Quando osserviamo un ballerino sul palco, vediamo grazia, leggerezza, precisione e controllo, ma dietro quei movimenti c’è un complesso sistema biologico in azione: il cervello e il sistema nervoso, due pilastri che orchestrano ogni passo, rendendo possibile l’arte della danza.
Il cervello, prodigioso organo che pesa poco più di un chilo, è il centro di comando di ogni movimento. Quando un ballerino apprende una coreografia, entrano in gioco diverse aree cerebrali. L’area motoria primaria, situata nel lobo frontale, è responsabile della pianificazione e dell’esecuzione dei movimenti. Il cervelletto coordina il senso dell’equilibrio e la precisione, è grazie a esso che è possibile mantenere stabile una pirouette o eseguire un plié con precisione.
La corteccia motoria supplementare e la corteccia premotoria ordinano la sequenza dei movimenti e trasformano una serie di passi in una coreografia fluida. L’ippocampo contribuisce alla memorizzazione e permette al danzatore di interpretare l’intero pezzo senza esitazioni.
Se il cervello è il direttore d’orchestra della danza, il sistema nervoso rappresenta le rotaie su cui viaggiano gli impulsi elettrici che trasmettono i comandi ai muscoli, in un continuo scambio di informazioni. I nervi motori dicono ai muscoli quando contrarsi o rilassarsi. I nervi sensoriali rimandano al cervello dati relativi alla posizione e all’equilibrio. È in questo dialogo bidirezionale la chiave per un movimento raffinato e reattivo.
Il sistema nervoso autonomo gioca anche un ruolo cruciale nell’energia e nella resistenza. Durante un’esibizione, il sistema simpatico aumenta il battito cardiaco e il flusso sanguigno, assicurando che i muscoli ricevano l’ossigeno necessario per sostenere l’attività fisica. Dopo la performance, il sistema parasimpatico aiuta il corpo a rilassarsi e recuperare.
Il sistema uditivo e il sistema motorio inoltre collaborano per sincronizzare i movimenti alla musica. Questo connubio migliora la coerenza delle connessioni neurali e favorisce una maggiore coordinazione.
La danza tuttavia non è solo un’attività fisica, è un’espressione artistica che allena il cervello e genera e trasmette sensazioni. L’amigdala e il sistema limbico, responsabili delle emozioni e della memoria emotiva, influenzano la capacità di dare significato ai movimenti. Danzare dunque è un atto di equilibrio tra controllo e libertà, tra disciplina e creatività.
La danza quindi è la testimonianza della nostra straordinaria complessità biologica. Che si tratti di balletto, modern o contemporaneo, ogni volta che balliamo diamo vita a un miracolo di coordinazione, emozione e intelligenza corporea.
Stefania Napoli
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