A distanza di due anni rivive all’interno delle stanze di DanceHaus, lo spettacolo di danza contemporanea Le Vent Noir, ideato da Susanna Beltrami. “Si potrebbe dire che il vento furioso sia il simbolo della collera pura, senza pretesto, ingiustificata. La tempesta senza un preludio, la tragedia fisica senza un motivo (…). Il vento, nel suo parossismo, è la collera che è ovunque e da nessuna parte, che nasce e rinasce da se stessa, che gira e si ripercuote. Il vento minaccia e urla, ma non prende forma finché non incontra la polvere: una volta visibile diventa una povera miseria…” (Gaston Bachelard).
Il vento, elemento distruttivo e generatore, un paesaggio desertico, mai uguale a se stesso, perché costantemente costruito e prontamente cancellato da improvvise tempeste; così in scena, tutto è creato per essere, allo stesso tempo, distrutto. La tempesta si placa solo quando viene prevaricata dal potere delle rêveries: immagini dell’intimità, legate ai ricordi, alle proiezioni mentali, alle percezioni, al riaffiorare di una sensazione, di un’emozione già vissuta, di un racconto. Un percorso che trova il suo compimento finale nelle fonti del riposo, quei luoghi dove l’essere umano può ritrovare il suo Io senza alcun tipo di corruzione o limite: sono gli anfratti, gli angoli, le tane dell’anima, che si esprimono tramite il concetto della Casa. La casa come ventre, come caverna, come ritorno alla madre e dunque al senso primo di protezione e di completo abbandono delle convenzioni sociali; un mondo a se stante avvolto nel nero, che non è spaventoso, bensì rassicurante: nero come immagine non della privazione, ma dell’infinita possibilità.
Il vento nero quindi, rappresenta la violenza dell’intimità incontrollabile, che governa il movimento come un input al quale il corpo non può opporsi, diventando “pura forma fluttuante”. L’atmosfera sotterranea e notturna, che agevola il manifestarsi dei voli onirici ed immaginari dei performers, è completata dall’inserimento di citazioni cinematografiche, teatrali e televisive: da Ultimo tango a Parigi alla Maria Brasca di Testori, fino ad Una giornata particolare, Alberto Sordi e Milly. Elementi scenici, musiche, personaggi, atmosfere che, da un lato fungono da rêveries temporali, testimoniando il forte e costante collegamento fra passato e presente, e dall’altro rivelano il potere del frammento, che in un istante rappresenta un mondo fatto di immagini evocative e sogni ad occhi aperti, costantemente in bilico fra il reale e l’iper-reale.
Susanna Beltrami è un punto di riferimento internazionale per la danza e le arti applicate. DanceHaus non è solo una scuola di danza ma una vera “casa della danza” in cui convivono compagnie di rilievo nel panorama coreografico internazionale.
ORARI & INFO
15/16/22/23 marzo, ore 20,30
Dancehaus
via Tertulliano, 70 – Milano
Tel: 02 36515997
Michele Olivieri
Foto: Mario Mattioli
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