Ha festeggiato 60 primavere uno dei divi di Hollywood più amati di tutti i tempi, John Travolta. Bravissimo attore con un’eccezionale predisposizione alla danza, Travolta ha ricoperto ruoli cinematografici che rimarranno per sempre nella storia del cinema legato alla danza. Da piccolo ha preso lezioni di tip-tap da Fred Kelly, fratello del più famoso Gene, ed è lui ad interpretare in teatro il bullo Danny Zucco di Grease, musical storico con cui girerà l’America.
È sempre lui ad incarnare il tumultuoso Tony Manero in La febbre del sabato sera, film che gli varrà una nomination agli Oscar, come re indiscusso della discomusic in un continuo alternarsi tra genio e sregolatezza. A bissare il successo de La febbre del sabato sera ci penserà il seguito, Stayin’ Alive, diretto da Sylvester Stallone. Rimane nell’immaginario collettivo anche la sua performance danzereccia in Pulp Fiction, come anche il buffo ruolo in Hairspray in cui John è una donna in carne che balla e si diverte, film che è poi diventato musical. L’attore non è però felice dell’età che avanza: “Non mi piace l’idea di compiere 60 anni. Speravo di fare passare la ricorrenza senza troppi clamori”.
La vita del divo hollywoodiano non è stata costellata solamente da successi ma anche da tragedie e scandali: lo ha segnato particolarmente la morte del figlio autistico avvenuta nel 2009 a causa di un attacco epilettico. Ultimamente è anche stato investito da scandali sessuali che lo vorrebbero al centro di molestie nei confronti di un massaggiatore. A noi però piace pensare a lui come al talentuoso Tony Manero, ruolo a cui lo stesso Travolta è molto legato: “Ogni volta che sento Stayin’ alive dei Bee Gees, un sorriso mi si stampa sulla faccia ma poi vengo colto da un timore, che la gente intorno a me pretenda di farmi ballare”.
Alessandro Di Giacomo
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