RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Giuseppe Carbone – Nel 1969 sono stato il primo a ricevere questo premio: è stato sicuramente un onore, anche perchè in Italia ero uno sconosciuto. Lavoravo in Germania e il Maestro Testa ha visto in me il talento, è stato lui ad invitarmi a Spoleto. Alberto ha fatto un lavoro straordinario: lui è stato in grado di dare il premio alle persone giuste, ai talenti, ai giovani. Ha avuto sempre moltissimo coraggio. Ora se ne va un pezzo di storia: il mio augurio più grande è che Daniele Cipriani possa avere il Maestro Testa al suo fianco. Di meglio, sicuramente, non potrà essere fatto nulla: Alberto Testa ha fatto un ottimo lavoro, che nessuno potrà mai dimenticare.
Luciana Savignano – L’unica cosa che mi riserbo di dire è che sono molto dispiaciuta. Sono molto legata alla figura del Maestro Alberto Testa, sono stata a Positano in molte occasioni e la professionalità che l’ha sempre contraddistinto è immensa. Sono molto rattristata da quanto accaduto, posso soltanto dire questo.
Anna Maria Prina – Il Maestro Testa è una persona eccezionale: ha l’immenso merito di aver fondato, sviluppato e portato avanti questo premio. E’ pur vero che i tempi cambiano e bisogna accettare tutti i cambiamenti che ci vengono presentati…quello che, però, manca in Italia è la mancanza di etica professionale: molto spesso si tende a lasciare da parte chi ha dato vita a molti progetti senza alcuna spiegazione, con modi poco gentili. Quello che mi auguro è che il Maestro Testa possa essere sempre e comunque il modello a cui ispirarsi, il punto di riferimento del Premio proprio perché ha esperienza, ha creato questo appuntamento. Non ritengo sia giusto che venga totalmente cancellato quello che è stato fatto in passato.
Valentina Clemente