Il 25 gennaio le allieve e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri apriranno la Stagione del Teatro del Giglio a Lucca con uno spettacolo che li impegna in una serie di coreografie di notevole difficoltà tecnica e interpretativa: una suite da “La strada” di Mario Pistoni, “Winter” di Demis Volpi, “New Sleep (Duet)” di William Forsythe, entrati nel repertorio della Scuola nel 2024, e un estratto da “Rossini Cards” di Mauro Bigonzetti, affidato per la prima volta agli allievi scaligeri. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto GRAND TOUR AFAM, progetto finanziato dal MUR con fondi PNRR, con l’obiettivo di valorizzare la rete AFAM e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale. Il programma si apre con una suite dal balletto “La strada” di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, presentata dalla Scuola di Ballo per la prima volta al Piccolo Teatro e alla Scala nel 2024. Nel programma di sala che accompagnava la prima esecuzione al Piermarini nel 1966, il coreografo descriveva chiaramente la grande fascinazione che aveva esercitato su di lui la possibilità di tradurre in movimenti coreografici il soggetto del film ...
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2024 un anno di danza e balletto
Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...
Read More »Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama
Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene. Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...
Read More »A Roma la mostra fotografica in omaggio a Roland Petit
Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Roland Petit, uno dei più grandi coreografi del Novecento. La mostra “Hommage a Roland Petit. I Rapporti del grande coreografo francese con l’Italia e gli Enti Lirici” – nata nel 2004 per celebrare gli ottant’anni del Maestro grazie alla volontà di Asmed (Associazione Sarda Musica e Danza) e la cura di Paola Leoni e Carmela Piccione – viene riallestita dopo venti anni per celebrare il centenario dalla nascita del coreografo francese e sarà visitabile dal 25 ottobre al 10 novembre presso l’Antica Fornace del Canova a Roma. Un allestimento originale e inedito in un luogo non convenzionale e suggestivo che raccoglie scatti e testimonianze preziose sui rapporti che Petit ebbe nel corso della sua lunga carriera con i maggiori teatri italiani (Teatro dell’Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Teatro alla Scala di Milano) e con le étoiles per le quali ha creato ruoli indimenticabili: da “Carmen” a Esmeralda in “Notre Dame de Paris”, da “Chérie” a “Coppélia” accanto a “Le jeune homme et la mort”, “L’Arlésienne”, “Duke Ellington Ballet”. A distanza di venti anni la mostra sembra dunque aggiungere al suo interno una retrospettiva protofemminista dedicata alle grandi interpreti come Carla Fracci, ...
Read More »La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama
“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...
Read More »Una vita per la danza Éric Vu-An: stella tra le stelle
Molteplici personalità del mondo culturale e dello spettacolo, figure internazionali della danza, gente comune, istituzioni, fondazioni, enti lirici, compagnie di danza, tra cui “Ballet Nice Méditerranée”, “Teatro alla Scala”, “Opéra National de Paris”, “Les Ballets de Monte-Carlo”, “Fondation Maurice Béjart” e “Béjart Ballet Lausanne”, hanno ricordato in questi giorni la straordinaria levatura artistica di Éric Vu-An scomparso prematuramente l’8 giugno 2024. Era nato il 3 gennaio 1964 a Parigi con origini vietnamite da parte del padre adottivo (quello naturale era di Guadalupa). Da sempre aveva voluto danzare, era il suo desiderio più grande. Infatti a soli cinque anni entra nello Studio di Rue de Tournon a Parigi e prende la sua prima lezione di classica da Madame Edith George (maestra di danza di origini italiane, il cui vero nome era Adèle Marie Romana Lazzarotto che fu in precedenza ballerina, cantante e attrice anche nel celebre film musicale “Folies-Bergère” diretto da Henri Decoin con Eddie Constantine e Zizi Jeanmaire). Nel 1974 Éric Vu-An prende parte al Concorso per l’ammissione alla “Ecole de Danse de l’Opéra National de Paris” sostenendo l’audizione da solo senza accompagnamento di un insegnante, convinto che l’arte di Tersicore fosse la sua unica e insostituibile guida. La Scuola ...
Read More »Alessandra Ferri, “Giulietta è il sole! Sorgi, o bell’astro”
Romeo (analizzando le parole usate nel titolo di questo articolo) paragona Giulietta al sole che sorge, mentre si affaccia alla finestra… In omaggio ai sessant’anni di Alessandra Ferri, prima ballerina assoluta, una delle più acclamate interpreti di danza classica e di questo ruolo shakesperiano, Rai Cultura ha proposto la registrazione dal Teatro alla Scala di “Romeo e Giulietta” nell’allestimento del 2000 con la coreografia in tre atti di Kenneth MacMillan. Al fianco della Ferri, Angel Corella e il Corpo di Ballo scaligero con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, e la direzione d’Orchestra di David Garforth (che ha dimostrato una solida conoscenza del linguaggio musicale di Prokof’ev), le maestose scene di Ezio Frigerio che dilatano il fascino dello spettacolo, i preziosi e sontuosi costumi di Franca Squarciapino. Nel cast gli ottimi scaligeri Michele Villanova (Mercuzio), Gianni Ghisleni (Tebaldo), Alessandro Grillo (Benvolio), Bryan Hewison (Paride), Matteo Buongiorno (Lord Capuleti), Bruna Radice (Lady Capuleti), Danilo Tapiletti (Duca), Flavia Vallone (Rosalinda), Laura Costa (Nutrice), Sergio Sanvito (Frate Lorenzo), Maurizio Licitra (solista Mandolino), Sabrina Brazzo (prima zingara), Beatrice Carbone (seconda zingara), Raffaella Benaglia (terza zingara), Maurizio Tamellini (Lord Montecchi), Roberta Voltolina (Lady Montecchi), Piera Pedretti (una dama), Camillo ...
Read More »Rai5 omaggio ad Alessandra Ferri con “Il pipistrello” di Roland Petit
Il pipistrello Sabato 25 maggio h10:35 – Dal Teatro degli Arcimboldi, il balletto di Roland Petit, musica di Johann Strauss (figlio). In occasione dei 60 anni di Alessandra Ferri, prima ballerina, étoile tra le più grandi interpreti di danza classica al mondo, Rai Cultura propone dal Teatro degli Arcimboldi la fortunatissima trasposizione in balletto dell’operetta “Il pipistrello” di Johann Strauss figlio, con la coreografia di Roland Petit, Nel cast l’étoile Alessandra Ferri nel ruolo di Bella, e Massimo Murru nel ruolo di Johann. Sul podio Kevin Rhodes. Regia tv di Tina Protasoni. www.giornaledelladanza.com
Read More »Tornano al Piccolo gli allievi della Scuola di Ballo della Scala
Come da tradizione ormai consolidata, anche per la Stagione 2023/24 il Teatro Strehler ospita lo spettacolo istituzionale degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri. Quest’anno, fra il 26 e il 28 aprile, i giovani danzatori affronteranno coreografie molto impegnative, con ben tre nuove entrate nel repertorio della Scuola tra l’astrazione di un maestro del neoclassicismo come George Balanchine, il graffio contemporaneo di un artista come William Forsythe e la narratività struggente di un grande autore italiano quale è stato Mario Pistoni. Il programma si apre con la classica “Presentazione” concepita da Frédéric Olivieri sui frizzanti “Etudes” di Carl Czerny. Un’apertura che torna ogni anno negli spettacoli dell’Accademia per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 150 allievi della Scuola. Segue “New Sleep (Duet)” di William Forsythe. È la terza volta che gli allievi della Scuola si misurano con le creazioni del grande coreografo statunitense. Dopo “The Vertiginous Thrill of Exactitude” e “In the Middle, Somewhat Elevated”, è ora la volta di un elettrizzante duetto. Un pezzo in cui la cifra decostruzionista di Forsythe emerge con tutta la sua forza grazie a movimenti ...
Read More »A Lausanne le nuove stelle della danza del domani [Recensione]
Il “Prix de Lausanne” diretto da Kathryn Bradney (già prima ballerina, insegnante e maestra di ballo per il “Béjart Ballet Lausanne”) segue lo sviluppo dei futuri talenti della danza durante tutto l’anno mediante varie attività che culminano nel concorso di balletto classico più prestigioso. Sul grande palcoscenico svizzero sono sfilati i candidati che in qualche modo sono risultati già tutti vincitori. La prima edizione si svolse nel 1973 e da allora è un appuntamento di rilievo nell’individuare, promuovere e aiutare i migliori giovani talenti della danza in tutto il mondo. Quest’anno, le sessioni giornaliere – quasi sette ore quotidiane in diretta – e le selezioni sono state viste più di 375.000 volte su ARTE Concert, YouTube, Facebook e sul sito web del “Prix”. Per la prima volta le selezioni e le finali sono state trasmesse in streaming anche in Cina e commentate da Zhiyao Zhang (vincitore del Prix de Lausanne nel 2011). 86 degli 88 candidati inizialmente selezionati hanno partecipato alla competizione e 20 di loro hanno raggiunto la finale che si è svolta sabato 3 febbraio davanti al tutto esaurito del Teatro Beaulieu, e ben appunto in diretta streaming. Al termine delle finali la giuria ha selezionato 9 vincitori ...
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