Fino all’11 maggio è di scena al “Theater Altenburg Gera” in Germania il balletto in prima assoluta Rachmaninov – Zwischen den Welten su coreografia di Jiří Bubeníček con interprete il Thüringer Staatsballett (drammaturgia di Liubov Morozova, costumi di Nadina Cojucaru).
La storia della vita e dell’opera dello straordinario compositore Sergej Rachmaninov è stata costellata sia da gloriosi trionfi che da gravi sconfitte. Il suo straordinario talento musicale si manifestò fin da piccolo. Da bambino ottenne un posto al Conservatorio di San Pietroburgo, dove ricevette la sua formazione musicale da grandi maestri come Nikolai Zverev, Anton Arensky e Nikolai Rimsky-Korsakov.
Ma il giovane Sergei è tutt’altro che uno studente modello, marina le lezioni e non supera gli esami. Riesce comunque a laurearsi con l’opera “Aleko”, che l’entusiasta Pëtr Čajkovskij raccomanda per il repertorio del Teatro Bolshoi.
Dopo il fallimento della sua prima Sinfonia, Rachmaninov cadde in una profonda depressione che durò anni, dalla quale riuscì ad uscire solo grazie a sedute di ipnosi. La vera svolta arrivò con il “Concerto per pianoforte n. 2” nel 1901.
Durante la Rivoluzione d’Ottobre, il compositore fu costretto a lasciare la Russia. Arriva negli USA attraverso un percorso indiretto. Ma per lui è difficile comporre lontano da casa. Ma in quanto celebre pianista e direttore d’orchestra, può anche stupire con le sue opere. Infine riprende il suo lavoro compositivo. Tuttavia, l’imminente Seconda Guerra Mondiale oscura ancora una volta la sua anima.
Il coreografo ceco Jiří Bubeníček, insieme al Balletto di Stato della Turingia, dedica il proprio lavoro ancora una volta ad una grande biografia d’artista. Sebbene Rachmaninov non abbia composto personalmente un solo balletto, la sua musica è perfettamente adatta alla danza.
Michele Olivieri
Foto di Ronny Ristok
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