturaebraica.it
Valentina Clemente