Ormai lo sappiamo bene, la danza è una medicina. Porta giovamento al corpo e alla mente, allevia e previene disturbi fisici e i sintomi cognitivi, affettivi e comportamentali connessi alla depressione, patologia sempre più diffusa anche tra i giovani.
La danza, infatti, costituisce uno spazio sicuro, protetto, di ascolto e di crescita personale, in cui è possibile esplorare e conoscere se stessi insieme con gli altri. La musica e i suoni della danza accompagnano il ballerino alla scoperta dello strumento più potente a sua disposizione: il corpo.
Danzando aumenta la consapevolezza a diversi livelli, corporeo, sociale ed emotivo. Stress e tensioni crollano, rinasce la fiducia in se stessi e si creano le basi per una riconnessione con la nostra parte più profonda.
Durante la giornata raramente ascoltiamo il nostro corpo, salvo in caso di dolori o malesseri. Danzare aiuta a migliorare l’ascolto e la conoscenza del corpo, e di conseguenza il rapporto che si stabilisce con il sé corporeo.
Aumenta così anche l’autostima che dipende dalla conoscenza di noi stessi, e ci spinge a rivolgerci domande che raramente ci poniamo. Cosa mi piace fare? Quali sono i talenti che possiedo e che voglio condividere con gli altri?
La danza quindi migliora anche la capacità di esprimere la nostra identità e la nostra personalità, senza vergogna, disagio o incertezze, senza paura di essere considerati sbagliati. Si raggiunge in questo modo un grande equilibrio emotivo derivato dall’ascolto e dall’individuazione delle nostre emozioni che fluiscono liberamente.
Ogni emozione, infatti, non è altro che è un’energia che ha bisogno di essere espressa. Traducendo questa energia in movimento, le diamo ascolto e spazio affinché possa trasformarsi, comunicare, essere condivisa, migliorando anche la qualità della nostra vita.
Stefania Napoli
Fotografia: Alexander Yakovlev
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