Il coreografo Radhouane El Meddeb abbraccia la storia delle canzoni e della musica mediterranea sul palco di un cabaret divertente e commovente. Queste canzoni e storie di migrazione creano uno spettacolo che celebra l’esilio e la nostalgia per il paese. In scena il 25 e 26 marzo presso il centro culturale “CentQuatre” di Parigi.
Un pianoforte, un contrabbasso, un cantante e tre ballerini mostrano le scappatelle, le gioie e la tristezza di coloro che si dice siano in esilio. “Il Cabaret della Rosa Bianca” intreccia il racconto di eventi reali o fittizi con le meraviglie del repertorio della canzone araba mediterranea attraverso le voci delle dive Fayrouz, Saliha e Dalida. Melodie evocative e ritmi inebrianti salpano dalle sponde della tradizione verso paesaggi accoglienti di gioiosa modernità per evocare lo sradicamento e il viaggio. Nel cuore di questo cabaret festoso, gli artisti utilizzano il canto, la poesia, il teatro e la danza per raccontare le loro storie con sincerità ed emozione.
Con questo progetto, Radhouane El Meddeb si avvicina ad una nuova tappa nel suo viaggio coreografico, spinto dal desiderio di mettere in scena speranza e gioia. Anche il “Cabaret de la Rose blanche” prosegue un impegno di lunga data, che mira a condividere, trasmettere e creare con artisti stranieri, spesso lontani da strumenti, istituzioni e circuiti europei. Il nome del pezzo si ispira sia a “La rosa bianca” (1933), film egiziano importante nella storia del cinema musicale, sia ad un movimento di resistenza tedesco al nazismo nel 1942. La doppia promessa di gioia e impegno.
Ideazione, coreografia: Radhouane El Meddeb, creazione musicale: Selim Arjoun, interpreti di danza, canto e musica: Selim Arjoun, Radhouane El Meddeb, Philippe Lebhar, Guillaume Marie, Lobna Noomene, Sofiane Saadaoui, scrittura dei testi: Marianne Catzaras, collaborazione artistica: Philippe Lebhar, creazione costumi: Sari Brunel, creazione luci + direzione tecnica: Manuel Desfeux, direzione del suono: Clément Baysse, produzione: Nicolas Gilles.
Attore, ballerino e coreografo, Radhouane El Meddeb si è formato all’Istituto Superiore d’Arte Drammatica di Tunisi. Per circa dieci anni ha portato avanti la sua carriera di attore in Francia e Tunisia, ma ha lavorato occasionalmente con coreografi tunisini. Nel 2005 firma la sua prima creazione come coreografo-performer, l’assolo “Pour en fin avec MOI”. Nel 2006 fonda la “Compagnie de SOI” e presto moltiplica le sue creazioni in Francia, in particolare il suo primo pezzo collettivo, “Ce que nous sont” (2010). Tra il 2011 e il 2017, Radhouane El Meddeb è stato artista associato al CENTQUATRE-PARIS, dove ha presentato lo spettacolo culinario e di danza “I dance and I give some to eat” (2011), “Sous leurs pieds, le paradis” (2013) e “Au temps où les Arabes dansaient…” (2014). Nel 2015, ha presentato in prima assoluta “Heroes, prelude”, un pezzo per dieci interpreti di danze urbane, al Panthéon di Parigi, che ha ospita per la prima volta la danza contemporanea. Nel luglio 2017 si è esibito al Festival d’Avignon con “Face à la mer, pour que les larmes deviennent des éclats de rire”, una creazione con dieci artisti tunisini. Nell’autunno 2021, il coreografo presenta il pezzo “Fragments d’AMOUR-S” nel cuore della mostra “Picasso-Rodin” al Musée national Picasso-Paris.
Info: 01 53 35 50 00 / billetterie@104.fr
Michele Olivieri
Foto: Agathe Poupeney
www.giornaledelladanza.com