In Emilia Romagna va in scena Sergei Polunin, ballerino icona, bello e dannato, che approda il 3 febbraio 2018 al Teatro Regio di Parma e martedì 6 febbraio 2018 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena con Project Polunin, uno spettacolo che porta sul palco anche l’étoile Natalia Osipova. Attesissima anche la proiezione di Dancer, prima dello spettacolo, il film documentario di Steven Cantour sulla vita dell’enfent terrible della danza.
Sergei Polunin, classe 1989, è stato definito dal New York Times come “il ballerino più dotato della sua generazione” e dai media inglesi come “il James Dean, il Bad Boy della danza”; nato a Cherson, in Ucraina, Polunin si distinse sin da subito come vero fenomeno del balletto; nel 2010, a soli 19 anni diventa il principal dancer della Royal Ballet School di Londra e approda in Italia con uno spettacolo tutto suo assieme alla compagna, l’étoile Natalia Osipova.
Il 2 febbraio, a Modena, è in programma inoltre il film documentario di Steven Cantor che ha cercato di disegnare nel profondo l’animo di Sergei attreverso interviste e filmati inediti che ripercorrono la brillante carriera del danzatore (il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra) tra i più geniali e discussi ballerini contemporanei. Dal docu film uscirà un’immagine di di un personaggio romantico e tormentato, ribelle, come una vera e propria star.
Lo spettacolo si compone di un trittico di balletti; apre First Solo, coreografia di Andrey Kaydanovskiy su musiche di Alèmu Aga e Agustin Lara e poesie di Alexander Galich, interpretato da Sergei Polunin. Il ballerino e Natalia Osipova saranno poi interpreti principali di Scriabiniana del coreografo russo Kasyan Goleizovsky su musica di Alexander Scrjabin, e di Satori, una coreografia firmata dallo stesso Sergei Polunin su musica originale di Lorenz Dangel con scene di David LaChapelle.
Gaia Cavalluzzo
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