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“Empty moves”: quando la danza scivola dentro e fuori la musica

“Empty moves”: quando la danza scivola dentro e fuori la musica

  Geometrie di corpi ordinate secondo uno schema perfetto nella sua mescolanza e confusione, mimiche facciali sempre sul labile confine tra l’ironia e l’iper-concentrazione, sequenze coreografiche impeccabili – se non per qualche leggera sbavatura di coordinazione – nel palesare la finezza del genio creativo di un maestro della danza contemporanea come Angelin Preljocaj. Questi i punti di forza di Empty Moves (parts I, II & III), andato in scena all’Arena del Sole di Bologna lo scorso 18 novembre (in replica anche il 19). Già nel titolo, dichiaratamente omaggiante la performance Empty Words di John Cage, si intuisce che dai 105 minuti di messinscena c’è da aspettarsi qualcosa di sbalorditivo, tentando (invano) d’immaginare il frutto dell’avvicinamento di cotanti pilastri della danza e della musica dei nostri tempi. E la performance persino supera le aspettative: i corpi sinuosi, elastici e – per certi versi – intriganti dei quattro danzatori in scena (Nuriya Nagimova, Yurié Tsugawa, Baptiste Coissieu e Liam Warren) ipnotizzano totalmente lo sguardo degli spettatori, quasi distraendo la mente dalla rimbombante presenza della registrazione audio di sottofondo, in cui ai suoni del compianto compositore statunitense si alternano le urla di disapprovazione del pubblico milanese, che assistette allo spettacolo nel 1977. Un ...

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Per una nuova antologia: Romeo e Giulietta 1.1 di Zappalà al Teatro Cantiere Florida

Va in scena il 16 novembre al Teatro Cantiere Florida di Firenze Romeo e Giulietta 1.1 di Roberto Zappalà, su musica di John Cage, Sergei Prokofiev e Pink Floyd, con Gaetano Montecasino e Valeria Zampardi nei ruoli dei protagonisti. Con questo titolo, Roberto Zappalà inizia un nuovo progetto dal titolo Antologia: un lavoro di recupero dei titoli che hanno lasciato un segno nella linea coreografica di Zappalà e della compagnia; un progetto che non ha soltanto il compito di “recuperare” e di “rivisitare”, ma anche quello di originare nuove visioni, anche attraverso il “semplice” cambio degli interpreti, che diventa un primo mobile per un diverso approccio alla creazione. La sfocatura dei corpi, questo era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di “Antologia”. La versione originale partiva da una domanda precisa: cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? In fotografia la sfocatura è una questione di distanza tra il centro focale dell’obiettivo e “l’oggetto” inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato. I due innamorati di Verona sono “sfocati” perché la distanza tra il loro ...

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Cambiamento, disequilibrio e ricerca di percorsi con “WE273′” di Caterina Mochi Sismondi

Il 6 agosto 2016, all’interno del Festival Civitanova Danza, il Teatro Rossini di Civitanova Marche ospita il debutto in prima assoluta di WE273′, portato in scena dalla Compagnia BlucinQue in collaborazione con Qanat – Cirko Vertigo, centro internazionale di creazione e produzione di spettacoli ed eventi, polo di formazione professionale nell’ambito delle arti circensi. Nata nel 2008 per volere dell’attuale direttrice artistica regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi, in collaborazione con l’attrice Elena Cavallo e con altri artisti (tra cui la scrittrice Marta Pastorino e il performer e musicista Gianluca Pezzino, creatore di alcuni pezzi originali), la compagnia esprime lo spirito di ricerca e esplorazione dell’arte tra tradizione e innovazione, in diversi settori artistici, quali teatro, danza, letteratura, arti visive, produzione musicale, ecc. Spunto e ispirazione per WE273′ è 4’33”, notissima opera del compositore e teorico musicale statunitense John Cage, considerato una delle personalità più rilevanti del Novecento, che con i suoi lavori ha contribuito all’evoluzione della musica contemporanea internazionale, e affronta tematiche care alla Sismondi:  il disorientamento, il sentirsi fuori luogo, talvolta fuori dal corpo, dalla propria identità, in continuo cambiamento, spostamento e instabilità, dimostrando come il ritmo scaturisca dallo spazio, dalle parole e dai corpi in costante disequilibrio, ...

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Dantzaz Konpainia conquista il pubblico di Torino con “Kameleoia”

Il 24 e 25 marzo 2016, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino ospita Dantzaz Konpainia con Kameleoia, coreografie di Itzik Galili e Jacek Przybylowicz su musiche varie. Formata da danzatori di grande talento provenienti da ogni angolo d’Europa, sotto la direzione artistica di Adriana Pous, Dantzaz è mossa da un continuo processo di creazione e produzione di nuovi progetti, avvalendosi della collaborazione di coreografi di fama internazionale, come appunto Galili, Przybylowicz Lukas Timulak, Eric Gauthier, e molti altri. Con Kameleoia, la compagnia basca propone un trittico di grande impatto, Chameleon su musica di John Cage, Things I Told Nobody su musica di Marin Marais, e Few brief sequences su percussioni di Paxkal Indo. Mescolando acrobatica e poesia, tecnica e energia, lo spettacolo coinvolge e conquista lo spettatore, raggiungendo l’obiettivo di avvicinare alla danza il pubblico di ogni età. ORARI & INFO 24 e 25 marzo 2016, ore 21:00 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 10134 Torino Telefono: +39 011 1974 0280 Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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La fine è un nuovo inizio nelle “Quattro Stagioni” del Balletto del Sud

Il 27 e il 28 aprile 2015 presso Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, all’interno dell’evento La Settimana della Danza, importante progetto di spettacoli, stage e conferenze nato per diffondere l’arte coreutica nelle scuole e promosso da Balletto Del Sud, assisteremo a Le Quattro Stagioni, una tra le produzioni più contemporanee del repertorio della compagnia, che quest’anno festeggia il 20° anno di attività, realizzata nel 2012 dal direttore artistico Fredy Franzutti, uno tra i coreografi più apprezzati nel panorama nazionale. L’opera parte dal concetto di stagione come fenomeno climatico in cui è suddiviso l’anno solare (stessa ispirazione del capolavoro musicale di Antonio Vivaldi), per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo, sulle differenti stagioni dei sentimenti, reazioni emotive dell’individuo agli eventi che si verificano nella società. Lo spettacolo, fresco ed originale, si arricchisce dei testi di uno dei più importanti poeti inglesi del Novecento, Wystan Hugh Auden, grande sostenitore dell’inalienabilità della libertà dell’uomo, nell’interpretazione del bravissimo Andrea Sirianni e delle affascinanti scene dipinte da Isabella Ducrot, artista romana sensibile alla contemporaneità astratta, nelle cui opere si trovano accostamenti e reinterpretazioni di trame tessili antiche e moderne, in un linguaggio raffinato e personale. Accanto alle note di Vivaldi e in contrasto con il ...

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“Le Quattro Stagioni” in poesia, musica e danza

Il 3 aprile la città di Pisa ospiterà nel Teatro Verdi la Compagnia Balletto del Sud con Le Quattro Stagioni, su musiche di Antonio Vivaldi intervallate da brani di John Cage, prediletto compositore del brillante coreografo Merce Cunningham. Teatro, danza e musica si uniscono in quest’opera ai versi del poeta inglese Wystan Auden, interpretati da Andrea Sirianni e accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Tito Schipa. Trentesimo spettacolo realizzato da Fredy Franzutti, coreografo e fondatore della compagnia, l’opera si ispira all’originale visione di Vivaldi per approdare ad esiti inattesi: non si indaga solo sul continuo mutare delle stagioni, sull’inevitabile cambiamento climatico, ma da ciò si ricava uno spunto per indagare e riflettere sulle fasi della vita umana. Le stagioni della vita o meglio dei sentimenti – dichiara Franzutti- non sono solo quattro, non sono dettate da mutamenti repentini scadenzati da giorni precisi del calendario, ma sono legate  alla reazione emotiva dell’individuo collettivo agli eventi che accadono.  Ma le stagioni delle emozioni, come le stagioni metereologiche, non durano per sempre e anche quelle (anche se non con una progressione regolare, continua e prevedibile) ritornano, si alternano, ci sorprendono. Così l’amore, il dolore della morte, l’immobilità invernale, le necessarie abitudini umane prendono corpo nella ciclicità del ...

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Dal libro dei Mutamenti: “ChAnGE” di Company Blu

Company Blu presenta ChAnGE, un lavoro ideato da Charlotte Zerbey, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Un quintetto di danza con una struttura coreografica aperta, sviluppata sulla base della selezione oracolare dei I Ching praticata da John Cage in alcune composizioni, danzato da Massimiliano Baracchini, Claudia Catarzi, Alessandro Certini, Elena Giannotti, Charlotte Zerbey, la musica dal vivo è eseguita da Steve Noble (turn table and drums) . La perfomance s’inserisce nell’ambito del progetto John Cage:” 4:33: Lezione sui funghi” dedicato al grande artista statunitense, un progetto su commissione dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio. ChAnGE chiede al pubblico e ai performer stessi di entrare nel processo creativo attingendo a pratiche della casualità e di ascolto istantaneo. Charlotte Zerbey scrive che Comprendere l’oracolo è possibile semplicemente e soltanto nell’abbandono alle scelte superando i desideri e le ragioni personali con un salto nella fiducia, nelle mani della natura. Probabilmente è ciò che anche J. Cage ha ritrovato negli scritti di Henry David Thoreau, o immergendosi nella natura, per la sua nota passione per i funghi. Il nostro interesse artistico è nella configurazione dell’evento all’interno del momento creativo stesso, attraverso una performance che favorisca la sincronicità al di là delle ipotetiche (e poetiche) ragioni ...

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“Le Quattro Stagioni del Balletto del Sud”: danza, musica e poesia al Politeama Greco di Lecce

    Andrà in scena il 27 aprile al Teatro Politeama Greco di Lecce la prima assoluta del nuovo spettacolo Le Quattro Stagioni della compagnia Balletto del Sud, evento che si inserisce nella 42^ Stagione Concertistica della Camerata Musicale Salentina. Con la coproduzione del gruppo di archi dell’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa”, diretto da Stefan Biro (violino solista e concertatore), il Balletto del Sud propone un singolare spettacolo di danza, musica e poesia, in cui la fusione di queste arti trasporta lo spettatore verso i suadenti immaginari della ciclicità delle stagioni. Le ricercate coreografie di Fredy Franzutti, fondatore e direttore della compagnia, prendono lo slancio sulle familiari note delle Stagioni di Vivaldi intervallate dalla recitazione di testi poetici di Wystan Hugh Auden, affidata ad Andrea Sirianni, e da citazioni di musiche registrate di John Cage (stesso autore delle musiche per la compagnia di Merce Cunningham) articolandosi tra le scene dipinte da Isabella Ducrot, nota artista romana sensibile alla contemporaneità astratta. I ballerini fanno emergere e celebrano sul palcoscenico l’immagine dell’uomo comune novecentesco, descritto dalle parole ritmate di John Cage come “l’ignoto cittadino”, che ha in sé eccezionali potenzialità espressive nonostante il suo amaro rapporto con la realtà. Una realtà in divenire ...

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Per Alessandra Cristiani la residenza all’Accademia Filarmonica Romana

  La coreografa e danzatrice Alessandra Cristiani è ufficialmente entrata a fare parte dell’Accademia Filarmonica Romana con il compito di progettare e realizzare gli spettacoli di danza di questo 2012. La collaborazione sarà ufficialmente inaugurata il 25 giugno all’interno della manifestazione I Giardini di Luglio in cui la coreografa porterà in scena uno spettacolo dedicato al centenario del compositore americano John Cage. A proposito di questo spettacolo la coreografa stessa ha dichiarato: “Cage è una personalità affascinante. Una poetica senza esitazioni. Trovo indiscutibile il suo costante riferimento al “fare esperienza dell’arte”, al cambiamento come suo elemento costitutivo, sinonimo di invenzione, scoperta, rivoluzione di sé e degli altri. Un invito a lasciarsi attraversare, quasi senza pudore, con coraggio e coerenza dalle proprie idee, sensibilità, visioni, in relazione con il mondo, le cose, fedeli alla propria natura. L’arte come progettualità di vita, inesauribile perché luogo e dimora del mistero. Da questa prospettiva, oso interrogarmi profondamente sulla mia percezione del suono. In che modo ne ricevo la vibrazione? Fin dove arriva la sua eco? Spesso sul filo dell’azione, mi domando da quale suono partire: da quello musicale, che avvolge dall’esterno, oppure da quel rumore, inudibile, che risiede già all’interno del corpo, come un’antica ...

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Happenings: Quando le arti si incontrano

Gli happenings sono quei tipi di azioni artistiche che combinano insieme, in maniera sempre differente e senza schemi rigidamente stabili, elementi connessi alla danza, al teatro, a immagini di film, alla pittura, alla scultura, alla musica, alla letteratura. L’happening è una corrente artistica americana nata negli anni ’50 del secolo scorso dall’incontro delle varie arti. L’americano Allan Kaprow fu il primo (nel 1959) ad utilizzare il termine happening per definire degli: “assemblage di eventi che si svolgono in più di una situazione spaziale e temporale è un lavoro artistico ambientale attivato da performer e dal pubblico”. Dal 1958 A. Kaprow realizzò numerose di queste manifestazioni negli Stati Uniti e all’estero. La sua azione è stata importante non solo per aver preceduto molti tentativi analoghi, ma per aver sistematizzato e teorizzato una prassi che era già comparsa, ma in maniera meno sistematica, nell’ambito surreal-dada e aveva avuto anticipazioni pochi anni prima nelle manifestazioni del gruppo giapponese Gutai, nella danza di Merce Cunningham e nella musica di John Cage. Infatti una happening ante litteram può essere considerato ciò che accade nel 1955 a Tokyo , durante la prima esposizione del gruppo Gutai, quando il pittore Shiraga gettò del colore su una tela ...

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