Il balletto classico preferito?
Giselle.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Giselle di Akram Kahn.
Il Teatro del cuore?
San Francisco Opera House.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Uccelli di rovo.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Il paziente inglese.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Manon, atto secondo.
Quale colore associ alla danza?
Sfumature di rosso.
Che profumo ha la danza?
Espresso.
La musica più bella scritta per balletto?
The Snow pas de deux dallo “Schiaccianoci” di Čajkovskij.
Il film di danza irrinunciabile?
Turning Pointe.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nureyev e Isadora Duncan.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Gargouillade.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Kitri.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Sir Frederick Ashton.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie e, se possibile, vorrei ancora di più.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Controllo, libertà e concentrazione.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Con affetto.
Michele Olivieri
Foto di Kyle Froman
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