Nella collana Piccola Biblioteca delle Arti, nella sezione Danza diretta da Flavia Pappacena, la casa editrice romana Gremese pubblica un libro di Ioulia Sofina, a cura di Valerio Basciano, La Danza di carattere nella scuola russa, che illustra analiticamente, in tutte le sue tecniche e stili, la Danza di carattere. Dall’origine, avvenuta nell’ambito del balletto dell’Ottocento, come etichetta per indicare la versione stilizzata e teatralizzata dei balli di origine popolare o nazionale, la dicitura “Danza di carattere” è poi passata a designare un genere vero e proprio, sorto e codificato sotto l’egida della Scuola russa. Dalla culla nell’Est d’Europa, dove tutt’oggi queste danze sono maggiormente praticate e perfezionate, la Danza di carattere si è tuttavia diffusa nel resto d’Europa, arrivando anche in Italia, dove l’autrice è impegnata ad insegnarla.
Ioulia Sofina, infatti, insegna questa bellissima disciplina alla Scuola del Balletto Teatro di Torino, mentre in giro per tutta Italia tiene altri svariati corsi per allievi ed insegnanti. Inoltre, avendo già pubblicati altri importanti testi come Danze di carattere. Tecnica accademica (2012) e Dalla piazza alla scena. La danza di carattere. Volume primo. L’Ungheria (2015), con questo nuovo ed importante contributo, si conferma massima esperta della materia. Questo nuovo volume vanta anche la curatela di Valerio Basciano, docente di Tecnica della danza classica presso il Liceo coreutico Matilde di Canossa di Reggio Emilia, che ha già al suo attivo diverse curatele, tra le quali basti ricordare l’ultima La danza classica tra arte e scienza (2014) di Flavia Pappacena (LEGGI ANCHE: LA DANZA CLASSICA TRA ARTE E SCIENZA E’IL NUOVO LIBRO DI FLAVIA PAPPACENA).
Autrice e curatore insieme si prefiggono con questo loro lavoro fin dalla Prefazione uno scopo ben preciso: quello di offrire «un percorso che, pur seguendo la linea didattica russa, possa rispondere alle diverse esigenze e possibilità di un contesto formativo, quello italiano, in cui ancora poco spazio è offerto allo studio di questa disciplina». Per raggiungere tale scopo utilizzano un ottimo testo ben strutturato. I primi due capitoli si rivelano indispensabili per inquadrare il genere, sia evidenziandone il canone tecnico e stilistico, sia inserendolo nel proprio contesto sociale e culturale, nonché storico, visto che vengono indagate anche le origini e le fasi di formazione e stilizzazione del genere.
Seguono poi due parti maggiori. Nella prima viene proposto un programma didattico di durata quinquennale parallelo al corso di danza classica; nella seconda invece, vengono descritti i diversi stili nazionali: danza russa, italiana, ungherese, spagnola, polacca e orientale. Infine si noti la presenza preziosa di un’ Appendice che contiene un esempio di lezione con relativi spartiti musicali.
Un libro che serve ad inquadrare, nella teoria e nelle pratica un genere di danza, unico e molto stimolante, per incrementarne la diffusione e lo studio nel Bel Paese. Ma soprattutto uno strumento didattico per quanti, allievi o insegnanti, vogliono approfondire la disciplina, senza dimenticare il nutrito pubblico degli affezionati, la cui inesauribile curiosità li spingerà ad interessarsi a questa, altra ma pur sempre importante, forma di espressione del balletto classico.
Leonilde Zuccari
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