Perché balliamo? Perché dovremmo ballare?
Abbiamo parlato molte volte dei benefici prodotti dalla danza, ma non è mai troppo ed è sempre bene ricordarli.
Perfino il notissimo CDC (Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie) di Atlanta raccomanda che bambini e adolescenti facciano almeno sessanta minuti di attività fisica al giorno, obiettivo facilmente raggiungibile se si aggiungono corsi di danza alla routine settimanale.
Ma la danza non è una semplice attività fisica, permette di creare nuove amicizie e quindi nuovi contatti sociali, riduce i livelli di stress. Rinforza ossa, muscoli e difese immunitarie prevenendo il sovraccarico sul sistema sanitario, e genera un cervello più sano e attivo grazie alla stimolazione e allo sviluppo delle abilità creative.
La danza può anche aprire opportunità lavorative. Esistono numerose professioni nella danza, dal lavoro in compagnia, all’insegnamento, alla coreografia. A queste sono collegate diverse altre professioni, designer, pubblicitari, tecnici, fisioterapisti, gestori di negozi per l’abbigliamento e via dicendo, quindi la danza crea indotto a trecentosessanta gradi.
La danza, infine, sviluppa abilità sociali. La sicurezza che danzare permette di acquisire aumenta l’autostima, la capacità di comunicare in un gruppo, di collaborare e di mettersi a disposizione degli altri per progetti comuni.
La danza, infatti, insegna il rispetto e la generosità, ed è uno stimolo per superare l’egocentrismo e l’individualismo sempre più diffusi nell’essere umano.
Ecco perché tutti dovremmo ballare.
Stefania Napoli
© www.giornaledelladanza.com