La Veronal, una delle compagnie più in voga della scena internazionale guidata dal coreografo Marcos Morau, sceglie di intitolare il proprio spettacolo con il nome di una delle più belle città italiane per portare in scena, oltre al patrimonio storico e artistico, una concezione dell’essere umano che affonda le sue radici nel Rinascimento -un periodo storico in cui l’uomo riacquisisce consapevolezza di sé stesso- per estendere i suoi rami fino alla contemporaneità. Perché proprio l’uomo e il suo sistema di percezione e di autorappresentazione sono il fulcro dell’opera della formazione spagnola.
Nella sala di un museo una donna seduta osserva un quadro, la celeberrima “Venere di Urbino” nuda e carnale sovrasta la scena. Vicino alla porta un uomo in piedi osserva la scena. Questo è il punto di partenza che ci porta fino alla città italiana di Siena per iniziare una riflessione sul corpo umano. Proprio da questo esercizio di osservazione e contemplazione e dalla sottile differenza tra i due termini si sviluppa Siena. In uno spazio dedicato allo sguardo, il corpo umano è connessione tra passato e futuro. Qui esso si impone nella sua narcisistica singolarità, pronto a riconoscersi in qualunque sua forma di rappresentazione materiale o immateriale. Un Corpo che è il segno fisico più intenso del passare dei secoli. L’arte si è compromessa con la materia umana in tante maniere diverse a seconda delle sensibilità culturali di ogni epoca. Allo stesso modo gli artisti hanno approfittato del corpo come contenitore e diffusore di significati.
Siena vuole essere il racconto della bellezza e della miseria umana attraverso un esercizio di descrizione verbale di ciò che vediamo o immaginiamo; è un viaggio che trae ispirazione da differenti discipline artistiche (il cinema, la letteratura, l’arte), per condurre in un luogo intimo e caloroso, che scava nella complessità dell’organismo sociale per mostrare l’invisibile dietro ciò che è palpabile visualmente.
ORARI & INFO
22 marzo ore 21.00
Teatro Astra
Via Rosolino Pilo 6
Torino
Tel:+39 011 5634352
www.giornaledelladanza.com
Foto di Jesús Robisco