La danza ci accompagna da migliaia di anni. Fa parte della storia e della cultura umana. E’ sempre stata una forma di narrazione e di espressione delle emozioni.
Per ogni ballerino la danza assume un significato diverso, perché sono molteplici le ragioni che spingono una persona ad avvicinarvisi. Eppure esistono dei fondamenti uguali per tutti.
Oltre ai suoi straordinari vantaggi nello sviluppo fisico e nel miglioramento delle capacità motorie, la danza infatti ha dimostrato di essere altamente benefica dal punto di vista mentale, emotivo e psicologico.
E’ un mezzo per conoscere se stessi, imparare a esprimersi e a comunicare. Genera benefici per la salute e lo sviluppo sociale, in particolare nei bambini.
Quando i bambini danzano, si impegnano in modo sicuro e creativo, trovano fiducia in loro stessi. Iniziano a capire come i tratti fisici e i movimenti di ogni individuo siano unici e diversi. Riconoscendo queste differenze, imparano ad apprezzare la diversità e se stessi, così come sono.
La fiducia in se stessi è essenziale per avere un’esistenza soddisfacente. Con una sana autostima, il bambino esprime le proprie emozioni e i propri pensieri senza paura, comunica con gli altri in modo efficace e acquisisce la capacità di perseverare nelle difficoltà che incontrerà durante il corso della vita.
La danza quindi raggiunge la nostra parte più profonda e spesso a noi sconosciuta, in modi impossibile da spiegare a parole.
Nei tempi carichi di incertezza e di cambiamenti rapidissimi in cui viviamo, la danza aiuta a mantenerci stabili emotivamente e ad affrontare con forza e determinazione problemi, incognite e momenti dolorosi.
Havelock Ellis, medico, psicologo e scrittore britannico, sosteneva che: “La danza è la più alta, la più commovente, la più bella delle arti, perché non è mera traduzione o astrazione dalla vita, è la vita stessa.”
Stefania Napoli
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