La seconda edizione di Rapunzel il Musical debutterà il prossimo 2 dicembre al Teatro Brancaccio.
Questo spettacolo ha avuto un ruolo importante nella recente storia del centro di produzione teatrale, sotto l’egida di Viola produzioni. È di fatto la sua genesi.
Nel maggio del 2014 Alessandro Longobardi conobbe Maurizio Colombi regista, autore milanese che stava sviluppando un nuovo progetto. Da quell’incontro, in un bar vicino alla stazione di Milano, si pose il seme che diede i suoi frutti, come il ritorno della splendida Lorella Cuccarini in teatro, la nascita del Centro di produzione sopra citato e della squadra di professionisti che mise la sua sede operativa nel prestigioso Teatro Brancaccio e nel nascente spazio Impero, ove furono realizzate nel tempo sale prova e un’accademia di teatro.
E poi l’amicizia, nel lavoro e nella vita, dei due propulsori del progetto Rapunzel il musical ovvero Colombi e Longobardi; quest’ultimo, che dal 2012 aveva diretto le prime due stagioni del Teatro Brancaccio, comprese che il passaggio verso la produzione di grandi spettacoli popolari era obbligato, sia per quadrare la gestione economica del teatro Brancaccio che per dare un senso compiuto a quel lungo e periglioso viaggio intrapreso nel 2001 per creare una filiera produttiva ove programmazione, produzione e distribuzione convivessero.
Nel 2020 il Covid, devastante per il settore dal vivo, congela questa realtà. Oggi si ripete la sfida per riportare gli spettatori in teatro.
Si conferma il gruppo creativo della prima edizione del 2014, che mantiene intatta la sua armonia e dà valore alla tradizione delle esperienze artistiche e artigianali nostrane.
Rapunzel il musical tutto italiano, scritto da un gruppo di autori diretti da Maurizio Colombi, è una versione della celebre fiaba dei fratelli Grimm che viene rielaborata trasformando Gothel, sorella di Grethel e matrigna di Rapunzel, in protagonista principale e trasponendo tutta l’opera nel genere musical. Dopo il successo delle recite romane, lo spettacolo iniziò il tour tra i principali teatri italiani per due strepitose stagioni, diventando a buon diritto un classico del musical, amato da grandi e piccini e acclamato da più di 150.000 spettatori.
Ad otto anni dal suo primo debutto, questo family show guarda alle nuove generazioni, le quali mai come adesso nel post Covid hanno bisogno di tornare a vivere le emozioni di un grande spettacolo dal vivo, da condividere con la proprie famiglia e gli amici. Rapunzel il musical cattura l’attenzione degli spettatori di ogni età per vivere, cantare e ridere tutti insieme.
Ecco di seguito i protagonisti di questa seconda edizione:
Lorella Cuccarini è la protagonista assoluta nel ruolo della perfida Gothel, scaltra e affascinante matrigna di Rapunzel.
Silvia Scartozzoni è la dolce Rapunzel, che crescendo mostrerà il suo carattere e troverà il suo amore Phil; Silvia – già al fianco di Lorella Cuccarini ne “La Regina di Ghiaccio il musical” nel ruolo della strega Nebbia – è un soprano di grande talento.
Renato Crudo – oramai un beniamino del pubblico del Teatro Brancaccio avendo interpretato il ruolo di “Abdul” e del narratore in “Aladin il musical geniale” e di “Toto” nell’ultima edizione di “Aggiungi un posto a tavola” – tenore eccellente, sarà Phil il ladro scanzonato e giocherellone dal cuore generoso, che si innamorerà di Rapunzel.
Le musiche e i testi delle canzoni sono originali e composte da Davide Magnabosco, Alessandro Procacci e Paolo Barillari: 19 brani coinvolgenti come la “Rapunzel Dance”, romantici come “Dove Sarai” ed emozionanti come “Una suite a 5 stelle”.
La direzione musicale è di Davide Magnabosco.
Il progetto scenografico è di Alessandro Chiti che rilegge in chiave moderna le ambientazioni della fiaba medievale. L’impianto scenico si compone di oltre 15 quadri in continuo movimento grazie al lavoro esperto, dei tecnici. Gli effetti speciali arricchiscono di stupore l’intero spettacolo lasciando sognare gli spettatori. Dopo aver varcato la soglia del teatro si entra in un immaginario fantastico, per vivere l’avventura di Rapunzel il musical.
Ogni ambientazione ha bisogno dei suoi costumi ed è proprio Francesca Grossi ad aver ideato e realizzato, tramite la sartoria in-house del Teatro Brancaccio, quel segno che aggiunge ai personaggi una dose di personalità.
Così come le coreografie e i movimenti corali firmati da Rita Pivano rendono lo spettacolo dinamico e divertente, determinando il successo del ensemble.
La cifra stilistica che Maurizio Colombi usa dare ai suoi spettacoli, è nota e richiama la sua passione per l’effetto “cartoon”, ripreso nei costumi, nel trucco, nelle coreografie e anche in alcuni momenti recitativi come nella mimica degli attori – caratteristi. Gran parte dei recitati sono accompagnati e ritmati da effetti sonori suonati dal vivo da tastiere e percussioni.
Nello spettacolo viene realizzata anche una sorta di “double fiction” in teatro, dove i personaggi reali sul palco si trasformano in disegni animati in video, in un continuo scambio tra realtà e animazione.
Il cast artistico è formato da 19 attori performer, ballerini, acrobati, cantanti.
Maurizio Semeraro è il Re e Polifemo, il capo dei briganti, già interpretato nella prima edizione. Anche lui beniamino del pubblico del Brancaccio dopo essere stato Jafar in “Aladin il musical geniale”; Rossella Contu è la regina Grethel, madre di Rapunzel; Andrea Spata interpreta il ruolo del capitano delle guardie e di Milord, consigliere del re.
Nella rivisitazione della celebre fiaba, Colombi ha previsto l’inserimento di alcuni personaggi assolutamente inediti e creati per questa versione, tra questi la guardia reale “Segugio”, dalle fattezze canine (Mattia Inverni), che si esprime solo in Grammelot; “Rosa e Spina” (Martina Lunghi e Matilde Pellegri) i due fiori parlanti con cui Rapunzel può confidarsi quando è rinchiusa nella torre; lo specchio “Spiegel” che riflette la coscienza di Rapunzel e dà voce ai suoi desideri.
Come in tutte le fiabe non possono mancare i briganti, le guardie, i popolani e soprattutto la figura del cantastorie, interpretato da Giacomo Marcheschi.
Sara Zuccari