Lunedì 29 luglio alle 21.20 al Teatro al Castello “Tito Gobbi” a Bassano del Grappa, va in scena Un amico – omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, uno spettacolo che vede insieme per la prima volta il musicista Mario Brunello e il coreografo Virgilio Sieni. Un evento inserito nel cartellone di Operaestate Festival, il ricco programma estivo promosso dal Comune di Bassano, e realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, la Regione del Veneto e la rete delle aziende inserite nel club Amici del Festival.
Una serata speciale, che intreccia danza e musica per omaggiare Ezio Bosso, musicista straordinario scomparso prematuramente nel 2020. In scena i danzatori della compagnia di Virgilio Sieni Jari Boldrini, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Valentina Squarzoni, Linda Vinattieri, danzeranno sulle musiche di Pärt, Cage, Bach, Messiaen e Bosso, eseguite da Mario Brunello al violoncello e da Maria Semeraro al pianoforte.
Una produzione che mette insieme Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Ravenna Festival, Opera Estate Festival Veneto, Settimane musicali di Stresa, Festival Internazionale e Con la collaborazione di Antiruggine.
Una dedica all’amico e al suo mondo musicale, è questo l’intento con cui il violoncellista Mario Brunello, insieme al danzatore e Virgilio Sieni, e affiancato da Maria Semeraro, ha dato vita a “Un amico”, parola che da sola racchiude il senso della serata.
“Questo lavoro – spiega Brunello – nasce dalla nostra vicinanza sfociata in una registrazione fatta 10 anni fa – e mai pubblicata dopo che le nostre strade si sono divise, di questo stesso programma che andiamo a comporre e che gira intorno alla sonata Roots (Radici), che Bosso aveva scritto per me. Diventa il modo per dare forma a qualcosa che non è stato detto”.
La collaborazione fra Brunello e Bosso inizia nel 2013, quando il compositore torinese aveva già avuto nel 2011, a soli quarant’anni, i primi sintomi della grave malattia a causa della quale è precocemente scomparso nel 2020. I due approfondiscono contemporaneamente un discorso artistico e umano, anche se poi presero strade diverse.
Quella di Bosso, ricorda Brunello “è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere”.
Io spettacolo intreccia note e passi di danza passando per le vibrazioni luminose e ispiratrici di Bosso che risuonano da Bach a Cage.
“Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio – racconta Virgilio Sieni – restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce”.
Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello
piccolo, Mario Brunello è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valer y Gergiev, Myung-whung Chung e ad esibirisi con le più prestigiose orchestre del mondo.
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