La danza salva le persone, quotidianamente, silenziosamente. Non è solo movimento, è rilascio emozionale, un modo per elaborare sentimenti repressi. Genera un senso di sollievo, chiarezza mentale e benessere.
Molti danzatori si avvicino a questa disciplina perché richiamati dal bisogno di guarire dalle ferite, di imparare a fidarsi di se stessi quando il mondo, l’esterno e spesso la famiglia hanno minato la loro fiducia negli altri e di conseguenza in sé.
La danza è da sempre specchio dell’animo umano. Riflette pensieri, desideri, paure e speranze che spesso sono celati perfino alla consapevolezza di chi li prova.
Il corpo diventa veicolo di verità e autenticità attraverso cui si rivelano fragilità e forza, e si racconta la storia personale del ballerino.
In questo modo, la danza permette di guardarsi da fuori e da dentro allo stesso tempo, offre la possibilità di accogliersi, conoscersi e, talvolta, riconciliarsi con quelle parti di sé che le difficoltà hanno offuscato.
Danzando, chiunque può scoprire il proprio riflesso più autentico, trovare il coraggio di guardarsi e di mostrarsi senza paura, esplorare le proprie emozioni più profonde, sciogliere nodi del passato e riscrivere la propria storia.
È un processo che non richiede palcoscenici, riflettori e applausi, basta trovare il posto giusto, gli insenanti giusti e avere volontà e passione. Il danzatore, che sia esperto o alle prime armi, impara ad ascoltare i propri limiti, a riconoscere tensioni e blocchi, ad accettarsi.
Questo ascolto si riflette anche nella vita quotidiana: chi danza sviluppa una forza interiore che lo sostiene negli ostacoli.
La danza appartiene a chiunque abbia davvero voglia di studiarla e praticarla. È accessibile a tutte le età e condizioni fisiche e diventa, giorno dopo giorno, un antidoto contro la solitudine e l’apatia. Essa resta una delle vie più autentiche per riconquistare se stessi, curare le ferite invisibili e diventare più forti e più liberi.
È vitale diffondere questo messaggio, le persone dovrebbero essere consapevoli dell’importanza di questa forma d’arte. I genitori dovrebbero fare in modo che i loro figli possano studiarla fin da piccoli e, perché no, praticarla anche loro.
Il sistema scolastico dovrebbe riservare un posto di eccellenza alla danza come disciplina scolastica, perché la danza è un ‘luogo felice’ e sta salvando qualcuno, proprio ora.
Stefania Napoli
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