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Emozione, movimento e vibrazioni con l’inaspettato Tre di Ohad Naharin

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Il 6 settembre 2016, il Teatro Regio di Torino ospita la compagnia di danza contemporanea israeliana Batsheva Dance Company, che presenta tre opere riunite in un unico spettacolo dal titolo Tre, coreografia di Ohad Naharin, su musiche di Johann Sebastian Bach (per l’opera Bellus), Brian Eno e Neroli (per Humus), Chari Chari, Kid 606, Rayon, AGF, Fennesz, Kaho Naa..Pyar Hai, Seefeel, The Beach Boys (per Secus).

Batsheva Dance Company è considerata una delle più importanti compagnie di danza contemporanea del mondo, e con Batsheva – The Young Ensemble si compone di 34 ballerini provenienti da diverse parti del mondo.

Naharin, ritenuto uno dei coreografi contemporanei più rilevanti nel panorama internazionale, assume il ruolo di direttore artistico nel 1990, guidando la compagnia in una nuova era, grazie alla sua visione innovativa della danza e ad uno stile coreografico rivoluzionario basato sulla cosiddetta tecnica Gaga, una sorta di ritorno all’origine del movimento, che parte dalla comprensione del corpo e dei suoi limiti al fine di superarli, creando una qualità di movimento di rara bellezza, che ritroviamo nel trittico, creato nel 2005.

In Bellus, l’intera compagnia crea una sinfonia umana sulle Variazioni Goldberg di Bach eseguite da Glenn Gould, articolando una serie di sequenze in cui gli impulsi partono dal suono e dalle vibrazioni creati dall’interazione tra i piedi dei danzatori e il pavimento.

Humus è un lavoro tutto al femminile che dà vita ad un unico organismo formato da più ballerine, perfettamente sincronizzate, che si spostano in zone diverse dello spazio, riempiendolo completamente. La forza del corpo di ballo non annulla la potenza dei singoli gesti, ma la moltiplica all’infinito.

Infine Secus, in cui la coreografia diventa un disegno geometrico mosso da un mix musicale pop ed elettronico, perfettamente combinato con movimenti vari e differenziati, corse, assoli, passi a due inaspettatamente spezzati, disarticolazioni fisiche, per esprimere emozioni come gioia, paura, confusione, vulnerabilità e rabbia, ma senza scadere mai nel sentimentale, stimolando la natura emotivo-sensoriale della danza e di chi vi assiste.

ORARI & INFO

6 settembre 2016, ore 21.00

Teatro Regio
Piazza Castello, 215
10124 Torino

Telefono: +39 011 88151

Stefania Napoli
Fotografia: Gadi Dagon
www.giornaledelladanza.com

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