XVIII edizione per Inequilibrio festival della nuova scena tra teatro e danza, organizzato da Armunia, in programma a Castello Pasquini di Castiglioncello (LI) per due lunghi fine settimana, da mercoledì 24 a domenica 28 giugno e da mercoledì 1 a domenica 5 luglio.
Persiste nel progetto del festival la volontà di favorire i processi di creazione artistica attraverso le residenze. Molti dei protagonisti presenteranno lavori frutto di percorsi residenziali svolti ad Armunia, che da sempre scommette sull’ospitalità come momento fondante e luogo imprescindibile di condivisione di processi creativi.
Per la danza l’attenzione si concentrerà sul corpo e sulla figura per comunicare vibrazioni che neghino linee classiche, con cifre stilistiche molto chiare e che raccontino maschile e femminile senza rinunciare alla bellezza
Gli spagnoli Laura Aris e Álvaro Esteban presenteranno CUALQUIER MAÑANA (ANY GIVEN MORNING). In un delicato equilibrio, un duetto intimo – quando poche parole, un gesto , un gioco sciocco, una casualità, una coincidenza o un semplice sussurro, spostano l’ago della bilancia. Lo spettacolo è una riflessione sul dolore naturale relativo agli equilibri che improvvisamente si rompono, finché una mattina sentiamo che i pezzi del puzzle non tornano più insieme come sempre. Un viaggio fisico nel presente, con la consapevolezza che il passato non tornerà.
Adrienn Hod è una coreografa ungherese, coraggiosa e innovativa, nota per il suo approccio radicale ai corpi, allo spazio, alla musica sperimentale con le quali crea una costante interrelazione con il pubblico. Con la sua compagnia, Hodworks, presenterà al festival Conditions of Being a Mortal (spettacolo consigliato ad un pubblico adulto) dove fa costantemente riferimento al melodramma operistico aprendo una finestra sul subconscio dei quattro protagonisti. Un lavoro selvaggiamente fisico che esplode in un groviglio di corpi e in un crescendo emotivo. L’umorismo smaccato si mescola a schegge di sessualità alternando sussulti emotivi ad arie urlate. Maurizio Saiu, considerato uno degli esponenti storici della danza d’autore in Italia, dopo la formazione, negli anni 80, con Merce Cunningham e le diverse esperienze con l’avanguardia newyorkese, inaugura dagli anni 90 un proprio originale ed esoterico percorso di creazione coreografica. A Castiglioncello proporrà Morte Araba: la genesi, basato sulla storica performance realizzata da Maurizio Saiu nel 1998 per la danzatrice Cornelia Wildisen. Dopo 17 anni, il coreografo ne recupera le matrici: la sperimentazione di danze brevi, a partire dai potenti assoli creati da Mary Wigman negli anni ‘30; la fascinazione per il cinema muto, incarnato negli stessi anni dalla diva Theda Bara; la volontà di esplorare le nozioni di staticità, monumentalità e frontalità tipiche dell’arte funeraria; l’interesse per l’esotismo manierato dell’estetica orientalista primonovecentesca, attraverso le sembianze della danzatrice statunitense Ruth St. Denis. La creazione si è trasformata oggi in un duo nel quale, parallelamente alla ricostruzione della coreografia originale, Saiu organizza in un’inedita concrezione immaginifica, le figure che fecero da conduttore alla prima versione del lavoro. Morte araba: la genesi si annuncia dunque come prequel dello spettacolo-fonte. Simona Bertozzi, coreografa, danzatrice e performer, è impegnata in un percorso autoriale e di ricerca coreografica. Con la sua Compagnia, Simona Bertozzi/Nexus, proporrà a Inequilibrio Animali Senza Favola, dove l’animalità e la sua pulsazione tra respiro e oblio, che sfugge al perimetro della narrazione, della favola, prende forma in questo lavoro con una scrittura coreografica che indaga le dinamiche relazionali e il declinarsi della grammatica del gesto. Sulla scena cinque presenze femminili, un quintetto-branco composto da figure marginali che, dalla porosità del tratto iniziale, acquisiscono spessore e si accendono nella ritualità del gesto o nel suo farsi costellazione complessa, abbondanza, discontinuità. La compagnia Igor and Moreno, ha base a Londra.
A Castiglioncello proporranno uno spettacolo creato da Moreno Solinas, Igor Urzelai & Csaba Molnár: TAME GAME che esplora la nostra congenita tendenza ad intrometterci negli affari degli altri. Tre danzatori (Moreno Solinas, Igor Urzelai & Fionn Cox-Davies) dipingono un mondo sfrontato ed esuberante in cui testano i loro freni inibitori e rovesciano i propri schemi performativi. Il pubblico diventa testimone e complice dello spiritoso gioco di ruoli.
Inequilibrio presenterà inoltre la trilogia, dedicata alla danzatrice Claudia Catarzi con Qui, ora, Sul punto e Intorno al fatto di cadere. Helen Cerina con Iperealismi rifletterà sull’ alto livello di prodezza e virtuosismo tecnico che occorre per simulare la realtà. Chissà se ora ci sono due persone che stanno compiendo esattamente lo stesso gesto nello stesso momento? Magari il loro gesto è identico ma il significato è diverso. Ecco il risultato: la danza. Irene Russolillo, A loan è un discorso col buio, le assenze e gli spiriti che ci circondano. Al centro vi è una figura che si disvela piano, a spiegarci l’amore e la solitudine, declamando versi presi in prestito da William Shakespeare e frugando nelle proprie debolezze, alla vaga ricerca di un uditorio. Il tempo, lo spazio e la stessa luce sono presi in prestito dal dotto mondo, dalla realtà di chi c’è stato prima e ci sarà dopo e che ci pone interrogativi a cui, solo attraverso la manipolazione del contesto, si può tentare di dare una risposta.
Daniele Ninarello proporrà ad Inequilibrio L.A.N.D. Where is my love progetto vincitore del premio CollaborAction 2014 assegnato dalla Rete Anticorpi XL. Immergersi nella percezione dell’ambiente in ascolto con il proprio corpo, ridefinire i propri margini, espanderli, dando vita, attraverso la danza, a quei paesaggi mentali che sono lo spazio fra se e gli altri. Il corpo e l’ambiente, in reciproca influenza, danno vita al paesaggio.
Da segnalare, all’interno del programma, la compagnia Teatropersona che presenterà un suggestivo lavoro, a metà tra teatro e danza, che s’ispira alla vita, all’opera, ma soprattutto allo sguardo di Alberto Giacometti. A completare il programma due progetti: la terza parte di Tre studi sulla vacuità del collettivo Fosca e diffraction #1 in paradise artists can fly, pièce multimediale ideata e musicata dal compositore Gabriele Marangoni con testo dello scrittore kosovaro Jeton Neziraj.
ORARI & INFO
24-28 giugno / 1-5 luglio 2015
Castello Pasquini Castiglioncello (LI)
Foto di M.Mastroianni
www.giornaledelladanza.com