Molta della tecnica della danza classica e non solo si concentra sull’uso della sbarra, elemento chiave per un allenamento a tutto tondo. Lavorare alla sbarra infatti migliora la postura, permette ai muscoli di lavorare correttamente, aumenta flessibilità e resistenza, e coinvolge ogni gruppo muscolare.
Il maestro di danza più famoso del XX secolo Enrico Cecchetti sosteneva che gli esercizi alla sbarra sono ‘per il ballerino ciò che le scale e gli arpeggi sono per il musicista’. Il grande coreografo ricordava ai suoi allievi che è ‘di gran lunga più importante eseguire dieci movimenti in modo corretto’ piuttosto che cento in maniera errata o approssimativa.
La sbarra quindi insegna anche la precisione e l’attenzione. Costruisce disciplina e carattere, mette alla prova la forza fisica e mentale, permette di analizzare i fallimenti e i successi, e migliora non solo la tecnica, ma soprattutto la personalità del ballerino.
Gli esercizi alla sbarra infatti coltivano un maggiore senso di consapevolezza di sé che si riversa nella vita di tutti i giorni, rendendo più attenti anche in altre attività.
L’allenamento alla sbarra crea un’impareggiabile connessione mente-corpo. Il danzatore non si limita a eseguire i movimenti, ma è mentalmente coinvolto in ciò che il corpo sta facendo. Questa connessione aiuta a ridurre il disordine mentale e migliora la capacità di concentrazione anche al di fuori della lezione.
Per i ballerini dunque la sbarra è vita. Per quanto il lavoro sia molto faticoso e spesso ripetitivo, ogni volta che un danzatore posa la mano su questo attrezzo nasce la magia.
Stefania Napoli
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