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“La danza? E’ necessaria!” parola di Aoife McAtamney, a Romaeuropa per DNAeurope

Aoife McAtamney_Softer Swells2_Maurice Gunning

Vi abbiamo parlato negli scorsi articoli degli appuntamenti di Romaeuropa Festival, e del mese di novembre, durante il quale potrete seguire gli artisti della sezione DNAeurope e DNAppunticoreografici.

Non sapete però cosa aspettarvi? Vi facciamo conoscere allora la coreografa che aprirà la sezione.

Preparatevi a vedere scardinati tutti i vostri stereotipi di bellezza da una giovane irlandese dall’aspetto delicato, dalla voce sottile, ma dalla presenza scenica imponente. Aoife McAtamney, irlandese, giovanissima, con una solida formazione alle spalle (ha lavorato con William Forsythe, Wayne McGregor, Angelin Preljocaj, tra gli altri), sarà in scena il 3 novembre a Romaeuropa Festival, ma ha già portato il suo Softer Swells a Operaestate. Ed è a Bassano che l’abbiamo incontrata, per conoscerla meglio e parlare del suo progetto…

Come nasce la Aoife performer?

La danza è sempre stata un hobby per me, non ho mai pensato di diventare una professionista, perché non sapevo che esistesse un mondo della danza! Sono cresciuta in un piccolo paesino Irlandese, ma a 17 anni ho seguito la mia prima lezione di danza contemporanea e ho pensato “ok, questo è fantastico”. E così da allora, un po’ tardi forse, la danza contemporanea è diventata un chiodo fisso. Ho convinto i miei genitori a lasciarmi tentare l’ingresso a una scuola di danza per diventare professionista; in caso negativo sarei andata al college. Ma sono stata ammessa! Quindi non era un sogno, ma una cosa bella che mi è successa!

Lavori sempre per te stessa o collabori con altri danzatori?

Lavoro anche con altri danzatori. In loro cerco il rapporto che hanno con il proprio corpo, cerco il loro innato bisogno di danzare. Che è anche il mio. E che se non c’è diventiamo persone strane!

Come lavori sulle coreografie?

In modo diverso ogni volta. Questo perché imparo qualcosa ogni volta che creo una coreografia. Ogni volta che danzo è come se non sapessi ancora nulla. Sono ispirata anche solo dai libri, e soprattutto dal lavoro stesso. Ad esempio, facendo dello yoga al mattino scopro una parte di me, un movimento, e allora penso a usarla nella coreografia. Mi ispira anche andare in un museo, ascoltare una parte di conversazione, vedere un passante per la strada…è un grande mistero!

E questa coreografia, Softer Swells, come nasce?

Questa coreografia è nata nel 2012. Sentivo la necessità di creare un assolo, e volevo indagare l’amore, il genere, la fisicità. Ero stata lontana dall’Irlanda per un po’ e quando sono tornata mi sono stupita del fatto che il genere fosse ancora qualcosa contro cui la cultura combatteva. E allora mi sono voluta chiedere chi io fossi, perché non ero la classica donna irlandese. Ero più un tipetto strano.

Parla anche di stereotipi?

Sì, è anche uno studio sugli stereotipi, sugli stereotipi della bellezza anche: ad esempio, se non mi depilo le ascelle, è importante che la gente se ne accorga, perché l’idea che abbiamo di bellezza è stereotipata. Anche nei dipinti dei musei se ci pensi!
Ho voluto cercare un modo per mettere in scena anche lo stereotipo della bellezza femminile, dal mio ritorno in Irlanda. Ma anche l’Irlanda sta cambiando, molto, quindi è anche grazie a questo che ho potuto creare questo assolo!

Tornerai a occuparti di stereotipi di genere?

Sì, sempre. È qualcosa con cui abbiamo a che fare sempre anche se non ce ne accorgiamo. Sono cose che ci portiamo dietro da bambini, dai comportamenti conformi al proprio genere al rapporto col proprio corpo. Perciò, anche se non esplicitamente, è un tema sempre presente nei miei lavori, perché è sempre presente nella nostra vita.

E altri prossimi progetti?

Sto progettando una coreografia di gruppo con alcuni amici, che è qualcosa che aspettavo da tanto di poter fare! Poi lavorerò con Mandafounis, che sarà a Romaeuropa! E poi danzerò come interprete di una coreografia, che è una cosa che non faccio da tempo, ma il coreografo mi lascia libera di collaborare, quindi mi entusiasma. Lavoro con un sacco di persone, insomma!

E in attesa dei suoi prossimi progetti, non vi resta che scoprire come si distruggono a colpi di coreografia gli stereotipi e come la nuova scena contemporanea si costruisce con nuovi e giovani talenti, dal 3 novembre prossimo, con DNAeurope per Romaeuropa Festival.

ORARI&INFO:

Softer Swells di Aoife McAtamney,

3 novembre, ore 20.30

Teatro India – foyer

LungoTevere V. Gassman – Roma

Info: www.romaeuropa.net

Greta Pieropan

Foto: G. Corvaia

www.giornaledelladanza.com

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