
C’è un momento, quando la musica inizia, in cui tutto il resto svanisce: le parole diventano superflue, i pensieri si dissolvono, e rimane solo il corpo che parla.
La danza è questo — un dialogo silenzioso tra l’anima e il mondo, un modo per esprimere ciò che nessun discorso saprebbe dire.
Amare la danza significa accettare la vulnerabilità del movimento, la fatica che si trasforma in grazia, il sudore che diventa poesia.
Ogni passo è una dichiarazione d’intenti, un atto di coraggio: danzare è mettersi a nudo, rivelare la propria verità attraverso gesti che sfidano la gravità e la paura.
Non importa se si è su un palcoscenico illuminato o soli nella propria stanza: la danza non chiede testimoni, ma presenza.
È un atto d’amore verso sé stessi, un modo per riconciliarsi con il proprio corpo e con le proprie emozioni.
In fondo, chi ama la danza non cerca solo la perfezione del movimento, ma l’autenticità del sentire.
Perché danzare è vivere due volte: una nel ritmo del cuore, l’altra nello spazio che quel ritmo riesce a conquistare.
Michele Olivieri
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