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Tag Archives: Alain Platel

“Au-Delà”: a Torino la prima italiana della nuova creazione di Alain Platel

  “Questa danza è per il mondo e la danza è di tutti”: questo il leitmotiv di Les ballets C de la B, ensemble creata da Alain Platel, uno dei coreografi più celebri e celebrati del nostro tempo. La sua compagnia si è imposta per la capacità di promuovere un modello stilistico, organizzativo e produttivo originale ed efficace. A partire dal 2006 Les ballets C de la B ha presentato le proprie creazioni a Torinodanza: la struttura del gruppo come piattaforma per diversi coreografi ha fatto sì che a Platel si affiancassero negli anni talenti emergenti della scena internazionale, tra i quali Koen Augustijnen, artista che si sporca con la vita, inducendo movimenti sfrenati, impetuosi, deformi, contorti, per riportarli a una partitura coreografica energica e coinvolgente. Questa nuova creazione, coprodotta dal festival e presentata in prima italiana, riprende il filo del discorso di Ashes, successo di critica e pubblico a Torinodanza 2009, in un suggestivo ma appassionato viaggio nella vita dopo la morte. Cinque danzatori, tutti intorno ai quarant’anni, esplorano le possibilità, le aspettative e le promesse di una vita dopo la vita. Augustijnen ha riunito un cast di esperti ballerini, chiedendo al drammaturgo Lou Cope e al progettista Wim ...

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Il Torinodanza Festival dedica il terzo focus a Alain Platel e Les Ballets C de la B

Nato quasi per gioco e nella libertà assoluta, Les ballets C de la B è un “many-headed dance-theatre collective” le cui performance spaziano tra surrealismo, psicologia e farsa. Oltre a Alain Platel, ricordiamo tra i principali coreografi Cherakoui e Hans van den Broeck, ora entrambi indipendenti e, fra i membri attuali,  Augustijnen, De Smedt e Estaras. È un collettivo che incoraggia i suoi performer a sviluppare un percorso coreografico individuale, ne sono emersi  infatti  interessanti artisti tra i quali, ad esempio, Sidi Larbi Cherkaoui. Un’importante fonte di ispirazione per Platel è stata  Pina Bausch. Come lei è interessato alla dimensione umana dei performer, dalle loro esperienze e capacità attinge il materiale che verrà montato nella dimensione di forma scenica. Il Torinodanza Festival 2010 dedicherà il suo ultimo focus a  Alain Platel e Les Ballets C de la B. Scrive il direttore artistico Gigi Cristoforetti: “La terza dimensione (del festival) esplora fino in fondo la contrapposizione tra dolore e bisogno di riscatto, tra ferita e speranza: estremi che si toccano e svelano il segreto della vitalità umana”. Con la vita indubbiamente ci si confronterà, che sia nella dimensione del ricordo come in Primero Erscht di Lisi Estaras o nella ricerca di ...

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