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Per Alessandra Cristiani la residenza all’Accademia Filarmonica Romana

 

La coreografa e danzatrice Alessandra Cristiani è ufficialmente entrata a fare parte dell’Accademia Filarmonica Romana con il compito di progettare e realizzare gli spettacoli di danza di questo 2012. La collaborazione sarà ufficialmente inaugurata il 25 giugno all’interno della manifestazione I Giardini di Luglio in cui la coreografa porterà in scena uno spettacolo dedicato al centenario del compositore americano John Cage.

A proposito di questo spettacolo la coreografa stessa ha dichiarato: “Cage è una personalità affascinante. Una poetica senza esitazioni. Trovo indiscutibile il suo costante riferimento al “fare esperienza dell’arte”, al cambiamento come suo elemento costitutivo, sinonimo di invenzione, scoperta, rivoluzione di sé e degli altri. Un invito a lasciarsi attraversare, quasi senza pudore, con coraggio e coerenza dalle proprie idee, sensibilità, visioni, in relazione con il mondo, le cose, fedeli alla propria natura.

L’arte come progettualità di vita, inesauribile perché luogo e dimora del mistero. Da questa prospettiva, oso interrogarmi profondamente sulla mia percezione del suono. In che modo ne ricevo la vibrazione? Fin dove arriva la sua eco? Spesso sul filo dell’azione, mi domando da quale suono partire: da quello musicale, che avvolge dall’esterno, oppure da quel rumore, inudibile, che risiede già all’interno del corpo, come un’antica melodia o una nota sorgiva, in attesa di essere colta.

In altre parole qual’ è l’alchimia tra l’essere mossi e il muovere?”. Alessandra Cristiani, attualmente impegnata come danzatrice nello spettacolo Tutto per bene di Pirandello con la regia di Gabriele Lavia al Teatro Argentina, perfeziona lo studio e la ricerca del movimento negli anni novanta facendo influenzare le sue ricerche dalla filosofia del Butoh Blanc del danzatore giapponese Masaki Iwana.

Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, scopre la nuova danza giapponese (Butoh Dance) con Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Joko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami. Si laurea in Metodologia e Critica dello Spettacolo con la tesi sperimentale: Masaki Iwana e la tradizione del “Buto Bianco”. “The Intensity of nothingness”: Una metodologia della danza. Segue corsi di formazione all’Istituto Europeo Shiatsu (IES) di Roma.

 

 

Alessandro Di Giacomo 

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