Ci occupiamo spesso della danza d’oltreoceano, soffermandoci però più spesso ancora su quella nordamericana. Ma anche il sud America ci ha regalato più di un nome meraviglioso di ballerino, o di coreografo.
Uno di questi nomi è certamente quello di Maximiliano Guerra, ballerino argentino, noto per la sua notevole tecnica e la sua versatilità. Qualità che l’hanno portato, dopo gli studi al Teatro Colòn di Buenos Aires (della cui compagnia entrerà a far parte nel 1985, dopo la parentesi al Teatro La Plata) alla nomina a Principal dell’English National Ballet nel 1988. Da lì inizia un’impegnativa e premiata carriera in Europa e negli Stati Uniti, che lo vede protagonista anche sul palco del Teatro alla Scala, di cui è Primo ballerino ospite e dove si è esibito anche nel 2005 per il Gala des Etoiles. È stato il primo ballerino non sovietico ad esibirsi nel ruolo di Spartacus di Grigorovic, e, tanto per citare solo alcuni dei coreografi dei quali ha portato in scena i capolavori, ha danzato in numerose creazioni di Cranko, Béjart, Ashton e Neumeier, che creò per lui Nachtskizzen.
Dopo una carriera internazionale, è arrivato finalmente il momento di tornare a casa però: è di questi giorni infatti la notizia della sua nomina a direttore del Balletto Teatro Colòn di Buenos Aires, dove andrà a sostituire Lidia Segni. Come ha spiegato il direttore Dario Loperfìdo, la nomina di Guerra si inserisce nel progetto di rendere internazionale la compagnia e di portarla a un livello sempre più alto, grazie proprio all’esperienza e al prestigio della carriera del ballerino argentino e soprattutto all’affetto che lo lega alla compagnia, in cui ha appunto mosso i primi passi.
Guerra si occuperà anche della scuola, l’Instituto Superior del Teatro Colòn, avendo come codirettrice la ballerina Myriam Barroso, ed ha già affermato di voler fare un lavoro anche sui giovani ballerini della compagnia stabile, il cui talento va perfezionato e portato a maturità, non solo attraverso il grande balletto ma anche attraverso le creazioni contemporanee, magari firmate proprio da lui. O in collaborazione con il collega dell’uruguayano Ballet de Sodre, Julio Bocca.
Intanto coreografie contemporanee e balletti si alternano già sul palcoscenico argentino, dato che questa seconda parte di stagione vede in scena Il lago dei Cigni, Sylvia e Onegin (spettacolo di addio alle scene di Paloma Herrera, prima ballerina dell’ABT) insieme al programma misto Neoclassic Trilogy IV (che comprende creazioni di Bigonzetti, Frédéric e Wainrot).
Greta Pieropan
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Foto: Teatro Colòn